Grottaferrata, Sprar-migranti: la discussione (finalmente) in aula. Spuntano una relazione e un Bando

Pubblicato: Mercoledì, 11 Aprile 2018 - Fabrizio Giusti

GROTTAFERRATA (politica) - Critiche e fasi di incontro in aula. Il progetto va avanti

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Il progetto Sprar per migranti e richiedenti asilo è arrivato finalmente in consiglio comunale, ieri pomeriggio, grazie a una mozione de 'La Città al Governo'. Dopo ben sei mesi, dunque, la politica locale (e sopratutto la maggioranza) ha discusso di un problema di fondamentale importanza che nei prossimi mesi investirà la vita sociale della città.

L’iniziativa, come noto, durerà dal 2018 al 2021 e vedrà l’arrivo di 74 migranti (rifugiati, nuclei familiari con minori). La Città al Governo, nella sua mozione, ha ravvisato alcune criticità emerse dall’approvazione della Delibera 47 (a novembre 2017) fino ad oggi: assenza di avvisi per selezione di progettazione e gestione, mancanza di evidenze abitative, la nascita di un Comitato No Sprar e le relative 300 firme raccolte per protestare contro il progetto, il mancato coinvolgimento dei cittadini. La mozione, sostanzialmente, ha impegnato Giunta e consiglio comunale a velocizzare l’iter, portare a conoscenza della popolazione i diritti dei richiedenti asilo e la protezione internazionale con la collaborazione del volontariato sociale, realizzare una serie di incontri e laboratori per i giovani sulla società multietnica, la ricerca di collaborazione con film tematici e documentari per comprensione migrazione con apposita voce di bilancio. Un emendamento da parte di maggioranza e dei 5 Stelle ha quindi integrato al documento di LCG la richiesta prioritaria di rifugiati politici e nuclei familiari con minori, una garanzia maggiore di trasparenza per l’attivazione del progetto e il cronoprogramma, la convocazione urgente della IIa commissione. Sicuramente un passo avanti sul piano degli impegni, anche se c’è da domandarsi per quale motivo questa mobilitazione non sia stata perpetrata prima, almeno sul livello della interlocuzione politica. Questo mistero (leggasi errore di valutazione) rimarrà insondabile.

Il sindaco Andreotti, durante il suo intervento, ha rimarcato consapevolezza e complessità della vicenda ‘Ho giurato sulla Costituzione. Mi sono impegnato quindi ad ottemperare alle leggi dello Stato – ha detto - abbiamo avuto ritardi e non lo nego, dovuti anche a comprensione esatta di una vicenda che investe Grottaferrata. Abbiamo intenzione di andare avanti. Sarà il soggetto attuatore che cercherà le strutture, non sarà il Comune. Penso che l’accoglienza sia un valore storico di questa comunità sin dalla prima guerra mondiale. Oggi aderiamo allo Sprar come hanno aderito altri 1300 comuni in Italia. L’accoglienza va bene, ma anche nel rispetto di chi abita qui. Famiglie con minori e rifugiati politici ci auguriamo che rispettino cultura e nostra storia, di cosa vogliamo e cosa rappresentiamo. Dobbiamo però ascoltare tutte le parti della società e fare un lungo lavoro di integrazione e comprensione.”.

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Il dibattito ha fatto emergere due fatti nuovi: innanzitutto che ci sarà un bando finalizzato alla coprogettazione, e poi la distribuzione ai consiglieri comunali di una lunga relazione tecnica. L’Assessore Francesca Rocci, a tal proposito, ha chiarito: “Abbiamo avuto contatti con gli altri comuni che hanno aderito allo Sprar. Si intende fare ricorso ad una scelta selettiva per l'applicazione del tema e la gestione dei servizi previsti. Ci sarà un’apposita convenzione. Aderiremo alla seconda finestra di proposta del 30 settembre 2018 per la valutazione progetti”. Rocci ha ammesso che un in realtà un progetto Sprar al momento non c’è e che comunque l’impegno diretto in questa direzione ha permesso di evitare i Cas. Entro aprile, comunque, ci sarà un Bando pubblico. “Pensiamo di pubblicarlo alla Cuc tra dieci giorni – ha detto Rocci - si sono prolungati i tempi perché questa è un’assunzione di responsabilità grande, con esperienza poca al riguardo, e ci siamo presi tutto il tempo per attuarla nel modo migliore”.
 
