Rocca Priora, i cittadini scrivono al Ministro dell'Ambiente Costa: "Ci aiuti a combattere il grave problema dell'abbandono dei rifiuti nei boschi"

Pubblicato: Giovedì, 20 Settembre 2018 - redazione attualità

Risultati immagini per castelli romani rifiuti boschiROCCA PRIORA (attualità) - I residenti allarmati inviano una missiva al Ministro dell'Ambiente

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Su iniziativa dei cittadini Monica Ceraglia, Stefania Di Luciano, Giovanna Petocchi, Alessandro Lolli e Gavina Fantasia è in atto una raccolta firme. In questa lotta al degrado come cittadini attivi, non potevamo non tentare la carta della lettera al Ministro dell'Ambiente Sergio Costa.

A seguire il testo che verrà inoltrato, al quale sono state allegate un elenco di firme cittadine simbolico:

"Gentilissimo Ministro, siamo dei cittadini di Rocca Priora, paese appartenente ai Castelli Romani, che confidano nel Suo Decreto Trasparenza con il quale si determina il Suo dicastero aperto a tutti, e ci rivolgiamo alla Sua cortese attenzione per rivolgerLe una richiesta di aiuto e ove possibile, d'intervento, sul problema che affligge il nostro bel territorio boschivo di alto interesse naturalistico deturpato dagli abbandoni di rifiuti che creano vere e proprie discariche a cielo aperto.

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Da anni gruppi di cittadini combattono contro questo degrado cercando di coinvolgere le istituzioni locali, gli enti preposti come il Parco dei Castelli Romani e la Comunità Montana. Alcune pagine social e testate giornalistiche locali, ormai quotidianamente denunciano situazioni di degrado territoriale che stanno portando i luoghi limitrofi di tutta la zona ad un punto di non ritorno. Nel febbraio del 2017 è stato inviato un esposto ai NOE per evidenziare lo stato allarmante di inquinamento ambientale. Nel medesimo anno, 137 cittadini protocollarono al sindaco di Rocca Priora, che riveste anche il ruolo di presidente della Comunità Montana, lettere richiedenti interventi di bonifica e salvaguardia o attivazioni riguardanti una sensibilizzazione al riguardo.

Lo stesso Ente Parco denunciò non molto tempo fa la sua preoccupazione e le difficoltà nel gestire questa grave situazione. Vari tentativi di comitati cittadini, assemblee pubbliche e manifestazioni non hanno portato a nulla se non che a qualche “giornata ecologica” messa in piedi con tanta buona volontà da attivisti dell'ambiente ma rivelatesi poi vane in quanto il giorno dopo si ricominciava con nuovi abbandoni di rifiuti. I costosissimi interventi da parte di ditte idonee alla raccolta dei materiali speciali, messe in atto dalla amministrazione attuale, non portano quasi a nulla se non che ad un aggravio dei costi alle casse cittadine. Potremmo pensare che questa incapacità di far fronte al controllo del territorio, nonostante l’accesso a fonti e sovvenzioni che ne permetterebbero la tutela, possa andare nella direzione di un annullamento dei presupposti per i quali l'ente Parco dei Castelli Romani è stato costituito, rischiando così di far decadere lo stato di tutela e i vincoli contro la cementificazione selvaggia.

Riconosciamo, da cittadini coscienti, la difficoltà nel gestire da parte delle istituzioni locali una così grave situazione e non riteniamo di dovere essere noi a proporre soluzioni, ma certamente ci sentiamo direttamente coinvolti e anche responsabili, se totalmente silenti, alla gravità di questo avvelenamento naturalistico. Ci hanno colpito le sue parole che riportiamo: “il dicastero deve essere un luogo aperto a tutti. Non solo alle imprese ma anche e soprattutto alle associazioni civiche, ai movimenti, a tutti i volontari che rappresentano le istanze dei territori e che reclamano attenzione sulle tematiche ambientali.”.

Ecco Signor Ministro, noi la prendiamo in parola e ci permettiamo di disturbarLa per renderLa partecipe di una realtà che consideriamo non grave, ma gravissima.

AugurandoLe un buon lavoro e confidando in un Suo interessamento distintamente La salutiamo".

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