Grottaferrata: l'edilizia di Pratone, Cartabrutta e Borghetto e la necessità delle prime norme di salvaguardia
Pubblicato: Sabato, 30 Giugno 2018 - Fabrizio GiustiGROTTAFERRATA (attualità) – Per ora il dibattito è solo in superficie. Dopo le parole di impegno ci si attende qualche proposta in consiglio comunale per ribaltare finalmente il tavolo
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Il dibattito politico sull’Urbanistica a Grottaferrata ha ripreso un po' di vita. Tutte le maggiori forze politiche di sono pronunciate sull’argomento. Chi a favore di un nuovo Prg, chi pensando alle ripercussioni delle nuove lottizzazioni, chi chiedendo norme di salvaguardia. La constatazione è che si stia andando in ordine sparso. Non è questo, in realtà, il modo corretto di risolvere i problemi. Parafrasando Don Milani si può affermare uscire da soli i temi è avarizia, sortirne insieme è politica. E al momento questa politica sembra stia tendendo troppo all’autoreferenzialità della posizione. Così facendo, con il passare dei giorni, tutto tornerà sottotraccia e non ci sarà alcun atto collegiale o di concerto per limitare l’avanzata di 100mila metri cubi previsti prossimamente nel territorio.
Ci sono almeno tre ambiti territoriali - ovvero Pratone, Borghetto (i bene informati dicono che prossimamente anche questa zona entrerà nel vivo dell'interesse) e Cartabrutta - che sembrano essere destinati ad una trasformazione che annienterà (senza i dovuti accorgimenti) il futuro della città. In una comunità in cui le risorse idriche sono destinate a diminuire, dove la viabilità è impossibile per lunghi tratti di punta della giornata e la visione d'insieme appare sfilacciata di quartiere in quartiere, risulta difficile qualsiasi sforzo di rilancio. E le politiche 'usa e getta', fatte di progetti a brevissimo termine, poco servono per arricchire l’immagine di una località che soffre da anni delle stesse questioni irrisolte. Così ogni accorgimento – anche quello decisamente positivo – come il recupero di uno spazio, alla fine rimane fine a se stesso e non rientra nella considerazione complessiva di un cambio di sistema sulle prospettive e sul presente.
A Grottaferrata, se le stime previste di un aumento di mille abitanti si riveleranno esatte, ci saranno almeno, tendendo al ribasso, 500 automobili in più nel traffico, senza considerare le ripercussioni sul piano del consumo idrico. Due dati che già dovrebbero far riflettere. Eppure sono temi costantemente esclusi o materia di pochi. Solo ora che l’allarme è diventato concreto c’è stata una parvenza di mobilitazione. Il rischio che tutto sia solo apparente, per non sembrare assenti sul tema o solo per avere un piccolo margine di visibilità, è infatti dietro l’angolo.
Si comprenderà meglio la veridicità del dibattito solo quando ci saranno proposte concrete sul tavolo. Così, mentre ai silenzi della maggioranza si sono tutti abituati, alle minoranze spetta il compito gravoso di guardarsi meno in modo diffidente e di portare proposte in consiglio comunale, lì dove si decidono le cose. Se non si può attuare immediatamente un nuovo Prg, si è detto da più parti, si approvi velocemente una variante di salvaguardia che comprenda le aree di Tuscolo/Molara, il corso dell’acqua mariana, Valle Marciana/Campovecchio e l’isola amministrativa. Nessuno si è detto contrario all'ipotesi, almeno a leggere le dichiarazioni dei giorni scorsi. Ebbene, lo si faccia. Anche per sradicare tutta quella serie di dubbi e chi chiacchiericci che in città si sono fatti piuttosto diffusi su talune logiche di complicità trasversale.
Se nessuno agirà, queste voci alla fine potrebbero farsi alla giudizio finale. E sarebbe la fine, ancora una volta, della credibilità di una certa classe politica.
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Commenti
Avevamo facilmente previsto, da esperti in analisi comportamentali individuali e di massa, è stato sufficiente un fatto di ordinaria follia "sbronza", per abbandonare l'idea di salvaguardare il territorio e i beni comuni e passare in un battibaleno alla salvaguardia della "razza"
Questa 2 gg è servita a dimensionare isimilAttilioFontana! A caciara attraverso i social sono i n° 1. A sottoscrivere per denunciare il proprio dissenso, pochini!
Per via matteotti oltre 250 firme ...una stradina!
Per dissentire con lo sprar, circa 400 ?
Il parlare tanto per parlare, sugli interventi per limitare e controllare il fenomeno scellerato del "consumare tanto il suolo e tanto solo per speculare", aumenta e alimenta "i desiderio" della cubatura!
In POLITICA le cose buone, giuste e sagge, si fanno, non si annunciano!
Altrimenti è un avviso ai .......
i nodi stanno venendo al pettine
L’ex sindaco Fontana era ignorato dai cittadini per la pochezza, questi saranno insultati.
Il problema allora e' OBBLIGARE Comune e Costruttori a fare prima I SERVIZI! rete acqua, STRADE, parchi attrezzati per sport e con lunghe piste ciclabili, tante zone Verdi!
NON DEVE PIU' ACCADERE quanto fatto in via quattrucci! due palazzi in una stradina larga 2,5 metri e senza MARCIAPIEDI.
FATE I SERVIZI e PARCHI E SOLO DOPO COSTRUITE QUALCHE VILLETTA!
SEMPLICE!!
NON SERVONO CONVEGNI O SCIENZIATI DI URBANISTICA!!! SOLO LA VOLONTA' POLITICA DI FARE IL BENE COMUNE SENZA SPECULAZIONI!
..e con politica mi riferisco anche alle forze di opposizione. In Italia si critica a prescindere, anche se l'idea e' sana ma proviene dall'"altro" partito. Da anni politici di Dx e Sx si avvicendano e NESSUNO crea VALORE per tutti i cittadini.