Sostenere le associazioni no profit con il 5 per mille

Pubblicato: Domenica, 28 Aprile 2024 - redazione attualità

5xmilleROMA (attualità) - Tanti i beneficiari di queste risorse donabili attraverso la dichiarazione dei redditi

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Durante la compilazione della dichiarazione dei redditi, è possibile decidere di donare una piccola parte dell’IRPEF – in particolare lo 0,5% - a un ente senza scopo di lucro. Questo piccolo gesto, tanto concreto quanto poco impegnativo, può fare la differenza per queste organizzazioni, aiutandole a dare il via a progetti di forte impatto sociale.

È proprio per questo motivo che risulta tanto importante scegliere con attenzione a chi destinare il 5 per mille; i beneficiari possono essere onlus come MSF, ma anche associazioni ed enti attivi nel settore della ricerca medica, scientifica e universitaria, nella promozione dei beni paesaggistici e culturali, nello sport dilettantistico e via dicendo.

In questo breve articolo andremo a scoprire che cos’è il 5 per mille, quale importanza riveste per le associazioni no profit e come fare per destinarlo alla realtà che si vuole sostenere.

Cos'è il 5 per mille

Quando si parla di 5 per mille si fa riferimento a quella quota della dichiarazione dei redditi che il contribuente può liberamente decidere di destinare a un ente o un’associazione senza fini di lucro, o a un particolare settore.

Questa donazione non richiede di effettuare pagamenti aggiuntivi. La cifra viene prelevata da quella che il contribuente è comunque tenuto a pagare e, anziché finire nelle casse dello Stato, viene devoluta a una no profit.

L'importanza del 5 per mille per le associazioni

Molte delle iniziative delle associazioni no profit possono essere portate avanti solo grazie alle donazioni, ai lasciti e al contributo di persone che desiderano dare il loro sostegno. Il 5 per mille rientra tra le tante possibilità e riveste una posizione molto importante, in quanto può giocare un ruolo di rilievo nel dare il via a importanti progetti di carattere sociale, sanitario, ambientale e culturale.

Sebbene la quota devoluta dal singolo possa apparire contenuta, è importante ricordare che questa va a sommarsi a quelle donate da tutti gli altri contribuenti. La donazione finale ricevuta dalla no profit può risultare, proprio grazie al contributo di tutti, sufficiente per mettere in piedi progetti e iniziative in grado di apportare un grande contributo alla società.

Come destinare il 5 per mille

Chi desidera fare la propria parte e destinare il 5 per mille a un ente no profit, non deve fare altro che compilare, sul 730 o sul CU, la parte a esso dedicata. Se si desidera devolvere la somma a un particolare settore, senza indicare un’associazione specifica, è sufficiente apporre la propria firma nel riquadro specifico; laddove invece si preferisse destinare il 5 per mille a un’associazione ben precisa, sarebbe necessario indicarne il codice fiscale.

È importante ricordare che non tutte le associazioni possono ricevere in donazione il 5 per mille. Per sapere se quella alla quale si desidera devolvere la quota rientra tra le possibili beneficiarie, è sufficiente visitarne il sito web oppure consultare l’elenco messo a disposizione dall’Agenzia delle Entrate.

Scegliere l'associazione da sostenere

Ma come fare per decidere a chi destinare il proprio 5 per mille? I modi sono svariati, ma tutti puntano a fare in modo che la piccola somma di denaro finisca nelle mani delle persone giuste, ossia di soggetti che la utilizzino per portare avanti progetti ai quali si tiene particolarmente.

Per raggiungere tale risultato è necessario valutare con attenzione mission e vision dell’associazione no profit di proprio interesse, dare un’occhiata ai progetti realizzati e alle iniziative in atto, e verificare che cosa è stato fatto con le donazioni precedenti. Quest’ultimo passaggio è semplificato dal fatto che le onlus beneficiarie del 5 per mille sono soggette all’obbligo di trasparenza e devono pubblicare annualmente una rendicontazione che dimostri come sono stati impiegati i contributi ricevuti.