Rocca di Papa: il dividi et impera della comunicazione di Crestini. Vassalli e valvassori

Pubblicato: Mercoledì, 23 Gennaio 2019 - redazione politica

ROCCA DI PAPA (politica) - Il sindaco del nulla amministrativo, solissimo e con una maggioranza che si tiene in piedi solo per carenze dell'opposizione, continua a ritenere applicabile in ogni campo la sua tattica

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Quella di Emanuele Crestini, praticamente giunta a metà mandato, passerà alla storia di Rocca di Papa come l'Amministrazione comunale più vuota, povera ed insignificante della storia cittadina.

Su questo c'è poco da aggiungere a quanto già espresso nel corso degli anni. Neanche dove il sindaco si è trovato un piatto servito, è stato in grado di arrivare a dama. E sulle questioni serie, antenne ed abusivismo su tutte, è stato solo in grado di alimentare false attese, spaccature e nuovi mostri. Alcuni dei quali in questi giorni, colpevoli, millantano fatti di cronaca inesistenti o, peggio ancora, costruiti ad arte. Spetterà all'Autorità giudiziaria fare il proprio corso.

petra frascati 1809Abituato da sempre al "dividi et impera", attuato nella forma politica più subdola possibile in questi 30 mesi di governo cittadino - un'eternità di vuoto spinto - Crestini ha applicato questo regime ad ogni ambito: politico, associativo, sportivo, finanche nel volontariato convinto di avere successo nello spaccare fronti e nell'accontentare, a forza di briciole, i questuanti di turno.

L'ultima applicazione, mandata da qualche tempo palesemente in scena, Crestini - che pure di problemi amministrativi ne ha parecchi - è nell'ambito della comunicazione. E dell'informazione.

Abortita quasi da subito l'idea di un proprio giornale, il sindaco ha preferito procedere di testa sua e secondo il suo stile politico: utilizzare organi di informazione "amici", oggi nuovamente e molto "amici", per replicare ad articoli a questioni altrove emerse. Un modo schifoso di procedere, ampiamente anti etico e deontologico, giustificato - viene da credere - nell'ottica dell'azione politica e della "verità" dei fatti.

L'unica verità è che Emanuele Crestini continua ad attingere nella borsa del dividi et impera - che oggettivamente tante fortune gli ha portato - a piene mani convinto di poterne fare sempre buon e proficuo uso. Vassalli e valvassori, anche nel campo della informazione.

Ma a volte i conti non tornano e i giochi non riescono. Oggi che il sindaco Crestini è solissimo insieme ai resti della sua maggioranza (in piedi solo perché priva di ogni esperienza politica e solo per via di una opposizione non ha mai trovato uno straccio di unione di intenti), oggi che i fedelissimi e gli applaudidori dei primi mesi sono ormai spariti, il gioco è più semplice.

Ed il dividi et impera non attacca sempre e comunque.

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