GENZANO (attualità) - Nuove opportunità per cultura e turismo

ilmamilio.it

 Nel pomeriggio di lunedì 17 luglio si è svolta a Genzano, presso la sede del Consorzio SBCR, l’attesa Assemblea dei Sindaci dei Castelli Romani per il rinnovo dei Consiglio di Amministrazione dell’Ente.
 

Il Consorzio per il Sistema Bibliotecario dei Castelli Romani è l’unico ente volontario del territorio, nel quale opera da 20 anni offrendo ai cittadini un avanzato e capillare servizio di pubblica lettura e informazione tramite la rete delle biblioteche comunali e ultimamente anche delle biblioteche “diffuse” e la messa a sistema di risorse e competenze per quanto riguarda soprattutto la promozione del territorio.
 

Il nuovo CDA, che sarà composto da Giuseppe De Righi nella veste di Presidente, Maria Paola De Marchis, Valentina Sollecito, Ascenzo Lavagnini e Roberto Libera consiglieri, è stato votato è stato votato a larghissima maggioranza, con solo quattro astenuti; segnale di un bel lavoro di composizione messo in atto dai sindaci.
 

L’assemblea ha visto un dibattito ricco e partecipato ed ha ringraziato il CDA uscente per il lavoro svolto. Ha esaltato l’operato dell’Ente che ha saputo offrire da un lato un servizio bibliotecario di altissimo livello, che spicca nella Regione Lazio e non solo, dall’altro, un’attività di promozione territoriale culminata nella creazione della DMO Castelli Romani (destination management organization) e nella sottoscrizione del Protocollo di Intesa con la Comunità Montana dei Castelli Romani e Prenestini e il Parco dei Castelli Romani per promuovere la destinazione con strumenti cartacei e digitali, tavoli di lavoro, partecipazione a borse e fiere di settore, percorsi di studio e iniziative formative, arrivando ad iniziative come l’ultimo “Open Day” o l’organizzazione della prossima edizione del Buy Lazio ai Castelli Romani che hanno portato e porteranno risorse e sviluppo sul territorio.
 

La composizione del nuovo CDA, che, a seguito delle recenti normative, opererà in maniera assolutamente volontaria e gratuita, è stata calibrata ad hoc per proseguire sulla strada che il Consorzio ha intrapreso in questi ultimi anni, perché i Sindaci dei Castelli Romani hanno voluto mixare competenze diverse e complementari.
 

I prossimi cinque anni dunque serviranno, come nell’auspicio della totalità dei Sindaci presenti all’assise, a delineare ulteriormente il percorso di crescita del territorio dei Castelli Romani sotto il profilo culturale e turistico.
 

L'assemblea del Consorzio all’unanimità, ha deciso di aggiornarsi lunedì 24 p.v., alle ore 15,00, per la presentazione del Presidente e del CDA, ascoltare le dichiarazioni programmatiche e procedere alla nomina del nuovo revisore dei conti.

ACCADDE OGGI – Nasce il 18 luglio del 1871 uno dei più grandi artisti del Novecento: tra sociale, avanguardia e realismo

ilmamilio.it

Le sue opere erano cariche di una modernità inarrestabile. E a guardarle ora, quando il terzo millennio ha iniziato a muovere i suoi passi, completano il senso della genialità e dell’anticipazione che le avvolgeva.

Giacomo Balla nacque a Torino nel 1871. Non era già più un ragazzo quando l’avanguardia futurista (ovvero la più giovanile delle intuizioni di quella parte di storia) investì l’Europa tutta, l’arte di un continente, la stessa filosofia della vita. Lui aveva capito che il mondo cambiava e che non si poteva stare più fermi, che il mondo si stava muovendo e con lui si doveva muovere ogni cosa.

A quel tempo c’era un senso di irresistibile voglia di stravolgere, sostenuta dalle scoperte scientifiche e dal progresso che sopratutto nelle città esplodeva e si radicava. La vita moderna chiedeva un’arte moderna, che invadesse ogni lato dell'esistenza e l’uomo. Così pensavano molti intellettuali tra la fine dell’ottocento e l’inizio del ‘secolo breve’, per dirla con la discussa definizione di Eric Hobsbawm. La liberazione della creatività stava per diventare il comune denominatore di una generazione. Balla fu uno dei più eccezionali interpreti di questa epoca, solcando strade diverse, dal sociale al futurismo, passando per il divisionismo, per le geometrie, l’astratto, per l’energia che si compenetra, fino alla fine dell’esistenza con il ritorno al figurativo. Un giro completo. Una somma.

Balla amò da subito la musica e studiò il violino (oggetto che in seguito portò nelle sue idee). Suo padre era un appassionato fotografo, e questo lo influenzò. Non andò a scuola di disegno, ma fu autodidatta. Comprese presto che non esiste un modo per rappresentare la realtà e che ciò che la luce illumina, dagli oggetti agli stati d’animo, è fondamentale. Fu uno dei fondatori del Futurismo, un movimento che vedeva nel progresso, nella velocità e nell'energia data dal coraggio dell’uomo contemporaneo un mezzo per liberarsi, per andare oltre l’epoca che si viveva, per immaginare, descrivendo la realtà nei suoi cambiamenti: le automobili, le città, il cinema, la danza, le fabbriche, la fotografia, la nuova umanità metropolitana.

