Primarie Pd, Ferro: "In Commissione garantite tutte le sensibilità, ma anche i militanti e gli elettori"

Pubblicato: Venerdì, 23 Novembre 2018 - redazione politica
pd logoROMA (politica) - Grande tensione in vista delle primarie del 1 dicembre
ilmamilio.it - nota stampa
Stamattina alle 6, al termine di una riunione iniziata ieri sera alle 21, la Commissione Regionale per il Congresso ha approvato a norma di regolamento la dislocazione dei seggi delle Primarie del 1 Dicembre.
L'approvazione è avvenuta col voto favorevole di 9 membri su 14 della Commissione.
Sono molto dispiaciuto che i rappresentanti di uno dei tre candidati, dopo giorni e giorni di riunioni e mediazioni che hanno coinvolto anche la Direzione Nazionale del Partito e dopo 9 ore ininterrotte di riunione, abbiano lasciato la seduta al momento del voto, sottraendosi ad una responsabilità dettata nei modi e nei tempi dal Regolamento Congressuale approvato all'unanimità dalla Direzione regionale del 29 settembre scorso.
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Bisogna ridurre i seggi di voto in tutta la Regione Lazio” è questo che mi sono sentito ripetere da settimane. Avevo capito che le Primarie, strumento centrale nello Statuto del PD, avessero il senso di ampliare la partecipazione e che all'indomani della votazione, a prescindere dal vincitore, tutti noi, il Partito Democratico, saremmo stati più forti di fronte ad un risultato robusto in termini di affluenza del nostro popolo ai seggi.
Mi sembrava scontato che l'entusiasmo di migliaia di militanti che si sono messi a disposizione per aprire i circoli, le associazioni, montare i gazebo nei grandi e nei piccoli comuni della nostra Regione fosse, in un periodo di difficoltà del nostro Partito e del tessuto democratico del Paese e dei nostri territori, il valore aggiunto da cui ricominciare.
E' stato risposto che bisognava tagliare i seggi perchè tutti potessero “controllare” la correttezza e l'onestà del voto, cioè la correttezza e l'onestà dei nostri dirigenti e militanti che spendono tempo e denaro personali sottratti gli uni e gli altri alle proprie famiglie e a se stessi, per portare avanti la causa e le battaglie del Partito Democratico.
Abbiamo tagliato moltissimi seggi in moltissimi Comuni per arrivare ad una deliberazione unitaria.
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Siamo passati dai 600 seggi delle Primarie nazionali 2017 e dai 500 delle Primarie regionali del 2014, a deliberare meno di 400 postazioni in tutta la Regione Lazio, 101 a Roma a fronte di oltre 130, 109 in provincia di Roma a fronte delle 168 dell'ultima consultazione.
Porgo le mie scuse personali e della commissione per il congresso ai segretari dei circoli coinvolti e ai militanti democratici di quei comuni. La richiesta di riduzione era ben maggiore e abbiamo cercato di formulare una proposta di mediazione che tenesse conto delle richieste di tutti e che desse certezze alle migliaia di militanti che a una settimana dal voto non avevano ancora notizie sull'ubicazione dei seggi.
Non è bastato. Forse si vogliono avvelenare i pozzi. Forse si voleva un congresso farsa. Forse si voleva un risultato concordato a tavolino, in assenza di una partecipazione importante e robusta. La Commissione ed io non siamo stati, non siamo e non saremo disponibili.
Sono certo non siano disposti i nostri militanti ed elettori, stufi di risse eterne fra i gruppi dirigenti, che chiedono a noi unità e senso di responsabilità".
Così in una nota, Andrea Ferro Presidente della Commissione Regionale per il Congresso del PD Lazio.