Ciampino, i 5 stelle contro Terzulli: "Non ha voluto neanche prendersi le sue responsabilità"

Pubblicato: Mercoledì, 23 Maggio 2018 - redazione politica

CIAMPINO (politica) - La fine dell'esperienza amministrativa

ilmamilio.it - comunicato stampa

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Dal Movimento 5 stelle di Ciampino riceviamo e pubblichiamo.

"Saprete sicuramente quanto accaduto lunedì in Consiglio: il Sindaco è giunto alla decisione di ritirare per la terza volta consecutiva i punti sul Bilancio previsionale 2018-2020, a fronte dell’ennesimo parere negativo da parte dei Revisori dei Conti segnando di fatto la fine della sua giunta.

LEGGI Ciampino: niente Bilancio di previsione, la maggioranza lo ritira. Fine dell'esperienza del sindaco Terzulli

Nessuna scusa da parte del primo cittadino che, anzi, non vuole sapere di prendersi le proprie responsabilità di mala gestione. Cosa ha fatto per ridurre così il nsotro Comune? Quali le azioni più significative dei suoi 4 anni di amministrazione?".

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Con il terzo ritiro consecutivo dei punti sul bilancio previsionale 2018-2020, durante la seduta del consiglio di ieri, la giunta Terzulli segna  la battuta finale verso il suo disastroso epilogo politico e amministrativo. In un breve e gelido monologo senza diritto di replica, il Sindaco non si è dimesso ma ha rimesso al Prefetto l’onere di sciogliere il Consiglio comunale perché inadempiente verso l’obbligo di approvare il bilancio di previsione spostando l’attenzione (e le responsabilità) sugli  attori che, a suo avviso sarebbero i veri responsabili di questo fallimento: dal Dirigente al Collegio dei Revisori, dai suoi predecessori politici e gli altri consiglieri di opposizione, tutti hanno avuto un ruolo chiave e destabilizzante - secondo Terzulli - volto a sabotare ogni tentativo di salvataggio del nostro Comune in panne. Tutti responsabili, tranne lui. Non una parola di autocritica né un tentativo di individuare le proprie responsabilità da un primo cittadino col dito puntato verso tutto e tutti tranne che verso se stesso.

Ieri si partecipava alla quinta convocazione del Consiglio (27 e 30 aprile, 2 - 9 e 21 maggio) per votare il bilancio di previsione 2018-2020 che si attendeva già da fine dicembre, 5 mesi orsono, 5 mesi di nulla amministrativo per i quali i cittadini vorrebbero una risposta, elusa da chi aveva promesso di amministrare con responsabilità e giudizio. Per ben quattro volte  il punto è stato ritirato, per ben tre volte gli atti erano disponibili ma sono stati ritirati, evidentemente per mancanza di fiducia della maggioranza stessa nel proprio leader politico, Giovanni Terzulli, incapace in questi 4 anni di scongiurare questa rovinosa situazione di dissesto.

È tempo di ammettere e chiarire che i problemi di oggi vengono da lontano e si sono consolidati nella loro feroce drammaticità durante l’era Terzulli, impegnato in tante interessanti faccende - che meritano di essere analizzate - ma che evidentemente lo hanno distratto dal bilancio del Comune che stava amministrando.

Il Sindaco, ieri, avrebbe dovuto infatti raccontarci di come, anziché curare il bilancio, abbia concentrato i suoi sforzi su altre questioni, distraendosi dal fondamentale esercizio di quadratura dei conti. Mentre il Comune cadeva a pezzi, Terzulli preferiva: “sanare” l’abuso edilizio di via Superga riassegnando l’opera abusiva a chi l’ha realizzata per farne un ristorante apparentemente per “soli soci”; preferiva realizzare il discutibile maxi-appalto di 9 anni dal valore di oltre 40 milioni di euro per la gestione dei rifiuti attuato dopo l’annullamento di un bando europeo, dopo la proroga in forza di una contingenza igienico-sanitaria inesistente, fino a metterlo in piedi con formula in-house per la quale, è utile ricordare, ottenne un parere favorevole del Collegio dei Revisori subordinato ad una verifica che il Consiglio comunale avrebbe dovuto effettuare al termine del famoso “anno sperimentale” pena la risoluzione immediata del contratto con Ambiente. Verifica che Terzulli si è ben guardato dall'effettuare nella consapevolezza che l'intero castello di sabbia su cui aveva fondato l'affidamento sarebbe caduto inesorabilmentea terra; si impegnava a difendere con forza quel progetto politico che vede Ciampino responsabile per il 99% della gestione dei rifiuti di ben 12 Comuni dell’hinterland e che espone il Comune ed i nostri concittadini ad un rischio d’impresa ingiustificato; preferiva  portare in consiglio il vergognoso Piano Integrato di via Reverberi, proposto da un SUO finanziatore della SUA campagna elettorale omettendo di riconoscere il debito fuori bilancio in suo favore che costituiva la “foglia di fico” dietro cui nascondere l'ennesimo scempio del territorio; ha preferito lasciarsi scappare l’occasione di rilevare l’I.G.D.O. abdicando alla difesa dell'interesse pubblico e spianando la strada a quell’imprenditore privato primatista italiano degli affidamenti in proroga, pur sapendo quanto valesse per i nostri cittadini quel complesso immobiliare, unica testimonianza storica della Città Giardino nata come Città a misura D’uomo; preferiva portare avanti il fallimentare progetto della ‘’azienda speciale’’ (peraltro ancora inattuato), senza andare ad indagare quali fossero i veri problemi dell’Azienda A.S.P. per poterli risolvere e senza mai mettere in discussione la dirigenza delle nostre società partecipate.

