Ariccia | Presentata ieri pomeriggio a Palazzo Chigi la preziosa cornice della Carrozza dei Chigi
Pubblicato: Giovedì, 25 Aprile 2024 - redazione eventiARICCIA (eventi) - Preziosa opera d'arte del Bernini
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E' stata presentata ieri pomeriggio alle 17.30 a Palazzo Chigi la cornice della carrozza Berniniana del cardinal Chigi, risalente al 1600 circa.
Il Ministero della Cultura ha recentemente acquisito la splendida cornice con Allegoria della Prudenza e tritoni della carrozza berniniana appartenente al cardinale Flavio Chigi.
"Questa felice quanto tempestiva operazione rappresenta un esempio virtuoso di collaborazione tra enti pubblici e privati ed è grazie a questa sinergia tra diverse istituzioni che uno dei manufatti d'arte decorativa più originali del Barocco romano, ora sia oggetto di tutela e di pubblica fruizione", ha commentato ieri l'architetto Francesco Petrucci, conservatore di Palazzo Chigi, uno dei maggiori esperti al mondo di arte antica oltre che del Barocco .
" La fastosa cornice, in ragione della sua provenienza originaria ma anche per le sue caratteristiche stilistiche trova infatti la sua naturale collocazione a Palazzo Chigi in Ariccia, una dimora caposaldo del Barocco berniniano e della committenza chigiana, vero emblema delle arti decorative del XVII secolo " ha dichiarato durante la conferenza la direttrice dell'Ufficio Esportazione del Ministero dei Beni Culturali di Genova, Rossana Vitiello, dove il prezioso reperto è stato acquistato per la cifra di 45mila dal Ministero stesso da un antiquario privato.
" Il prezioso manufatto in rame dorato faceva parte delle ornamentazioni della "carrozza di velluto nero", detta anche "delle ghiande" dalla simbologia araldica Chigi della Rovere, che Giovan Lorenzo Bernini aveva ideato per il "cardinal nepote" di papa Alessandro VII, Flavio Chigi (Siena 1631 - Roma 1693), uno dei massimi mecenati del suo tempo. Riprende Petrucci, nella sua presentazione dell'opera d'arte.
"Alla complessa realizzazione della carrozza presero parte nel 1657 e il 1661 numerosi artisti, tra cui Giovanni Paolo Schor, che curò la progettazione esecutiva, Ercole Ferrata, che plasmò le decorazioni scultoree, Antonio Chicari, che intagliò le parti lignee, i bronzisti Carlo Mattei, Francesco Donati e l’argentiere Francesco Perone, che si occuparono delle ornamentazioni metalliche. In origine l'opera faceva parte di un gruppo di sei simili cornici contenenti specchi, che successivamente, dopo la dismissione della carrozza, furono adattate a contenere dipinti di fiori dello specialista Niccolò Stanchi. Rimaste nella collezione Chigi dopo la morte del cardinale, a seguito della divisione del patrimonio della casata nel 1917, le cornici passarono tramite Eleonora Chigi marchesa Incisa della Rocchetta ai suoi eredi. La presente cornice venne esposta nel 1999 alla grande mostra Bernini regista del Barocco, tenuta a Palazzo Venezia su progetto di Maria Grazia Bernardini e Maurizio Fagiolo dell'Arco, nella sezione sulla "grande decorazione barocca" curata da Alvar González-Palacios " conclude l'architetto e conservatore di Palazzo Chigi .
Transitata nel 2023 sul mercato antiquario fiorentino, è pervenuta successivamente in collezione privata. L'opera è stata acquistata dal Ministero della Cultura nel 2024 a seguito della segnalazione effettuata dall'Ufficio esportazione di Genova, presso il quale la proprietà aveva presentato una richiesta di esportazione del bene. La cosa importante dell'opera d'arte è la cornice ideata dal Bernini per la carrozza del cardinale Flavio Chigi, i fiori, eseguiti dallo specialista Nicolò Stanchi, furono aggiunti dopo, quando la carrozza fu dismessa, in origine c’era uno specchio. " Arriva così in pianta stabile nella Dimora chigiana di Ariccia , grazie ad un accordo fatto con la Direzione Musei Lazio, comprata a spese dello Stato ", ha confermato ieri pomeriggio il direttore regionale dei Musei del Lazio Stefano Petrocchi, presente insieme al sindaco di Ariccia Gianluca Staccoli e ad altri esperti venuti da tutta Italia alla conferenza di presentazione del prezioso reperto in rame dorato.
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