Grottaferrata: la quadra politica ritrovata, gli equilibri attuali e quelli futuri dentro l'amministrazione e nel Palazzo

Pubblicato: Sabato, 04 Agosto 2018 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (attualità) – La maggioranza afferma che le 'incomprensioni' sono n fase di risoluzione: il nodo degli uffici e quello di alcuni ruoli

Agosto è tempo di bilanci e prospettive. La politica, tradizionalmente, si ferma (sempre che da queste parti si sia mai mossa). Così il tempo diventa utile per farsi un’idea di quello che accadrà. Il comunicato stampa della maggioranza di ieri (leggi: Grottaferrata, la maggioranza ribadisce fiducia ad Andreotti: "Solo incomprensioni organizzative e gestionali in fase di risoluzione") sembra aver rimesso le cose a posto. Intanto sappiamo che Andreotti non rischia cadute improvvise. E' già qualcosa. Tuttavia il fatto che sia uscita una nota condivisa da tutti (la prima in oltre un anno di amministrazione) è la conferma che non tutto - almeno fino all’ultima riunione dei consiglieri comunali svoltasi giovedì sera - ruotava per il verso giusto. La parte importante del testo afferma: Talune incomprensioni di carattere puramente organizzativo e gestionale possono sempre manifestarsi in una coalizione di persone libere e pensanti e saranno risolte nello spirito di fiducia reciproca e coesione che ha sempre contraddistinto la maggioranza”. Un’affermazione, a metà tra smentita e conferma, che sostanzialmente non vuol dire nulla (di comunicati simili ne abbiamo letti anche durante le Giunte di Mori e Fontana e le risse, poi, sono scoppiate ugualmente), ma comunque sgombra il campo da dubbi ed incertezze. E’ un punto di partenza o di ripartenza (fate voi, come vi piace di più).

Il documento è stato firmato anche da Federico Pompili, consigliere comunale più votato dell’intera assise, figlio della dirigente agli Affari Generali del Comune (privatamente in tanti discutono ancora dell’anomalia politica, ma il conflitto di interesse non sussiste come determinato già in campagna elettorale), che fino a pochi giorni fa aveva preso, diciamo così, una sua strada. Dentro la maggioranza, ovvio,  ma autonoma nei comportamenti. Nell’ultimo consiglio comunale il suo era stato un comportamento che aveva destato un certo imbarazzo nei colleghi a sostegno del sindaco. Tutto rientrato dopo la nota stampa di ieri?

Il governo civico ostenta dunque una certa sicurezza. Il ragionamento è il seguente:  nelle migliori famiglie possono accadere litigi e quindi inutile cercare il pelo nell'uovo. Pompili in fin dei conti non è uscito dal recinto, non è passato in minoranza e ha solo fatto un pò di critica costruttiva. Va detto che il giovane consigliere sarebbe comunque solo, in una eventuale critica interna, che si è manifestata sia su interrogazione scritta riguardo Parco Borghetto, durante l'assise municipale sull'accesso agli atti e più di una volta in sede di commissione. Difficile dunque agire, anche nel caso volesse, senza sostegni concreti tra gli altri colleghi che anzi lavorano di mediazione. Anche perché nel civismo andreottiano si teme che un eventuale distaccamento anche di un solo consigliere (a caso) possa dar adito alle manovre di qualche collega di minoranza pronto a balzare dall’altra parte. In questo senso è già partita da mesi, tra i rumors paesani, la caccia al ‘papabile’ nell’eterogeneo panorama che va dal PD (partito a cui Andreotti, sul piano nazionale e regionale, guarda da sempre con simpatia) a Città al Governo, passando per 'Grottaferrata Una Alleanza Cittadina'. Spostandosi qui e là è tutto un via-vai di ipotesi. In parte reali, in parte molto fantasiose. Quindi alla fine poco attendibili. Anche perché, facciamo ad intenderci, un consigliere può essere di maggioranza, volendo, anche restando all'opposizione. Basta non disturbare o fare un pò di confusione quando serve o per agitare le acque agli occhi dell'opinione pubblica. Fermo restando che non si calcola un fattore determinante: una capriola del genere, da parte di qualsiasi esponente dell'opposizione, determinerebbe un rimodulare di equilibri che oggi sono dati per 'definiti'. A Grottaferrata c'è chi pesa più di altri nello scacchiere: il sindaco Andreotti, il Vicesindaco Vergati (capo politico reale), un altro paio di delegati e responsabili di lista civica. Anche a detta di fonti interne alla maggioranza, il ‘cerchio’ è questo. Nulla di male, perché qualcuno a dettare i tempi ci deve pur essere. E ogni Giunta, storicamente, ha i suoi generali e i suoi soldati.

