Ariccia, Palazzo Chigi: exploit degli Sfaccendati nell’Open Day culturale

Pubblicato: Mercoledì, 30 Maggio 2018 - Luca Priori

Ariccia (attualità) - Domenica 27 maggio un grande appuntamento

ilmamilio.it 

Domenica 27 maggio si è tenuto lo speciale Open Day voluto dal Comune di Ariccia per la promozione dei beni culturali della Città. A questa speciale giornata hanno aderito I Concerti dell’Accademia degli Sfaccendati, la stagione concertistica istituzionale di Palazzo Chigi e sostenuta dal Comune, con una promozione particolarmente vantaggiosa sul costo dei biglietti in sintonia con l’Amministrazione che voleva favorire  la fruizione sia degli spazi che delle manifestazioni ospitate il che ha attratto non solo gli habitués ma anche nuovo pubblico. Le chitarre di Fabio Renato D’Ettorre, Fernando Lepri e Carlo Biancalana e i violoncelli di Matteo Scarpelli e Lara Biancalana hanno acceso e impreziosito questo speciale Open Day con un Concerto incentrato sul tema dell’esilio.

Gli artisti, all’interno della Sala Maestra di Palazzo Chigi, hanno ricordato le figure di due importanti compositori:  Mario Castelnuovo-Tedesco, in occasione del cinquantenario della morte, e Kurt Weill entrambi esuli negli Stati Uniti per sfuggire alle persecuzioni razziali. Le composizioni originali e le trascrizioni del Maestro Fabio Renato D’Ettorre hanno evocato il tema dell’esilio rendendo la malinconia e il rimpianto della propria terra con una intensità che ha colpito il numeroso pubblico presente. Oltre al tema dell’esilio, da sottolineare il tenero momento rappresentato dall’esibizione di Carlo e Lara Biancalana. Un momento di grande intimità e tenerezza fra padre e figlia sulle note di “Fantasia” di Fabio Renato D’Ettorre  a loro dedicata. Un’intesa che ha reso ancor più gradevole e perfetto il binomio fra violoncello e chitarra che si caratterizzano, come ha spiegato l’autore presentando il brano, per avere la stessa estensione e la stessa tipologia di suono. Il concerto ha chiuso questa giornata per la cultura con un messaggio molto intenso dedicato all’uomo e ai suoi sentimenti e per questo, da spettatore, ringrazio  gli “Sfaccendati”.