MONTE COMPATRI (politica) -  Presentate due mozioni durante il Consiglio del 21 luglio: società Acea Ato 2 e le riprese streaming dei Consigli Comunali e non solo.

ilmamilio.it

Dal M5S di Monte Compatri riceviamo e pubblichiamo: "Con la prima mozione chiedevamo sostanzialmente di prendere una posizione ferrea nei confronti di Acea Ato 2 spa: promuovendo azioni contro il Gestore finalizzate alla salvaguardia dei livelli minimi della qualità della vita dei cittadini; promuovendo forme di collaborazione istituzionale volte al reperimento di ulteriori fonti di approvvigionamento idrico; diffidare insieme alle altre amministrazioni comunali il Gestore in ordine alla realizzazione di investimenti; pretendendo dal Gestore il rispetto della Carta dei Servizi e l’organizzazione di un sistema efficiente per fronteggiare emergenze e criticità.

Tale mozione è stata bocciata dalla maggioranza, la quale ha ritenuto che una presa di posizione dell’intero Consiglio comunale per tutelare il territorio e i cittadini non fosse necessaria.

La seconda mozione chiedeva la ripresa audio video e diffusione in streaming delle sedute di Consiglio Comunale, delle Commissioni ed incontri di rilevanza pubblica.

Riteniamo infatti che il coinvolgimento dei cittadini sia fondamentale per promuovere le scelte politiche in maniera trasparente e partecipativa.

La mozione è stata approvata a seguito di un emendamento proposto dalla maggioranza che prevede di effettuare le riprese streaming soltanto del Consiglio Comunale, pubblicate unicamente sulla piattaforma Facebook.

CONCLUSIONE    

La nostra azione politica prende corpo anche in sede istituzionale.

Una condotta politica che sarà propositiva e vicina ai soli interessi dei cittadini, che attueremo con tutti i mezzi democratici per compiere il mandato elettivo, utilizzando tutte le funzioni di controllo politico-amministrativo"

CIAMPINO (politica) - Gli eventi degli ultimi giorni portano ad una presa di posizione

ilmamilio.it - comunicato stampa

"L’UDC di Ciampino presenta un esposto alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, Presidenza della Repubblica, Ministero della Salute, Corte Europea dei diritti umani , al Procuratore della Repubblica Pignatone per il riconoscimento del danno Ambientale in seguito ai continui roghi tossici che si accendono all’interno del campo nomadi La Barbuta, adiacente al comune di Ciampino e chiede l’obbligo di risarcimento dei danni alla salute sofferti dai cittadini ciampinesi.

"Numerosi sono i soggetti - afferma Elio Addessi capogruppo dell’UDC in consiglio comunale - a cui è stato inviato l’esposto con cui il nostro partito chiede l’apertura urgente di un tavolo tecnico per salvaguardare il nostro territorio e la nostra cittadinanza da danni ambientali e sanitari di indubbia gravità. Nel prossimo consiglio comunale verrà presentata dal nostro partito una mozione in cui chiediamo il riconoscimento del danno ambientale e l’invio dell’atto approvato agli indirizzi della mozione stessa. Nell’esposto inviato anche al nostro Ministro dell’Ambiente si chiede inoltre di valutare tutti i danni ambientali subiti dal nostro comune e al relativo obbligo di risarcimento in caso di acclarato e verificato danno ambientale".

"Il Responsabile Provinciale del partito, Gabriella Sisti - prosegue e conclude Addessi -  sta chiedendo in queste ore un appuntamento urgente con il Prefetto Basilone per chiedere quali atti di prevenzione a tutela dei cittadini sono stati programmati visto che la Vigilanza svolta in passato da Risorse per Roma, è stata sostituita da una macchina della Polizia Locale che, essendo l’unica, non controlla tutti gli accessi e soprattutto ci preme sapere chi oggi compila il registro degli ospiti da tenere obbligatoriamente come descritto nel regolamento del funzionamento dei campi di insediamento Rom, Sinti e Caminanti".

