Luca Iaia (Pd): "Frascati deve puntare sulla cultura. La Festa della musica? Uno sbaglio non farla"

Pubblicato: Giovedì, 21 Giugno 2018 - redazione politica

FRASCATI (politica) - Il segretario cittadino interviene sul tema. "Amministrazione assente su tutti i temi importanti"

ilmamilio.it 

Dal segretario del Pd di Frascati, Luca Iaia, riceviamo e pubblichiamo.

"Gentile direttore,

ti scrivo per manifestare il mio personale disagio, oltre che come Segretario del Partito Democratico, in merito alla deriva che questa Amministrazione sta prendendo. Al di là di quelle che sono beghe di una maggioranza che, sin dall’inizio, è stata scarsamente coesa e che si trova ad affrontare problemi interni nei quali non voglio entrare perché non mi appartengono, mi preme portare una riflessione in merito al termine Cultura, a mio parere poco pronunciato da questa Amministrazione.

Eppure Frascati avrebbe tanto da dire parlando di Cultura gastronomica, cultura agricola e vitivinicola, cultura d’impresa, cultura scientifica e della ricerca, cultura turistica, ma poco in tal senso è stato fatto.

Ogni euro investito in cultura ha un ritorno multiplo sugli indicatori economici quanto, e più importante, sul vivere civile e la crescita sana di un’intera comunità. I tagli a scuola e cultura impoveriscono ciascuno di noi a fronte di risparmi esigui che poco incidono sulla tassazione e quindi sui bilanci familiari, ai quali bisogna chiaramente stare attenti.

Spero non si tiri fuori, almeno su questi temi, la situazione economica finanziaria del nostro Ente perché una vocazione culturale può anche esser continuata o costruita con esiguità di risorse.

La cultura è il sale di una comunità, porta alla luce le migliori dinamiche e i processi virtuosi, fa emergere arti e capacità di un territorio naturalmente portatore come è Frascati.

Una città che presenta fermento culturale è più ricca di qualsiasi altra realtà perché arricchisce le persone e la comunità che la vive.

Mi si potrà rispondere immagino con diversi impegni che in quest’anno di amministrazione sono stati certamente portati avanti ma di cui, perdonate la presunzione, non c’è alcune percezione tra i cittadini.

Questa amministrazione non ha ancora trasmesso una visione della città, non ha un portato, una vocazione culturale. Ha acquisito troppo i caratteri che da sempre prevalgono nelle culture conservatrici e di destra.

Perdere un appuntamento importante come la Festa europea della musica che avrebbe potuto portare fermento e ricchezza (pur se in una giornata) è paradigmatico del pensiero/azione di governo della città in questo momento e, credo, non ce lo possiamo davvero permettere, Frascati non se lo può permettere.

Non è soltanto la festa della musica, è proprio l’impostazione che sta emergendo a preoccuparmi: un decoro ai minimi termini, la scarsa percezione di sicurezza e controllo del territorio, le periferie abbandonate, le imprese mai coinvolte in processi di condivisione su progettualità di sviluppo, la non gestione di alcuni argomenti sensibili come lo Sprar. Approfitto del tema per ricordare che luglio è oramai alle porte e potrebbero arrivare i primi rifugiati. In questo clima di guerriglia in cui le nuove destre stanno portando il Paese, sarebbe auspicabile maggior dialogo per accrescere, guarda caso, la cultura dell’accoglienza.

C’è bisogno di Cultura e c’è bisogno di più sinistra per una crescita sana della nostra città".