Grottaferrata: dietro il silenzio sui cipressi abbattuti un accordo tra Città al Governo e Andreotti?
Pubblicato: Lunedì, 25 Febbraio 2019 - redazione politica
GROTTAFERRATA (politica) - La domanda è legittima: come sono cambiate le cose da gennaio ad oggi
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L'ultima nota pubblicata è quella del 4 febbraio, relativa all'annuncio che i due consiglieri di Città al Governo, Rita Consoli e Rita Spinelli, non avrebbero partecipato al Consiglio comunale.
Sul sito intenet e sulla pagina Facebook de "La città al Governo" non c'è alcun riferimento all'abbattimento dei 13 alberi alla scuola Falcone né, tantomeno, a quanto invece ha raccontato l'altra mattina l'ex sindaco Giampiero Fontana ovvero al fatto che gli alberi da tagliare siano in tutto ben 26.
Dopo aver fatto fuoco e fiamme facendone una questione di vita o di morte, La Città al Governo in questi ultimi giorni - dal 15 febbraio data della nuova ordinanza di abbattimento - non ha fiatato, non ha aperto bocca.
Strano.
Mentre c'è stato ieri da registrare l'"assalto" di nuovi utenti operato da un iscritto della lista della Consoli al gruppo Facebook "Grottaferrata news", di proprietà de ilmamilio.it, per probabile azione di disturbo e di commenti al vetriolo (siamo abituati, tranquilli ma abbiamo respinto il tentativo), un paio di domande sorgono spontanee.
Una rivolta al sindaco Andreotti: visto che l'altra volta, a gennaio, il primo tentativo di abbattimento degli alberi si era risolto in potatura straordinaria, non è che alla fine i cittadini hanno pagato due volte?
L'altra domanda la facciamo a La Città al Governo ed ai prodi commentatori Facebook: non è che dietro questo insistito silenzio c'è un accordo politico col sindaco Andreotti? Non è che terminata la prima fase di "opposizione morbida" in attesa di reali aperture da parte del sindaco, sia bastata quella alzata di scudi contro l'abbattimento degli alberi a far scattare una nuova scintilla tra le due parti politiche, avversarie nel 2017?
La domanda, proprio per le considerazioni sopra esposte, appare più che legittima. Chissà se, articolando ed insultando, arriverà anche una risposta.
