Omicidio Pecorelli, la sorella chiede di riaprire il caso

Pubblicato: Mercoledì, 16 Gennaio 2019 - redazione politica

Risultati immagini per mino pecorelliROMA (cronaca) - Il legale depositerà la richiesta domani

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La sorella di Mino Pecorelli, Rosita, ha chiesto di riaprire le indagini sull'omicidio del giornalista ucciso a Roma il 20 marzo del 1979.

Un'istanza  sarà depositata domani, 17 gennaio, alla procura della capitale dal suo legale, l'avvocato Valter Biscotti. Nella richiesta si sollecitano i magistrati a riaprire le indagini sulla base di una vecchia dichiarazione dell'ex estremista di destra Vincenzo Vinciguerra raccolta dal giudice Guido Salvini nel 1992, nella quale sosteneva di sapere chi avrebbe avuto in custodia la pistola usata per uccidere Pecorelli. Il verbale fu poi trasmesso alla procura di Roma, i cui accertamenti non portarono a sviluppi investigativi.

L'avvocato Biscotti ritiene ora di avere acquisito nuovi elementi legati alla deposizione di Vinciguerra che porterebbero a individuare la possibile arma del delitto Pecorelli.

L'omicidio del direttore della rivista 'O.P.', Osservatorio politico, è uno dei casi irrisolti più controversi della storia del dopoguerra. 

L'indagine venne archiviata una prima volta a Roma per poi essere riaperta nel 1993 e trasferita a Perugia. Il processo si è poi concluso con l'assoluzione piena di tutti gli imputati da parte della Cassazione. Il procedimento aveva coinvolto Claudio Vitalone, Giulio Andreotti, Gaetano Badalamenti, Giuseppe Calò, Michelangelo La Barbera e Massimo Carminati.