Albano Laziale | Il consigliere comunale Alessio Colini annuncia l'avvio del “Cantiere del terzo settore”

Pubblicato: Mercoledì, 20 Marzo 2024 - Redazione attualità

ALBANO LAZIALE (attualità) - Il Comune avrà la possibilità di gestire i processi di programmazione e progettazione in partnership con le associazioni e gli enti del terzo settore

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Il consigliere comunale Alessio Colini, delegato anche allo “Studio, progettazione e sviluppo delle azioni amministrative utili alla realizzazione di convenzioni, co-progettazioni e co-programmazioni con gli Enti del Terzo Settore”, ha rilasciato un’intervista a ilmamilio.it per spiegare nel dettaglio il “Cantiere del terzo settore” che ritiene un “progetto ad alto valore politico”

L’iniziativa coinvolgerà 148 associazioni (tra cui 52 APS, 19 ODV, 45 tra ASD ed SSD) del Comune di Albano Laziale attivando metodologie assolutamente innovative. Il Comune avrà la possibilità di gestire i processi di programmazione e progettazione in partnership con le associazioni e gli enti del terzo settore.

Progetto impegnativo, quindi, ma quali sono gli strumenti da mettere in atto per raggiungere questi obiettivi?

“Fondamentale è stato il recepimento della riforma del d.svo 117/17. Il Consiglio Comunale, attraverso l’approvazione del Regolamento Comunale per la Disciplina dei rapporti tra Amministrazione Comunale e gli Enti del terzo settore, si è dotato di uno strumento attuativo.

Una presentazione certamente impegnativa ma fondamentale perché racchiude le procedure per dare il via ai processi di collaborazione operativa. In particolare il punto chiave del regolamento è rappresentato dall’scrizione all’Albo Comunale degli Enti del terzo settore”

Questo è l’aspetto burocratico, indispensabile, ma non sarà certamente lo strumento operativo dell’iniziativa. A questo punto, quale è la fase due del progetto?

“Vero, la fase due è caratterizzata da un forte impegno operativo, ovvero sarà l’attivazione di “tavoli tematici”, momenti di confronto progettuale che vedranno coinvolti gli Enti del terzo settore iscritti all’Albo comunale, in collaborazione con gli amministratori comunali con evidente pari dignità”.

Tavoli, diceva, ma quale sarà il ruolo di questi tavoli?

“Questi tavoli svolgeranno un lavoro determinante nella ideazione, e pianificazione di progetti operativi che saranno tutti acquisiti, dall’amministrazione Comunale, all’interno del DUP, terribile acronimo del Documento Unico di Programmazione, documento che disegna il futuro del paese.  Attenzione, punto qualificante sarà che tutte le proposte devono, ribadisco devono, avere caratteristiche di operatività”.

Dunque, il famoso DUP diventa vincolante per l’Amministrazione Comunale?

“Vero, ovviamente nei limiti amministrativi, ovvero tutto dovrà trovare risposta coerente all’interno del bilancio”.

Tutto perfetto Consigliere, ma sino ad ora abbiamo parlato solo di “programmazione”. Quando diventiamo operativi e con chi?

“Giusto, difatti diventa fondamentale, immediatamente dopo la registrazione nel DUP, passare dalla fase progettuale vera e propria, alla fase di progettazione esecutiva che, e questo è il punto chiave assolutamente innovativo, vede sempre, e ribadisco sempre, coinvolti gli stessi attori che hanno contribuito alla programmazione. A questo punto i progetti entrano nella proposta di bilancio”.

E Poi?

“Poi, si passa alla fase esecutiva, ed è qui che prende valenza il recepimento della nuova normativa che ha determinato la nascita del “Cantiere del Terzo Settore”.

I progetti cantierabili potranno essere realizzati anche e ribadisco il valore politico di questo “anche” da coloro che hanno partecipato all’ideazione e progettazione”.

Certamente qualificante ed innovativo, ma tutto questo non può portare ad un conflitto di interessi?

“Assolutamente no, ed è questa un’altra delle peculiarità di questa norma che ha superato anche il vaglio della Corte Costituzionale. Un riconoscimento fondamentale del ruolo degli Enti del Terzo settore.

È per questo che riteniamo che questa riforma rappresenti un passaggio epocale sia dal punto di vista operativo ma, soprattutto, dal punto di vista culturale. Un significativo e qualificante esempio di amministrazione condivisa”.

 

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