IL PERCORSO NELLA STORIA - Balla arriva a questo grado di interesse dopo essersi fatto influenzare dai Divisionisti, dai temi umanitari, dove la sperimentazione della luce naturale e artificiale è l'occasione per narrare il lavoro ("La giornata dell'operaio"), nella sua fatica e nella sua quotidianità. Trasferitosi a Roma nel 1895, frequenta il gruppo di intellettuali dediti alla costituzione delle scuole per i contadini dell’agro romano e sensibili ai problemi sociali del tempo: sono Giovanni Cena, Sibilla Aleramo, Alessandro Marcucci, Duilio Cambellotti. E’ un passaggio di grande interesse, che sviluppa in lui una graduale penetrazione nella società e nelle sue mutazioni, le sue difficoltà. Si reca a Parigi, quella animata dalla ‘Exposition Universelle’, e vi rimane per mesi. Sono gli anni del ciclo dei “viventi”: “Il mendicante”, “Il contadino”, “La pazza”, dove il divisionismo si sposa con un impegno umanitario che avvicina l’artista agli emarginati.

Umberto Boccioni, Gino Severini, Mario Sironi frequentano il suo studio. I tempi di un nuovo sodalizio si avvicinano. Siamo all’alba di una rivoluzione: il Manifesto dei pittori futuristi, il Manifesto della ricostruzione futurista dell'Universo e il Manifesto tecnico della pittura futurista. Nascono “Bambina che corre sul balcone”, “Dinamismo di un cane al guinzaglio” e “Le mani del violinista” .

Balla era un uomo di assoluta serietà – dirà Gino Severini - profondo, riflessivo e pittore nel più ampio senso della parola. […] Fu una grande fortuna per noi di incontrare un tale uomo, la cui decisione decise forse di tutta la nostra carriera. L’atmosfera della pittura italiana era a quel momento la più fangosa e deleteria che si potesse immaginare; in un simile ambiente anche Raffaello sarebbe arrivato appena al quadro di genere!”. Lo spirito dei tempi.

Affascinato dalla fotografia, Balla cattura nelle sue opere il movimento, come in una sequenza di fotogrammi sovrapposti. Ciò è particolarmente visibile nel dipinto ‘Dinamismo di un cane al guinzaglio. Si riconoscono un cane, un guinzaglio e i piedi di una figura femminile. Ogni elemento è moltiplicato, riprodotto, deformato. Il suo taccuino comincia a riempirsi di studi sulla velocità. L’automobile, simbolo del progresso, è raffigurata in modo quasi astratto. Ma se il cane conservava la sua verità, l’automobile diventa un intreccio di forme. E’ la storia dell’arte che diventa altro: scie, colori, lampi biancastri.

E’ una grande corsa, quella di Balla, che percorre tutta la guerra e si getta in altri campi. All'inizio degli anni trenta l’artista torinese volge la propria attenzione alla pittura figurativa. Torna ad un realismo naturalistico, all'arte pura. E' il cerchio che si chiude.

Nonostante un breve periodo negli anni Cinquanta, in cui le sue opere futuriste vengono apprezzate dai nuovi pittori e riconsiderate, egli non cambia più il suo stile. Muore l'11 marzo 1958, non senza aver lasciato una traccia gigantesca nella cultura della nostra nazione.

 

 

FRASCATI (attualità) - La causa forse una manovra sbagliata o la perdita di controllo di una vettura. Danneggiati anche due dissuasori di sosta.

 

ilmamilio.it

 

E' distrutta una delle fiorere installate in Via Vincenzo del Grande a Frascati, insieme ai due dissuasori di sosta adiacenti.

A mettere ko (guarda la foto) potrebbe essere stata una manovra sbagliata o la perdita di controllo di un'auto in transito sulla strada frascatana. Dall'entità del danno è possibile che a danneggiare la fioriera e dissuasori sia stato un furgone o un'automobile che percorreva il tratto a grande velocità.

 

 

 

CIAMPINO (cronaca) - L'eroina veniva ingerita e trasportata dai corrieri fermati negli scali della Capitale oltre che nel capoluogo emiliano.

ilmamilio.it

E’ stata arrestata a conclusione di un’indagine condotta dalla Guardia di Finanza di Bologna l’organizzazione criminale che secondo quanto ricostruito dalle Fiamme Gialle importava in Italia eroina proveniente dal Pakistan e dalla Grecia.

I finanzieri hanno arrestato anche i corrieri che dopo aver ingerito la droga hanno tentato di trasportarla oltre che nel capoluogo Emiliano, anche nella Capitale prendendo i voli per Ciampino e Fiumicino.

Sottocategorie