Grottaferrata, l'ex mercato coperto e il suo abisso. Avanti con i lavori di derattizzazione e bonifica

Pubblicato: Giovedì, 25 Ottobre 2018 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – Dopo cedimenti e incuria, l’amministrazione si interessa del sito. Abbattimento o rinascita?

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Questa mattina una delegazione dell’amministrazione comunale, composta tra gli altri dal Sindaco Luciano Andreotti e dal consigliere delegato Alessandro Cocco, ha effettuato un sopralluogo durante i lavori di bonifica che prevedono derattizzazione, sgombero e messa in sicurezza dell’area dell’ex mercato coperto in Via Principe Amedeo. La situazione trovata nei locali, come immaginabile, era di totale incuria e fatiscenza. Gli amministratori hanno affermato che sarà loro cura aggiornare la cittadinanza sugli stati di avanzamento dei lavori.

“È l’inizio di un percorso – afferma Alessandro Cocco  - che dovrà portarci al pieno recupero di tutta l’area situata nel cuore della nostra città, non era più possibile attendere”.

Una parte della cittadinanza chiede l’abbattimento del sito da anni, visto che da quando è stato dimesso è diventato sostanzialmente – come afferma qualcuno in modo colorito - ‘un cesso per topi e piccioni”. Il futuro del sito è però incerto e legato a molte dinamiche. L’attesa - in base ai cambiamenti sopraggiunti alla vecchia e più conosciuta convenzione dell’Ex Traiano, a cui la demolizione era legata (per fare spazio ad una sala polivalente come ipotizzato dalle Giunte Ghelfi e Mori) - si protrarrà o dovrà essere ripensata.

Dopo dodici anni è cambiato molto. Il precedente schema è saltato. L’ultimo capitolo conosciuto di questa storia risale alla primavera 2018 sulla scorta di una perizia dell’Università La Sapienza richiesta dal Comune di Grottaferrata a sostegno della sua proposta di modifica della Convenzione ex art 11 della legge 241 del 1990 avanzata da Palazzo Consoli nel tentativo di compensare le inadempienze rispetto alle obbligazioni assunte che avevano determinato un ritardo di anni nell'attuazione del Programma Integrato. Nel frattempo sono passati due anni dall’apertura formale del procedimento amministrativo di modifica della Convenzione senza che il Comune sia giunto alla sua chiusura o definizione. Così la Goveli srl si è cautelata e ha proceduto ad una diffida e nell’attesa della finalizzazione delle opere private e pubbliche, il recupero o lo smantellamento dello scempio a cielo aperto dell'ex mercato coperto sulla cui area era prevista una delle opere pubbliche disciplinate dalla Convenzione, ma sulla quale il Comune di Grottaferrata ha realizzato, prima della firma della Convenzione stessa, un’altra opera che ha impedito l’intervento di quella prevista.

Il Comune di Grottaferrata ha conferito, da par suo, un incarico stragiudiziale di assistenza di precontenzioso ad uno studio di riconosciuta esperienza nazionale e internazionale al fine di esperire attività per orientare le successive trattative per individuare una soluzione condivisa al fine di evitare l’instaurazione di un contenzioso che porrebbe l’ente all’alea del giudizio, a tempi lunghi di definizione dello stesso e alla realizzazione delle opere. In consiglio comunale, luogo deputato alla conoscenza degli iter degli aspetti amministrativi, non si è più comunicato sulla vicenda. Se c’è una cosa sicura, però, è che lo smantellamento dell’ex mercato coperto e sopratutto le opere previste non potranno più essere realizzare come nell’iniziale filosofia. Il sopralluogo di oggi però sembra aprire un nuovo fronte di interesse sulla struttura da parte delle autorità comunali.

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Un mostro a cielo aperto, il mercato coperto di Pirincipe Amedeo, costruito all’inizio degli anni settanta del secolo scorso e quasi subito causa di problemi. Doveva essere una struttura moderna e di partecipazione. Si è trasformata in un problema anno dopo anno. Esteticamente superato e discutibile, è diventato sempre più un pericolo. Le liste civiche del sindaco Andreotti ci hanno fondato una campagna elettorale prospettando, con lo sfruttamento dell’attuale struttura (che manca delle più elementari norme antisismiche) la nascita di un nuovo teatro comunale. Possibile? Si vedrà. Va rimarcato però che il luogo sta andando in deperimento come tante opere pubbliche degli anni settanta, i cui materiali, dopo quaranta anni e oltre, stanno subendo il logorio del tempo e i guasti della mancata manutenzione.

Un mese fa un allarme era stato lanciato dai residenti dopo il cedimento di una lastra di vetro. Per chi frequenta la zona quel tratto di Via Principe Amedeo è ricettacolo di piccioni e topi, di guano e sporcizia e di abbandono.

L’augurio è che gli interventi di manutenzione straordinaria odierni siano il viatico per una rinascita dell’intera area e di decisioni definitive. Per non tornare al punto di partenza del degrado.

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