Frascati: la crisi di maggioranza, i silenzi, il cerchio magico, il volo alto e le 3 scimmiette

Pubblicato: Giovedì, 07 Giugno 2018 - redazione politica

FRASCATI (politica) - La riconsegna delle deleghe da parte dei 4 consiglieri dissidenti ha formalizzato una spaccatura che Mastrosanti deve gestire. Pensando anche alla città

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

liberi scrivere 10

Della crisi di maggioranza hanno scritto i 4 protagonisti, ovvero i consiglieri comunali - Mattia Ambrosio, Damiano Cimmino, Roberto Gherardi De Candei e Marco Lonzi - che ieri hanno protocollato la lettera con la quale hanno riconsegnato le deleghe nelle mani del sindaco Mastrosanti.

LEGGI Frascati, spaccatura in maggioranza: Ambrosio, Cimmino, Gherardi e Lonzi riconsegnano le deleghe

Perché per tutto il resto - fatta eccezione per le cerimonie, le iniziative culturali e quelle scolastiche promosse chiaramente dall'Amministrazione - regna il silenzio. Un silenzio di tomba.

Un silenzio che sa tanto di ciò che di cui si parlava proprio domenica, ignorando di fatto quanto stesse maturando nelle segrete stanze di Palazzo Marconi: ad essere cerchiata in rosso, delle 3 scimmiette, al momento è la scimmietta che non parla. Le altre dormono.

LEGGI Frascati: dai 4 alfieri "armati" alle 3 scimmiette. I silenziosi silenzi sulle questioni serie dei Mastrosanti boys e del grande capo

banner pezone

Eppure di cose da dire ce ne sarebbero, non tanto da parte dei 4-alfieri-4 (compreso il mastro di corte, silenziosissimo da giorni) che sembrano essersi letteralmente eclissati, quanto da parte di un sindaco che pure dovrebbe dare risposte non solo politiche (e quanto accaduto nei giorni scorsi pesa eccome) ma anche e soprattutto ai cittadini su quanto avviene o non avviene in città.

Sul piano politico, è evidente che i 4 consiglieri oggi dissidenti reclamano attenzione e partecipazione ben oltre due battute riportate in qualche sporadico comunicato stampa: chiedono insomma (implicitamente), che le decisioni per la città (quali resta ancora da capirlo) vengano prese non solo dal sindaco e dal suo ristrettissimo cerchio magico che comprende, ovviamente, il presidente del Consiglio Franco D'Uffizi, la consigliera delegata alla Scuola Paola Gizzi (questi due votatissimi e con Mastrosanti ad onor del vero da sempre), il consigliere delegato ai Lavori pubblici Gelindo Forlini ed almeno un dirigente comunale. Al più il cerchio magico, per necessità, può allargarsi al massimo ad un paio di assessori. Diciamo Claudio Gori e Claudio Marziale.

Troppo, troppo poco perché i 4 consiglieri dissidenti stiano buoni e tranquilli.

Quella che si è animata è comunque una spaccatura profonda che neanche un implicitamente richiesto rimpasto di Giunta (con in ballo su tutte le teste degli assessori Giancarlo Giombetti, Alessia De Carli - più indigesta ai consiglieri che al sindaco - e forse Emanuele Bruni) servirà a sanare completamente. Perché se dopo neanche un anno di consiliatura in 4 puntano i piedi, il problema è serio e costituisce comunque un pericolosissimo precedente.

Nessuno ha chiaramente voglia di "andare a casa". Non ce l'ha il sindaco Mastrosanti, che ovviamente usa lo spauracchio del commissariamento per non far esagerare i suoi consiglieri recalcitranti e non ce l'hanno neanche gli stessi consiglieri (almeno al momento), tutti al primo mandato in Aula. Insomma: nessuno ha avuto neanche il tempo di scaldarsi.

petra febb2018

 

 

 

 

 

 

Sta di fatto che sul piano operativo Frascati è ferma immobile. Non solo: il degrado regna incontrastato nei parchi e nelle strade ed il promesso cambio di passo è per il momento rimasto solo sulla carta, bordato del bianco e del rosso scelti dalla coalizione pseudo civica di Mastrosanti per la splendida campagna elettorale dello scorso anno. Solo che, il "volare alto" è stato per ora solo un riuscitissimo claim. Niente più.

Cimitero, villa Torlonia, villa Sciarra, i parcheggi, (le panchine), la gestione dei rifiuti, le opere pubbliche (ma quali?), la sistemazione della Sts, sono tutte questioni che attendono sul tavolo di questa Amministrazione comunale. Che, probabilmente, punterà proprio sulla Sts per cercare di uscire dalle secche nelle quali si è già fatalmente cacciata.

Come l'ex sindaco Alessandro Spalletta ebbe tragicamente a dimostrare, il cerchio magico è una bella cosa ma confonde la visione delle cose e, a medio andare, è destinato al fallimento.