Ciampino, ennesima fumata nera in Consiglio. FI sul piede di guerra

Pubblicato: Mercoledì, 09 Maggio 2018 - redazione politica

Ciampino (politica) - Attacco del partito di opposizione

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“Neanche nell'ultima seduta prevista dal Prefetto Basilone il 2 maggio è stato possibile discutere il bilancio di previsione del nostro ente comunale , un bilancio dove oltre all'ennesimo aumento della Tari, si  prevede un aumento di oltre 1,6 milioni di euro di entrate, soldi provenienti dall'aumento volontariamente programmato delle multe al Codice della Strada. Oggi 9 maggio è andata in onda un'altra scena: l'ennesimo rinvio dei punti”. Ad attaccare l’amministrazione di Ciampino, guidata dal sindaco Terzulli, è il capogruppo FI, Alberto Comella. Continua l’analisi del forzista: “Insomma nemmeno la dura, perentoria diffida firmata dal Prefetto di Roma ha scalfito l'arroganza amministrativa degli uomini che compongono la maggioranza a sostegno del sindaco Terzulli: si credono al di sopra delle leggi, al disopra di ogni regola civica, infatti il documento finanziario è stato ritirato per l'ennesima volta”.

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Comella ricorda, poi, che lo scorso 11 aprile, “il segretario comunale notificava all'assise consiliare il provvedimento prefettizio nel quale si intimava ai suoi componenti di varare una volta per tutte il documento finanziario entro i venti giorni successivi, avvertendo che decorso passivamente il suddetto termine, per gli obblighi delineati, si passerà all'attivazione delle procedure previste dal Tuel, ovvero, allo scioglimento del Consiglio Comunale e la nomina del commissario ad acta. Ora, se il contenuto della diffida è valido quale forza di legge, allora la stessa recita: assegna ai componenti del consiglio del comune di ciampino, ai sensi e per gli effetti delle disposizioni di legge in premessa richiamate, il termine di venti giorni per l'approvazione del bilancio di previsione per l'esercizio finanziario 2018, avverte che decorso infruttuosamente il suddetto termine per gli adempimenti sopra delineati, si procederà all'attivazione della procedura di cui al comma 2 dell'art. 141 del D.Lgs 267/2000”.

Da questo Comella ne deduce: “Ora, non avendo motivo di dubitare della serietà istituzionale della Prefettura Romana, e dei relativi precetti che invia a noi "Pubblici Ufficiali", e allora considero il consiglio comunale della città ormai sciolto. Commissariato per le grosse responsabilità politiche e amministrative principalmente del PD, partito che ha goevernato in questi anni in maniera indecorosa. Si chiede quindi il commissariamento per grosse responsabilità del Sindaco Terzulli, un primo cittadino che ha dimostrato palesemente tutti i suoi grossi limiti, come politico e come amministratore deludendo prima di tutto l'intero consiglio comunale”, conclude il capogruppo consiliare di Forza Italia.

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