Ristoratori di Frascati e Grottaferrata infuriati: "Ingiusto ed iniquo il blocco della mobilità tra Comuni a Natale e Capodanno"

Pubblicato: Giovedì, 10 Dicembre 2020 - redazione attualità

cacio pepe cacciani frascati ilmamilioFRASCATI (attualità) - "Costretti ad annullare molte delle prenotazioni, per noi danno enorme"

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I ristoratori dei Castelli romani, ed in particolare quelli di Frascati e Grottaferrata sono sul piede di guerra.

Nel mirino c'è l'ultimo DPCM e le ultime decisioni del Governo per il Natale soprattutto in termini di mobilità.

 

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"Avevamo decine di prenotazioni per vigilia e Natale, così come per Capodanno, ma a molti siamo costretti ad annullarle. E' assurdo che si consenta ad un residente di Ostia di andare da amici sulla Cassia, o a Cinecittà ma non sia permesso ad un residente di Monte Porzio Catone o di Grottaferrata di andare a Frascati. Una scelta ingiusta, che ci penalizza fortemente", dice Paolo Cacciani, dell'omonimo celebre ristorante frascatano.

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"Vale la pena anche ricordare - aggiunge - che l'Istituto superiore di sanità ha consigliato di andare a mangiare nei ristoranti per Natale, per evitare assembramenti pericolosi nelle proprie abitazioni. Insomma, noi facciamo di tutto per rispettare le regole ma questa decisione ci danneggia enormemente".

Una beffa: così considerano la scelta del Governo i ristoratori dei Castelli romani.

 

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Un "cartello", quello di alcuni ristoranti di Frascati tra i quali figurano il citato Cacciani, ed i grottaferratesi "Taverna Mari" e l'"Oste della bon ora", tanto per citarne alcuni, che mettono nel mirino anche le istituzioni locali.

"I sindaci - dicono - tanto per cambiare sono assenti che non stanno facendo nulla per sostenere le istanze del nostro comparto, così duramente colpito dalla crisi. E' evidente che tutti noi lavoriamo soprattutto con persone che vengono da fuori il nostro Comune di appartenenza e da Roma in particolare. Sarebbe probabilmente più giusto allargare la zona di mobilità a tutta la Città metropolitana, avrebbe un senso di maggiore equilibrio nelle scelte prese".

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"Qui - conclude Cacciani - nessuno contesta l'importanza delle decisioni assunte dal Governo e dalla Regione nel contrasto della pandemia: siamo tutti ben consapevoli della gravità della situazione. Evidenziamo solo che questa decisione in particolare è insensata ed ingiusta. Perché se io abito a Tor Vergata posso andare sull'Aurelia e se invece vivo a Cocciano non posso andare a Squarciarelli?".

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