Tra le minoranze le critiche non sono mancate, seppur nelle differenze di veduta sull’accoglienza. Fabrizio Mari (PD), ha bacchettato la Giunta: “Questo è il primo momento pubblico a cui assistiamo sulla questione. La Delibera poneva scadenze, ma è necessario capire che dal 7 novembre ad oggi c’è stato un vuoto di comunicazione totale. Se non fosse stato così, non ci sarebbero stati i problemi e le polemiche a cui abbiamo assistito. Abbiamo scoperto che c’è un bando, il progetto non c’è perché non c’è il soggetto di coprogettazione. Adesso vanno ascoltati tutti, dice il sindaco. Ma perché non lo avete fatto prima? Neanche in commissione si è mai discusso di nulla”. Gianluca Paolucci, della lista civica Una Alleanza Cittadina, ha ribadito la sua contrarietà al metodo usato e le sue perplessità sul progetto. “C’è stata poca trasparenza, con conseguenze inevitabili. Le mie preoccupazioni sono sulla gestione e sul controllo in città, viste le forze esigue di cui disponiamo. Adesso esce un bando, ma abbiamo pochissime notizie al riguardo. Sono molto preoccupato per tanti versi. C’è un problema drammatico: in Italia ci sono 23 milioni di persone sulla soglia di povertà. Evitiamo dunque le contraddizioni. Se fanno a botte, come accaduto di recente, davanti a un bar della città per accaparrarsi il posto per elemosinare, una domanda sorge spontanea: è questa l’integrazione?”. Anche Paola Franzoso (PD), seppur favorevole all’accoglienza ai rifugiati, ha ribadito il tasto dolente della comunicazione. Ha chiesto poi chiarezza e certezza sull’individuazione delle soluzioni abittative, che come noto saranno sparse e non concentrate in un’unica struttura.
 
Alloggi, tipologie di migranti, nodo-sicurezza. Sul caso Sprar, in realtà, non c'è nitidezza. Di nuovo c’è che la discussione è stata avviata e c'è un impegno a migliorarne la conoscenza. Se tutto ciò si fermerà all'aula consigliare, l'accenno alla condivisione si rivelerà un problema per la comunità. Se da questo momento in poi, invece, si aprirà un dialogo total, è possibile che si possa arrivare ad una sintesi senza grossi conflitti. I ritardi di questi mesi, però, pesano. Grave è il fatto che mai una commissione sia stata riunita e organizzata sul procedimento, grave è che ci siano voluti cinque mesi per abbozzare una enunciazione delle linee di massima. I 5 stelle in questo senso hanno parlato di superficialità. Gli altri, tra le minoranze, non hanno risparmiato critiche. Vedremo se nei prossimi giorni la popolazione avrà modo di confrontarsi sul progetto.

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Commenti  

# saràilsoggettoattuat 2018-04-11 15:48
ore che cercherà le strutture, perentorio il pp17 (ponzioPilato), e non il comune!!
A queste parole "è caduto di mano il gelato a un bambino" che passava! Mentre a quelle sul giuramento alla C.I. e ai ritardi, "le buche e i crateri si sono autoAttappati!"
Quando poi l'assessora ha preso la parola e distribuita una lunghissima relazione tecnica ai C.C , "il cielo è sembrato a portata di mano!"
Dire oggi che un vero progetto non c'è = è cinismo allo stato puro!
Dire oggi che l'adesione allo SPRAR ha evitato i CAS, è OVVIAMENTE con LIMPIDEZZA, cinismo DOC!
Dire oggi che si pubblicherà il bando, ma non c'è il soggetto di coprogettazione (chi "cercherà le strutture abitative!") è sfrenato cinismo!
Assessora, anziché l'ennesima figuraccia, non poteva illustrare la relazione tecnica?
In poche parole: il soggetto attuatore del progetto NON c'è, chi cerca le strutture abitative, NON c'è= lo SPRAR non c'è!
Le opposizioni :zzz neppure!
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# grottaferratamia 2018-04-11 16:52
sindaco andreotti, spesso quando si vola alto (appellandosi ai valori costituzionali) è perchè ci si dimentica di quelli che vivono in basso (il popolo, totalmente snobbato nella scelta calata dall'alto, appunto).
i politici locali hanno partorito una mozione per "chiedere" di discriminare nella scelta di migranti (rifugiati politici e donne con minori).....ma avete capito si oppure avete capito no che NON è possibile discriminare nella scelta dei migranti (cioè ti prendi quello che c'è e basta)? non è un supermercato!
c'è inoltre la promessa di fare la commissione ora che il bando è praticamente scritto...a che serve ora???...a prendere in giro i cittadini???? perchè non 6 mesi fa?
ps. visto che i comuni sono circa 8.000, avete capito che dire 1.300 comuni hanno aderito, significa anche dire che 6.700 comuni NON hanno aderito????
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