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Gli equilibri, dicevamo. Quelli sopra elencati sono esclusivamente politici. Diversa la situazione per quel che concerne la struttura amministrativa. L’uscita di Andreotti all’ultimo consiglio comunale (per qualcuno uno scarico di responsabilità su terzi, per altri una esternazione necessaria) ha messo in nostra i panni sporchi. Tant’è che da dentro al Palazzo corrono le voci su presunte frizioni all’interno di alcuni settori chiave.

Ora: tutti sanno che le divergenze tra ala amministrativa ed ala politica possono avere effetti devastanti. Andreotti, forse proprio per questo, ha affermato di voler mettere mano al problema con la volontà di imprimere un ‘controllo politico’ (testuale) all’andazzo generale (leggi: Grottaferrata, sfogo di Andreotti: "A volte non conosco le decisioni degli uffici. Metterò mano a questa situazione”). Solo che un 'controllo politico' su un qualsiasi ruolo tecnico ed autonomo può essere percepito come un'invasione di campo bella e buona e potrebbe risultare all’esterno come una sorta delegittimazione a chiare lettere del lavoro di dirigenti o impiegati. Qualcuno suggerisce di agire con prudenza o di adoperare il ruolo della diplomazia. Perché se si rompono i rapporti di fiducia su questo aspetto la strada verso il burrone diventa ancora più breve.

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Commenti  

# Angelo Nero 2018-08-04 11:45
Andreotti, con suggeritore il vice sindaco, ha inanellato una serie di errori clamorosi per farsi vedere più a sinistra si ciò che proponeva in campagna elettorale, in modo di poter riaccreditarsi e prendere il PD allo sbando.

Adesso la situazione è fuori controllo, parecchi consiglieri comunali parlano apertamente di sfiducia e dimissioni perché si rendono conto del poco o nulla fatto e di quel che è stato fatto, degli errori commessi ( vedi fiera, urbanistica, ex Traiano, Smart city...)

Scommettiamo che Andreotti non mangia il panettone da sindaco?
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# lavvisoai 2018-08-04 13:07
navigati naviganti continua!
Lo disse fabrizio, lo ridice giusti e lo conferma l'ex 2010!
Il conflitto non c'è al max è opportunità funzionale!
Noi non siamo d'accordo!!!
Per noi il conflitto "c'è" sempre se presente e vota!
Come è palese quello conscio e inconscio d'influenze! Avvalorato dalla ingenua denuncia dello stesso, per il mancato stanziamento di € richiesti per i settori d'interesse!! C'è conflitto e ci sono influenze anche se non soddisfatte! Sono stati chiesti € al settore in conflitto.
Come è stato palese qualora il consigliere abbia partecipato e votato in merito al debito fuori bilancio approvato nel recente Consiglio comunale.
Se è stato presente e ha votato la relazione obbligatoria che ha motivato i perché della scelta scellerata, ha votato esprimendo un giudizio "assolutorio e non obbligatorio" È stato come dare un voto ad un parente!
Solo l'uscita dall'aula cancella il conflitto!
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# IOcè 2018-08-04 23:13
una religione inventata contro i sensi di colpa..... per dormire la notte!
Ci siamo un po' tutti convertiti. Non ha controindicazioni, commentatori, giornalisti, eletti, elettori, delegati, consiglieri e consiglieri surrogati, lo "IOnismo" nasce in ognuno di noi per l'esigenza di contare, di essere determinanti. Una sorta di dogmi rassicuranti, veri o falsi che siano, non importa, importa che ci facciano sentire "hic et nunc" i profeti di turno!
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# globalService 2018-08-06 09:19
è un strumento utile per gestire servizi pubblici e privati. Ma è solo uno strumento? :eek:
Quello che leggiamo dai comunicati dei momentanei a palazzo, si chiama "globalAsservimento", non gestisce servizi ma gestisce la dignità umana di tutti.
Sempre più spesso leggiamo e troviamo anche tra i commenti e i controCommenti, da commentatori globalService, dediti ai "servigi" :oops:
È colpa dei social, oppure i social hanno solo permesso a chiunque di credersi "troll", i moderni minotauri che credono così di influenzare le opinioni degli altri?
I minotauri, non hanno dignità :oops:
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