MONTE COMPATRI (politica) - La replica al Partito Democratico

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"Sulla questione estumulazioni al cimitero siamo assolutamente sereni: ribadiamo la regolarità delle procedure adottate, aspettiamo tranquilli le valutazioni della magistratura. Ma una cosa va detta: il lupo perde il pelo ma non il vizio. La sinistra di Monte Compatri continua a fare politica non tra la gente o in Consiglio comunale ma nelle aule dei tribunali.  Forse il PD di Monte Compatri si è perso per strada la comunicazione della ASL RM H datata 26 novembre 2007: con quel provvedimento la Regione Lazio decise la sospensione di alcune procedure; tra queste le "attività di assistenza del coordinatore sanitario alle operazioni di esumazione ed estumulazione".

Gli atti, quando citati, vanno letti per intero e compresi, non interpretati a seconda della convenienza. Noi continuiamo ad amministrare per il bene della comunità compatrese, ai presunti democratici lasciamo volentieri il ruolo di denunciatori seriali". ù

Lo scrive sul suo profilo Facebook l'assessore all'Ambiente e Sanità, Sabrina Giordani.

ROMA (cronaca) - I militari del Comando Provinciale della Guardia di Finanza di Roma, su delega della locale Procura della Repubblica, hanno eseguito un sequestro preventivo di beni disposto dal G.I.P. del Tribunale capitolino, per un valore complessivo di circa 4 milioni di euro.

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I patrimoni sotto sequestro sono riconducibili a tre società romane operanti nel settore del commercio all'ingrosso di prodotti elettronici e di informatica, nonché agli amministratori "di diritto" (7 soggetti) e "di fatto" (n. 2 soggetti) individuati nel corso delle indagini.
Le investigazioni eseguite dal Nucleo di Polizia Tributaria di Roma nel corso del 2016, anche attraverso numerose perquisizioni in tutto il territorio nazionale hanno consentito di disarticolare una strutturata frode carosello attraverso la quale sono state evase imposte (IRES e IVA) per oltre 24 milioni di euro.
Al centro del sistema illecito vi erano le predette società, intestate a "prestanome" che si sono succeduti nel tempo e che erano assolutamente estranei alle gestione delle aziende.
L'utilizzo strumentale di società inadempienti agli obblighi di dichiarazione e versamento delle imposte ha consentito una sistematica evasione dell'IVA anche attraverso lo scambio di fatture per operazioni inesistenti per un volume complessivo di oltre 65 milioni di euro.
In tal modo le società coinvolte nella frode (VMC TRADING S.r.l., GLAM LAB
S.r.l. e HI TECH DISTRIBUZIONE E SERVIZI S.r.l.) hanno potuto abbattere il costo di acquisto dei beni commercializzati e praticare, slealmente, prezzi di rivendita fuori mercato immettendo sulla piazza capitolina prodotti "hi tech" (tablet, i-pad, consolle di gioco, ecc.) con effettivi distorsivi della concorrenza.
All'esito delle indagini sono state deferite all'Autorità Giudiziaria 17 persone e sono state effettuate verifiche fiscali volte a recuperare i tributi evasi.
Il sequestro odierno - avente ad oggetto immobili, quote societarie e disponibilità liquide - ha lo scopo di cautelare le pretese del Fisco. Tra gli immobili sottoposti a vincolo vi è una villa ubicata a Valmontone (RM), magazzini e depositi siti in Roma (zone Anagnina e Morena), Ciampino (RM) e Labico (RM) nonché una struttura ricettiva della zona est della Capitale che gli autori della frode avevano simulatamente ceduto a un'impresa croata allo scopo di sottrarla a eventuali azioni di recupero dell'Erario: per questo gli indagati sono accusati anche del delitto di "sottrazione fraudolenta al pagamento delle imposte".

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