I dolcificanti hanno effetti minimi e incerti: fanno bene o fanno male?

Pubblicato: Lunedì, 07 Gennaio 2019 - redazione benessere

dolcificanti ilmamilioFRASCATI (benessere) - Il loro utilizzo è sempre più diffuso ma gli studi non chiariscono ancora la questione

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Bisogna stare sempre attenti a quello che si mangia. Qualsiasi prodotto non certificato e chimico, può causare delle problematiche. Da non sottovalutare l’uso dei dolcificanti. Una revisione, svolta dalla Cochrane Foundation, degli studi pubblicati sul tema, e pubblicata dalla rivista Bmj sostiene, che non ci sono evidenze scientifiche forti di benefici dovuti all'uso di dolcificanti al posto dello zucchero.

I ricercatori hanno analizzato 56 studi diversi condotti in Europa sui possibili benefici su peso, glicemia, salute orale, tumori e altre patologie della sostituzione degli zuccheri con alternative meno caloriche. "In generale - scrivono gli autori -, i risultati mostrano che per la maggior parte degli esiti non ci sono differenze rilevanti dal punto di vista statistico o clinico tra chi è esposto ai dolcificanti, a diverse dosi, e chi non lo è". Negli adulti ad esempio pochi studi suggeriscono piccoli miglioramenti nell'indice di massa corporea e nella glicemia, ma la solidità dei dati è scarsa.

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Un moderato apporto di dolcificanti, aggiungono gli autori, è associato a un aumento di peso leggermente minore rispetto a chi ne usa molti, ma in una misura di circa 100 grammi. Nei bambini invece non è stato osservato nessun effetto sull'indice di massa corporea. Un recente studio sottolinea, che i dolcificanti artificiali sono risultati tossici per i microbi che popolano l’intestino e, a lungo andare, possono provocare una vasta gamma di problemi di salute. Un team di ricerca presso la Ben-Gurion University del Negev (BGU) in Israele, in collaborazione con gli scienziati della Nanyang Technological University in Singapore, ha analizzato i livelli di tossicità di 6 comuni dolcificanti ed edulcoranti artificiali – aspartame, sucralosio, saccarina, neotamo, advantame, acesulfame K – e 10 supplementi comunemente impiegati dagli sportivi che contengono questi sostituti dello zucchero naturale. È risultato che i batteri che risiedono nel sistema digestivo diventano “tossici” quando sono esposti a concentrazioni di appena un milligrammo (per millilitro) di uno dei dolcificanti in questione. “Abbiamo alterato i batteri E. coli bioluminescenti, che si illuminano quando rilevano degli agenti tossici e agiscono come un modello rappresentativo del complesso sistema microbiotico”, spiega la professoressa Ariel Kushmaro.

carne fresca“Questa è un’ulteriore prova che il consumo di dolcificanti artificiali influenza negativamente l’attività dei batteri nel microbiota umano, e a sua volta questo può provocare numerose condizioni patologiche”. Gli edulcoranti si trovano in tantissimi alimenti e bevande, in particolare quelli che vantano una riduzione del contenuto di zuccheri. Tanti di noi consumano questi prodotti “zero” o “light” senza essere realmente a conoscenza delle conseguenze potenzialmente gravi sulla nostra salute. “I risultati di questo studio possono aiutarci a comprendere meglio la tossicità dei dolcificanti artificiali e il loro impatto negativo sulla flora intestinale”, ha aggiunto la professoressa. “Il test bioluminescente, inoltre, potrebbe essere impiegato anche per rilevare dolcificanti artificiali nell’ambiente, per esempio nelle falde acquifere, nelle superfici dell’acqua e nell’acqua potabile”.

L’insegnante Marco Staffiero (nome spirituale Ardas Sadhana Singh) è insegnante certificato di Kundalini Yoga, il suo diploma è riconosciuto a livello internazionale dal KRI (Kundalini Research Institute) e dall’IKYTA (International Kundalini Yoga Teacher Associations) e a livello nazionale dalla UISP – Area Discipline Orientali. Ha seguito il corso di formazione insegnanti con Guru Shabad De Santis, il primo insegnante di Kundalini Yoga in Italia, presso il centro Yogi Bhajan Akhara, a Roma. Attualmente insegna a Frascati, Grottaferrata, Ariccia, e Roma.

Nel corso degli ultimi anni ha rivolto grande attenzione verso le discipline olistiche e le medicine alternative, la sana alimentazione e il benessere psico-fisico. Ha una laurea in Scienze Politiche - Relazioni Internazionali e dal 2009 è iscritto all’ordine dei giornalisti del Lazio. Approfondisce come giornalista e studioso diverse tematiche, che riguardano anche i fenomeni dello stress e dell’ansia nel nostro tempo. Collabora on line con “Il Giornale dello Yoga“ e “Yoga Magazine”, mentre con il quotidiano “L’Osservatore d’Italia” e con “Il Format.info.” si occupa prevalentemente di malattie ambientali ed elettrosmog.

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