Sull'argomento torna il comandante della Polizia Locale Gabriele Di Bella, che seguì insieme ai Carabinieri Forestali, su mandato della Procura di Velletri le indagini al riguardo e rilevò gli illeciti in ambito paesaggistico, amministrativo ed edilizio.

"Mi chiedo come possano essere state ignorate del tutto le ordinanze di demolizione delle antenne abusive e non in regola sulla collina di Prato Fabio dall'attuale giunta comunale ? -  si chiede il comandante Di Bella - così come altre situazione attenzionate e trattate di altri abusi edilizi in pieno centro storico, come una terrazza con vasca con vista su Roma, che è ancora lì, una struttura ai Pratoni del Vivaro dove nonostante il sequestro continuerebbero alcuni lavori edili di nascosto .

Sono procedimenti di attuazione oltre che politica anche giudiziari a cui andava data continuazione, invece non è stato fatto nulla . A chi come me, ha operato per il bene comune e dei cittadini, cercando di far rispettare la legge e di ripristinare la giustizia, non è stata data la possibilità di portare a termine le molte operazioni di controllo, in ambito edilizio, di antenne abusive e altre irregolarità riscontrate in varie attività perpetrate da privati a discapito delle leggi vigenti e della regolarità in ambito pubblico amministrativo. Ma chi è venuto dopo avrebbe dovuto comunque attuare e procedere, aldilà del cambio politico amministrativo che c'è stato, ma nulla è stato fatto. Sul versante di Prato Fabio sono 6 le grosse antenne da demolire come da ordinanze dell'allora sindaca Cimino, dopo gli accertamenti fatti dall'Ufficio Antenne, che dirigevo, poi smantellato con l'arrivo del commissario prefettizio lo scorso anno.  In questo modo si perde tempo prezioso, si perdono i fondi pubblici reperiti a suo tempo a questo riguardo e si da la possibilità di continuare ad operare in maniera non legittima sul territorio ", conclude l'ex comandante della Municipale di Rocca di Papa Gabriele Di Bella, oggi funzionario a Roma Capitale, comandante a Nemi e membro dell'Osservatorio sulla Legalità della regione Lazio voluto dal presidente Francesco Rocca .

Su questo argomento la consigliera comunale di opposizione Veronica Cimino, insieme al consigliere Caracci avevano dichiarato all'ultimo consiglio comunale della scorsa settimana all'indirizzo dell'assessore competente della giunta Calcagni  : 

“E’ incredibile che non si accolga l’esperienza di chi prima di voi ha fatto in modo di curare nel dettaglio la tematica e trovato una soluzione definitiva. Se perdiamo ulteriore tempo corriamo il rischio che su quei tralicci possono cambiare gli operatori e le ordinanze a quel punto non varrebbero più nulla.  Dovete solo andare lì, i soldi ci sono e sono stati già approvati e stanziati a tale scopo. Sull'ordinanza fatta non ci sono errori è stato fatto un lavoro certosino e dettagliato in collaborazione con la procura di Velletri, la polizia locale e i carabinieri forestali . Io sono anche a disposizione - ha detto Veronica Cimino -  desidero per il bene della mia cittadina, continuare ad essere utile per concludere questo procedimento. Ma non possiamo perdere tempo ulteriore è il momento di agire con determinazione ”.