Grande Guerra e Monumenti ai caduti: l’appello di 'Italia Nostra' per catalogarli e salvarli. La situazione nei Castelli Romani

Pubblicato: Sabato, 03 Novembre 2018 - Fabrizio Giusti

CASTELLI ROMANI (attualità) – Ci sono anche quelli del Castelli Romani, che nel frattempo hanno subito delle trasformazioni

ilmamilio.it

L’Italia ricorda la Prima Guerra Mondiale. Tra oggi e domani tutti i paesi o quasi faranno la loro celebrazione, ricorderanno i caduti, celebreranno messe. In Italia sono sono circa 12mila Monumenti ai Caduti della Prima Guerra Mondiale. Seimila sono stati censiti dal ministero dei Beni e Attività Culturali che li ha inseriti in un sito internet. Sono rimasti fuori dall’elenco i monumenti minori, le epigrafi, i busti, quelli delle piccole frazioni.

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Italia Nostra nei giorni scorsi ha richiamato l’attenzione sullo stato in cui versano alcuni di questi Monumenti o Parchi della rimembranza, visto che sono da considerare a tutti gli effetti un ‘patrimonio della memoria’ diffuso che mantiene vivo il ricordo di 650mila soldati italiani caduti nel primo grande conflitto mondiale.

Secondo Italia Nostra questo tesoro è a rischio perché solo in parte catalogato ed esposto, molte volte, al degrado e all’incuria.  Il fenomeno dei Monumenti ai Caduti e dei Parchi della Rimembranza inizia già nelle ultime fasi della Grande Guerra, sull’onda dell’elaborazione collettiva di un lutto di vaste proporzioni, e va avanti fino agli inizi degli anni quaranta del secolo scorso. Per i monumenti, si tratta di beni culturali che possiedono peculiarità spesso uniche: sono diffusi in modo capillare su tutto il territorio nazionale; sono manufatti originali, mai seriali, commissionati ad artisti tra i più insigni del tempo. I materiali utilizzati, inoltre, sono sempre di grande pregi: marmo di Carrara, bronzo, materiali lapidei locali di qualità. Ogni manufatto è adorno di elementi simbolici, anche locali.

L'associazione auspica che “MiBAC, Ministero della Difesa e Comuni italiani, con il coordinamento dell’ANCI, diano avvio senza indugio a un progetto congiunto di censimento e catalogazione nazionale di tutte le lapidi e monumenti, per realizzare una banca-dati consultabile online. Questa azione è ormai improcrastinabile perché molta della documentazione di riferimento (verbali, bozzetti, progetti) rischia di andare perduta definitivamente, a causa dello scarso ordine in cui sono tenuti diversi Archivi Storici Municipali, e anche perché una parte dei monumenti hanno già subìto spostamenti e alterazioni dell’allestimento originale”.

La richiesta è che questo patrimonio identitario, importante per la formazione del sentimento unitario e la promozione dei valori di pace e democrazia della nostra Repubblica, possa ricevere le necessarie attenzioni da parte delle istituzioni di ogni grado e livello.

Nei Castelli Romani lo stato di conservazione dei manufatti è accettabile. Per quel che concerne i parchi pubblici in cui sono inseriti determinati contesti commemorativi la sofferenza appare maggiore. Alcuni di questi, negli ultimi anni, sono stati oggetto di costanti critiche e di segnalazioni da parte dei cittadini per erba alta o totalmente assente, stato di degrado generale o atti di vandalismo. Complessivamente anche in questa area, a parte qualche eccezione, tutti i monumenti  meriterebbero un nuovo lavoro di conservazione.

I metalli o i materiali utilizzati per la realizzazione di tali opere, infatti, esposti a qualsiasi evento atmosferico, stanno mostrando ovunque il segno del tempo. In certi non sono più distinguibili i nomi, ad esempio. Ve ne sono alcuni che hanno subito trasformazioni, opere di miglioria e spostamenti,  come accaduto non molto tempo fa a Rocca di Papa (la struttura è stata indietreggiata dalla vista su piazza) oppure Grottaferrata (ove una scalinata realizzata nel 2012 ha migliorato la visibilità della statua liberandola dall’"affossamento" in cui era stata relegata con il rifacimento della piazza all’inizio degli anni novanta del Novecento).

Nella catalogazione del Ministero  le foto mostrano foto un po' datate (quelle pubblicate sono prese da lì). Ad esempio su Rocca di Papa è ancora visibile la fontanella misteriosamente scomparsa dal giardino comunale anni fa.

In queste ore tutti i siti verranno di nuovo considerati e onorati in ricordo dei cittadini che persero la vita nel tremendo conflitto del 1915-1918. Speriamo siano anche oggetto di costanti cure affinché non subiscano ulteriori e naturali deterioramenti.

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