Ciampino, pasto da casa “negato” a scuola: Sisti dalla parte dei genitori

Pubblicato: Venerdì, 12 Ottobre 2018 - redazione politica

 

CIAMPINO (attualità) - L'ex assessore entra nel merito della vicenda

ilmamilio.it 

In merito all’annosa questione del pasto da casa nelle scuole che preoccupa un gruppo nutrito di genitori di Ciampino si è esprime Gabriella Sisti, Presidente dell’Osservatorio Permanente sul Benessere Scolastico di Ciampino. “La Sentenza del Consiglio di Stato numero 5156 del 03 Settembre 2018 - afferma Gabriella Sisti - evidenzia innanzitutto la totale estraneità del comune sulle decisioni inerenti il pasto da casa. Nella sentenza si evidenzia perfettamente il fatto che il Comune di Benevento, prevedendo l’obbligatorietà per gli alunni di usufruire del servizio di ristorazione scolastica contrasta con il legittimo esercizio del potere autoritativo del genitore così come previsto dall’Art. 433 del Codice Civile”.

Sisti poi continua: “Il divieto di consumazione dei pasti portati da casa incide in maniera limitativa nella sfera giuridica dei genitori, quali responsabili diretti e legali rappresentanti dei minori, nonché nella qualità propria di genitori titolari della funzione educativa primaria per eccellenza e della funzione educativo-alimentare.

Non dimentichiamo inoltre che il servizio di mensa si chiama appositamente “Servizio a domanda Individuale” poiché è un servizio a richiesta. Quindi ribadiamo l’incompetenza assoluta dell’Ente Locale Comune che non può intervenire in merito a tale scelta né tantomeno può imporre scelte o prescrizioni ai dirigenti scolastici cosi come anche indicato nella Circolare numero 348 del 03 marzo 2017, diramata dal MIUR che considera l’opportunità di sostenere e favorire un’interlocuzione serena e costruttiva con le famiglie”, aggiunge la Sisti. Che poi conclude: “Auspichiamo quindi che i nostri uffici comunali, che fino ad oggi non hanno mai ostacolato la richiesta del pasto domestico, possano come sempre, collaborare e sostenere gli uffici scolastici per far si che tutti gli alunni possano consumare il proprio pasto come vogliono, sempre nei limiti e nel rispetto delle normative vigenti in materia e soprattutto nella piena garanzia di una sicurezza alimentare come è stato fatto in maniera impeccabile fino ad oggi”.

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