Marino: c’era una volta il centro storico, l’attacco di Di Giulio e Iozzi: “Chiudono tutti i negozi”

Pubblicato: Venerdì, 25 Gennaio 2019 - redazione politica

 

MARINO (attualità) - Torna una polemica che dura da tempo

ilmamilio.it

Torna a far parlare di sé il centro storico di Marino. Stavolta ad accendere i riflettori su quello che dovrebbe essere il cuore pulsante della comunità marinese, ma che evidente non lo è più da tempo, sono stati i consigliere comunali dell’Unione di Centrosinistra Eleonora Di Giulio ed Enrico Iozzi. I due esponenti della sinistra, alternativa al Partito Democratico, hanno evidenziato la progressiva chiusura di numerose attività produttive storiche del centro di Marino.

carne fresca

“A Marino Centro stanno chiudendo gli ultimi negozi storici – attacca il tandem formato da Di Giulio e Iozzi – È di questi giorni la notizia della chiusura di due bar storici intorno a piazza Matteotti. Uno celebre per la pasticceria, tappa obbligata soprattutto la domenica, per allietare i pranzi familiari. L’altro ha visto passare generazioni di adolescenti e non solo intorno al tavolo da biliardo. Sono solo gli ultimi di un lunghissimo elenco. Oggi gran parte degli esercizi commerciali lungo il corso e per le vie limitrofe sono chiusi. Le insegne non illuminano più le vie durante i pomeriggi invernali. 

Marino è ormai il fanalino di coda dei Castelli Romani. La crisi ha colpito duro ovunque, ed i negozi di vicinato faticano a tenere le serrande alzate, ma a Marino ci si avvia a essere un set per film sulle città fantasma, del genere post apocalisse nucleare.

L’amministrazione comunale, che si è insediata a Palazzo Colonna da 30 mesi, con promesse mirabolanti sul rilancio del settore, scriveva nel suo programma sostegno al commercio di prossimità sia nel centro storico che nelle frazioni: il reticolato di piccole attività della città, se coordinato, agevolato e promosso con eventi e una nuova urbanistica può divenire un reale centro commerciale naturale che riporta i suoi abitanti a fare acquisti nelle attività locali, creando un circuito virtuoso che genererà benefici economici per tutti e rivitalizzerà il senso di comunità.

Di tutto ciò non si è visto neanche il barlume di un progetto. La chiusura dei negozi è proseguita, ed ormai non resta quasi nulla. Ciò significa non solo perdita di posti di lavoro, ma una reazione a catena preoccupante. L’amministrazione comunale – hanno concluso gli esponenti dell’Unione di Centrosinistra - ha fallito su questo tema ed ha alzato bandiera bianca. Starà a noi quindi ed altri che condividono questa analisi provare a cambiare il destino di questo paese avviato altrimenti alla chiusura per tristezza”.


Commenti  

# unconsiglio 2019-01-26 08:02
anche non richiesto è sempre utile se c'è l'umiltà di ascoltare e confrontarsi con esso
Milano è la città con la migliore qualità della vita l'hinterland ha l'inquinamento più alto d'Italia
Come se l'inquinamento arrivato a "milano" diventa qualità :eek:
La dicotomia dei giornaloni&giornalai al tempo dei 5S al governo si fa nebbia, che a Milano "c'è, ma non si vede"
Diverso è ai Castelli
Tra marino&grottaferrata le politiche di quelli
"che sono stati e non lo sono più" si confondono
A Gtf i dx14 , dopo l'ennesimo fallimento, si ricordano di aver lasciato nei cassetti: piani per le dispersioni idriche, piani per la sicurezza stradale e opinioni&soluzioni su tutto. Solo che oggi a Grottaferrata Sgovernano i cinici Smascherati pdRelle
A Marino governa il "moV5S ", che non ha mai SGOVERNATO come hanno fatto per decenni dx&sx
A Marino "i sxuniti" hanno le soluzioni....tardive!
A Marino si adottano ancora i conii ?
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