Grottaferrata | Verso la verifica di maggioranza. Il rischio di Di Bernardo dopo l’alleanza con i ghelfiani

Pubblicato: Lunedì, 28 Agosto 2023 - redazione politica

GROTTAFERRATA (attualità) – Il rimpasto non è così sicuro, il fine settimana ha incrinato alcune certezze

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“Nei primi giorni di settembre, sentite le forze politiche di maggioranza, renderò pubbliche le mie determinazioni rispetto al riassetto di Giunta e alla nuova squadra di governo.  Ultimata questa fase, l'amministrazione proseguirà per i prossimi quattro anni ad una velocità pari all'anno appena consuntivato che ha visto la realizzazione di un terzo del programma quinquennale. Per me, ribadisco, il faro rimane il programma nella forma presentata agli elettori che hanno espresso il loro consenso con oltre il 50 per cento. È con loro che ho sottoscritto un patto morale, a loro rispondo”.

Sarebbe questo passaggio espresso in un comunicato del sindaco Di Bernardo, in cui sostanzialmente il capo della maggioranza si assume le responsabilità dell’accordo con la lista Ghelfi (accordo che ha visto la firma di 4 persone, ovvero il primo cittadino e i tre rappresentanti della civica di Spalletta), ad aver fatto storcere il naso a coloro che non hanno mancato di evidenziare perplessità sulla scelta fatta. Perplessità che oggi sembrano covare sottovoce, ma che potrebbero anche emergere con decisione nelle prossime ore visto che il passo decisivo verso quell’area politica che è sempre stata avversa ad ogni ambito del centrosinistra è stato compiuto senza il coinvolgimento delle forze politiche civiche e partitiche del centrosinistra e senza  una riflessione di premessa con le stesse.  Perché altrimenti la verifica di maggioranza richiesta dal PD non ci sarebbe stata. 

Non ha convinto il fatto che il sindaco abbia chiuso l’accordo 'trasgredendo' la decantata partecipazione e condivisione delle scelte pronunciata per mesi e, in secondo luogo, l’aver forzato sostanzialmente la Carta dei Valori (a cui il PD fa riferimento nel suo ultimo comunicato) sottoscritta da tutte le liste che avevano una visione sul futuro della città diversa da quelle della coalizione di Luigi Spalletta. Affermare di aver trovato dei punti di convergenza, cercandoli  qua e là per vedere dove combaciassero per giustificare una linea comune, è apparso come un pretesto per quadrare e inventare una nuova maggioranza che una reale linea di politica ed amministrativa. 

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Un altro aspetto, da non sottovalutare. Nell’accordo sottoscritto la lista Ghelfi, a chi fosse sfuggito,  afferma nel comunicato che l’apertura a Di Bernardo sarebbe accaduta dopo aver ‘dettato delle condizioni da esporre”. Altro episodio, questo, che ha alimentato negli ambienti politici del centrosinistra un certo dibattito. Questi dubbi e queste critiche che sono circolate come la pallina nel flipper tra i componenti delle otto formazioni politiche rimaste nel governo cittadino saranno esplicitate al sindaco oppure rimarranno chiuse in cantina? In sintesi, secondo i critici, il quesito è il medesimo: gli ultimi arrivati in maggioranza hanno imposto la linea? E le altre liste? Del patto del 2022 cosa resta, dunque? 

Di tutto questo si parlerà (forse) nella verifica di maggioranza richiesta dal PD. Di Bernardo è possibile che riesca a risolvere la matassa. Ma un rischio inizia a strisciare. Anche sui prossimi mesi.

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