Grottaferrata verso la Fiera del futuro tra innovazione e territorio. Nel 2025 finalmente si volta pagina

Pubblicato: Domenica, 24 Marzo 2024 - redazione attualità

diBernardo 12 grottaferrata ilmamilioGROTTAFERRATA (attualità) - Il sindaco Di Bernardo: "La svolta arriverà dalla creazione di un Ente dedicato. Maggior coinvolgimento del tessuto sociale e produttivo cittadino"

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L’Amministrazione comunale di Grottaferrata, da giugno 2022 guidata dal sindaco Mirko Di Bernardo, ha più volte ribadito la sua volontà di rinnovare completamente la Fiera Nazionale di Grottaferrata attraverso un progetto ambizioso e ricco di novità. Una manifestazione che ha oltre quattro secoli di storia e che certamente merita un riposizionamento dopo anni di gestione privata che ne ha snaturato l’origine storica legata all’Abbazia di San Nilo.

Da molti anni la Fiera Nazionale di Grottaferrata è organizzata da soggetti privati. Dal 2025 però, come da lei annunciato, cambierà completamente governance, aspetto e focus, tornando in primis nelle disponibilità del Comune.

Può Di Bernardo anticipare i punti cardine di questa operazione? Cosa ha in mente la sua Amministrazione per la Fiera dei prossimi anni?

Il 2025 sarà l’anno zero della nuova Fiera Nazionale di Grottaferrata. Il nostro obiettivo è recuperare le radici storiche di questa importante manifestazione, legate ai macchinari agricoli e alle produzioni locali, calandole nell’innovazione, nella ricerca e nel progresso in ambito agricolo e agroalimentare. Un percorso che abbiamo avviato già nell’edizione 2023 e in quella attuale, attraverso una rassegna di eventi culturali con un focus su agricoltura sostenibile, eno e oleoturismo, ricerca in campo alimentare, identità del territorio e filiere agricole, ai quali si aggiungono iniziative didattiche a favore delle scuole, l’intrattenimento musicale e infine le degustazioni a cura dei Vignaioli e dei Ristoratori di Grottaferrata.

Puntiamo però a cambiare completamente marcia dal prossimo anno. Abbiamo recentemente nominato un gruppo di lavoro coordinato dalla consigliera Veronica Pavani, che colgo l’occasione per ringraziare per il grande impegno, e stiamo favorendo la costituzione di un vero e proprio Ente Fiera, che ne gestirà aspetti costitutivi e gestionali. Stiamo impiegando molto tempo e risorse in questo progetto perché crediamo che la Fiera di Grottaferrata, tra le più antiche d’Italia, può guadagnarsi un ruolo di primo piano tra gli eventi più rinomati del centro Italia.

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Oggi la Fiera è prettamente campionaria, offre merci variegate spesso e volentieri poco connesse tra di loro. Nella sua visione di Fiera moderna e innovativa quali saranno i soggetti espositori che popoleranno i padiglioni?

La collaborazione con istituzioni, enti pubblici e privati, università, imprese e realtà del terzo settore è alla base del nostro progetto di rilancio della Fiera Nazionale. Intendiamo coinvolgere, e lo stiamo già facendo attraverso gli eventi del padiglione comunale, una moltitudine di soggetti che con le loro diverse competenze potranno fornire quell’apporto cruciale per portare valore, qualità, ma soprattutto novità all’interno della Fiera del Futuro, seguendo il filone dell’agricoltura e della sostenibilità. Ci stiamo ispirando alle più importanti esperienze in materia a livello nazionale ed europeo. Puntiamo ad una Fiera dove il prodotto alimentare ed enogastronomico del territorio trova il suo spazio accanto a innovazioni, scoperte e strumenti di portata internazionale.

Per realizzare la Fiera 2025 opereremo per tutto l’anno in corso su un doppio binario. Da una parte la ricerca e la raccolta delle best practices internazionali, e dall’altra la costruzione di un network di relazioni con stakeholder italiani ed esteri al fine di organizzare fattivamente un evento che onori il titolo di Fiera Nazionale.

La 425^ edizione segnerà pertanto l’avvio di un percorso che guarda al lungo periodo, che dovrà essere in grado di crescere e di svilupparsi di anno in anno, di pari passo con l’evoluzione del settore agricolo e agroalimentare, in continuo aggiornamento e di crescente rilevanza dal punto di vista ambientale ed economico-sociale. Naturalmente, il nostro ruolo sarà quello di propulsore e di aggregatore di una moltitudine di soggetti, dalle istituzioni alle imprese, dalle università alle associazioni. Riteniamo la cooperazione il vero fattore vincente per sprigionare il vero potenziale della nostra Fiera.

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Quali sono, secondo lei, le ricadute per il territorio che potrà avere un progetto così ambizioso?

Ripartire da zero e rinnovare una manifestazione antica e conosciuta come la Fiera di Grottaferrata, nella nostra visione, significa creare una serie di opportunità economiche, turistiche e sociali che superano i confini territoriali. Di questo progetto ne beneficerà non solo la nostra città, ma l’intero territorio dei Castelli Romani e l’area sud di Roma. La nuova Fiera favorirà la creazione di nuovi modelli imprenditoriali con opportunità di nuova occupazione e di maggiore affluenza turistica; promuoverà lo sviluppo sociale e culturale delle comunità locali che potranno vivere le novità proposte da protagonisti; proietterà Grottaferrata e il territorio castellano su una dimensione nazionale ed europea a beneficio dell’intera filiera produttiva.