Aveva veramente troppo da fare, Giovanni Terzulli, per questo non si ritiene responsabile della bocciatura del bilancio previsionale, perché sembrerebbe non averci messo proprio mano tanti erano i fronti su cui alacremente stava lavorando.

Mai i nodi sono venuti comunque al pettine e nonostante questo, da Tezulli nessuna  autocritica, anzi: solo capri espiatori a cui affibbiare le proprie responsabilità. Ci ha raccontato delle colpe dei suoi predecessori, con i quali LUI ha governato Ciampino in questi ultimi anni ricoprendo incarichi di rilievo; ha incolpato la nuova normativa, restrittiva, che impone accantonamenti prudenziali e sconti ai crediti – quelle manovre di cui si è abusato in passato e che sono la causa della crisi attuale; ha incolpato l’opposizione di ignoranza, nel leggere le leggi e i regolamenti, in virtù delle quali oggi i Revisori chiedono conto bocciando su tutti i fronti questa proposta di bilancio; ha incolpato l’Organo di Controllo, i Revisori dei Conti, che altro non sono che un’estensione della Corte dei Conti, ausilio all’organo supremo che è il Consiglio comunale ovvero i Consiglieri di Ciampino di cui fa parte anche quella che era la sua maggioranza; ha incolpato la Dirigente del settore Bilancio, colpevole, secondo il Sindaco, di non essere collaborativa. Invece forse avrebbe dovuto essere lui ad ascoltare le criticità poste da questi ultimi due Organi, composti da uomini e donne di estrema professionalità e con la schiena dritta, non quei semplici “yes man” che avrebbe di certo preferito.

E quale è stato l’estremo tentativo di salvare le casse comunali dal dissesto? Un maxi emendamento - sottoscritto da tutti i Consiglieri di maggioranza e di dubbia legittimità,  come anche osservato dai Revisori - i cui punti cardine risiedevano nella riduzione degli stipendi, in assenza di contrattazioni sindacali, la messa a bando dei servizi svolti fino ad oggi dalla nostra partecipata A.S.P. e la riduzione del costo degli stessi in maniera ingiustificata. Come se avesse dimenticato di aver chiesto al Consiglio di votare nel dicembre del 2016 un piano industriale fallimentare con la scusa di salvaguardare la gestione pubblica dei servizi unitamente ai suoi dipendenti (a quel momento i ‘’cattivi’’ erano quelli del M5S e i rappresentanti dell’opposizione contrari ad una manovra ingannevole e priva di fondamenta): a chi darebbe la colpa oggi per spiegare ai dipendenti A.S.P. dell’esternalizzazione dei servizi che invece dovevano rimanere gestiti da A.S.P./Azienda Speciale? Terzulli sarebbe dovuto intervenire fin dal giugno 2014, formando un comitato di crisi su A.S.P. mettendo in discussione la gestione e invece si sono cercati continuamente palliativi irrealistici per quietare i (più che comprensibili) timori dei dipendenti.

Non ha poi esitato ad accogliere le richieste economiche extra di A.E.T. S.p.a. - che non ha mai esitato a mettere anche in mora il Comune -  contrariamente a quanto sostenuto da ben due Dirigenti, richieste che oggi hanno messo in crisi il bilancio.Di contro Terzulli ha mai verificato se il servizio fornito da AET S.p.a. rispettava il capitolato? Ha mai verificato l’economicità e la legittimità degli appalti interni di A.E.T. S.p.a.?

Ha invece accettato e fatto approvare un regolamento sul controllo analogo pessimo, che mina la nostra capacità di controllo nonostante il nostro 99% in azioni!Terzulli ha sempre, puntualmente, assecondato le richieste/decisioni degli amministratori delle Partecipate che invece avrebbe dovuto controllare.

Ma la situazione alla fine, gli è sfuggita di mano, gli è rimasto impossibile coprire i buchi ed ha cominciato a chiamare questo bilancio “il bilancio degli accantonamenti”, come se lo strumento degli accantonamenti non fosse necessario a garantire gli equilibri!

Abbiamo tirato fuori noi portavoce M5S, a suon di “accessi agli atti” ulteriori decine e decine di migliaia di euro di debiti delle parcelle legali; l’ingiunzione del San Raffaele; il maxi debito con la Schiaffini Travel S.p.a.: debiti che altrimenti sarebbero usciti fuori come il debito della sentenza di via Spada. Abbiamo scoperchiato il calderone delle proroghe ingiustificate per centinaia di migliaia di euro indebitamente sottratti al mercato ed alla concorrenza: Sosta a pagamento; Trasporto Pubblico Locale; postalizzazione delle multe, vigilanza privata del patrimonio comunale, ma dal Sindaco e la sua Giunta mai nessun pronunciamento in merito!

Il Sindaco Terzulli ha fatto alla fine l’unica cosa che poteva fare: gettare la spugna. Anche perché se la sua maggioranza avesse approvato questo bilancio, entro 14 giorni avrebbe dovuto approvare il Rendiconto, poi gli equilibri a luglio e la strada sarebbe stata comunque un vicolo cieco! Quello che non ha fatto è riconoscere i propri errori, anzi ha chiuso il suo discorso dicendo che Ciampino dopo di lui sarà una Ciampino peggiore! Certo aggiungiamo noi: a causa del suo operato. Ma i problemi verranno risolti, dalla prossima consiliatura, da chi alla guida di Ciampino saprà perseguire gli interessi dei cittadini e non quelli partitici o privatistici.

  • petra febb2018