Sagra dell'uva di Marino, ticket sì, ticket no. "Il problema è la qualità dell'organizzazione"

Pubblicato: Sabato, 01 Settembre 2018 - redazione attualità

MARINO (attualità) - Un cittadino marinese doc interviene sul dibattuto tema tanto in voga in questi giorni

ilmamilio.it

Da un nostro lettore riceviamo e pubblichiamo in merito al biglietto di ingresso alla Sagra di Marino.

La sagra di Marino è stata da sempre una grande festa, con alterne vicende di successi ed insuccessi, la quale dopo il suo svolgimento ha avuto sempre uno strascico di polemiche le quali hanno dato spazio a grandi chiachierii di piazza, ma ormai i tempi sono cambiati e la discussione si svolge su i social che hanno preso il posto delle piazze luogo d'incontro e di confronto.

Forse l'adozione del ticket è l'ultima trovata per far parlare della Sagra, festa antica la quale nel tempo ha cambiato molte volte la sua struttura festaiola, con l'inserimento di nuove proposte e togliendo vecchie abitudini .

Ora si parla dell'inserimento del ticket d'ingresso cosa che in molte altre città d'Italia si fa da molto tempo, per manifestazioni più o meno note della nostra Sagra dell’Uva, a mio avviso non è questo il problema!

Il problema è un altro!

L'organizzazione molto spesso è demandata a gli assessori al turismo del momento, che magari della sagra non conoscono né le origini né il significato. Inoltre non è mai frutto di un’attenta programmazione, accurata organizzazione tenendo conto delle origini della Sagra, le quali si rifanno alla tradizione contadina ( che ormai non esiste più) e a quello che voleva significare quel giorno per i marinesi.

Tradizione cristiana, tradizione contadina e l’esaltazione di una popolazione ospitale e festaiola.

Detto ciò caro Sindaco ma che fine hanno fatto le 1000 firme della fondazione Leone Ciprelli

Che se fosse stata realizzata, avrebbe dato luogo ad una continuità di organizzazione ed esperienza per coloro che nel tempo si succedono nell’organizzare e pianificare la Sagra dell’Uva.

Sig.ri questo è il vero problema si parla di trasparenza e di cambiare le cose ma tutti questi cambiamenti non mi sembrano avvenuti.

Comunque la SAGRA per tutti gli ospiti è 

Processione storica
Sfilata storica

Bande folcloristiche
Carri allegorici
Fontane che danno vino
Grande spettacolo d'arte varia
Fuochi d'artificio.

Se manca una di queste cose non è Sagra con la S maiuscola. Per le altre cose fate voi.

Alberto Canestri marinese D.O.C".

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Commenti  

# Roberta 2018-09-01 21:06
Per ora si sta procedendo ad un generale "riordino" e a fare un poco di "pulizia" degli aspetti più deleteri della Sagra.
Per i prossimi anni sarà doveroso fare una riflessione generale sui vecchi valori di una Sagra, ormai obsoleta nel suo impianto tradizionale: non esistono più vigne né uva sul territorio, tanto che quella che si vede sfilare e mescere dalle fontane arriva da altre Regioni....Urge trasformare la Sagra in qualcosa di più attuale e legato alle restanti peculiarità di un territorio, violentato da decenni di speculazioni edilizie e di appiattimento culturale.
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