14 agosto 1980: Danzica, gli operai e il vento della libertà

Pubblicato: Lunedì, 14 Agosto 2023 - Fabrizio Giusti

 

ACCADDE OGGI – La rivolta dei Cantieri del 1980, l’inizio di un’altra storia europea

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L’Agosto del 1980, visto dall'Italia, stava trascorrendo nell'orrore. La condizione del mondo, in quei giorni, sembrava perdersi. Le stragi di Ustica e di Bologna avevano minato qualsiasi certezza sul futuro, elevato le paure, messo in discussione la democrazia. Tuttavia gli italiani aspettavano, con pazienza, che accadesse finalmente qualcosa di diverso. Un'uscita dal tunnel, di qualsiasi natura. Dietro l’angolo, un decennio che vedrà emergere benessere, disimpegno, debito pubblico, corruzione e riflusso e poi, proprio alla sua fine, la crisi irreversibile della partitocrazia fino a Tangentopoli. Ma questo, in quel mese che aveva appena contato 85 morti in una stazione, non si poteva minimamente intuire. Chiunque prendesse un giornale, non poteva altro che leggere la cronaca costante di rapine, pistolettate, stragi. Per distrarsi, davanti ad un Juke Box, potevano scorrere le note di Donatella Rettore, Alan Sorrenti, Adriano Celentano, Umberto Tozzi e Gianni Togni. 

Nel mondo, intanto, si stava muovendo uno spirito nuovo. Jimmy Carter, ad esempio, aveva ottenuto la nomination democratica per le elezioni presidenziali americane che si sarebbero svolte nel mese di novembre per prolungare con un secondo mandato la sua leadership. Un sogno irrealizzato, visto che andrà a sbattere contro l’ascesa inarrestabile di un profilo di livello mondiale. Nel 1980, infatti, il malessere economico nazionale spinse la Convenzione Repubblicana, riunita a Detroit, a candidare Ronald Reagan alla Casa Bianca. L’ex attore e governatore della California sconfisse Carter conquistando oltre il 50% dei consensi. Sulla spinta del suo successo, in quella stessa tornata elettorale il Partito Repubblicano conquistò il controllo del Senato per la prima volta dopo 26 anni. Da allora, la politica economica e quella estera di Reagan formarono la base del movimento conservatore americano.

Il mondo stava cambiando, e se ne stavano accorgendo anche ad Est, dentro la 'Cortina di ferro'. Semplicemente perché qualcosa si era rotto, nello stato più cattolico di tutti, dove appena un anno prima, nel 1979, era entrato trionfalmente Papa Wojtyla, l’ex cardinale di Cracovia, nuovo simbolo nazionale.

Danzica, 14 agosto 1980. Tra i 17 mila operai dei cantieri navali Lenin circolano dei volantini in difesa di Anna Walentynowicz, licenziata in tronco per aver incitato gli operai a rivendicare una libertà sindacale che il regime comunista non amava particolarmente. I paradossi del comunismo fondato sul mito della classe operaia.

I sindacati vivevano una sorta di esistenza semiclandestina, ma la scintilla della difesa della collega operaia diede vita a uno sciopero che durò 18 giorni e dove emerse la figura di un quarantenne baffuto che arringava gli scioperanti a resistere e guardare alla protezione della Madonna Nera. Si chiamava Lech Walesa e da lì a poco avrebbe dato vita al movimento di 'Solidarnosc'. Il 20 agosto lo stesso Giovanni Paolo II nella consueta udienza generale del mercoledì a Castel Gandolfo salutò un gruppo di fedeli polacchi e recitò due preghiere mariane, una delle quali dedicata proprio alla Madonna di Czestochowa. Un segnale, recepito da chi incitava la rivolta e dal governo polacco, che il 31 agosto, spinto ad arginare le proteste, firmò un importante accordo in cui furono riconosciuti diversi diritti, prima del tutto negati. Solidarnosc, legalmente riconosciuta dalle autorità, fu presa di mira dal crescente sospetto di Mosca e dalle società occidentali. Il movimento di Walesa risultava essere di fatto una specie di mina vagante piazzata sul muro dell'Europa.

Il pubblico occidentale, dalla stabilizzazione della divisione del mondo in blocchi, non aveva ancora visto nulla di simile. Le immagini trasmesse dalla televisione direttamente da Danzica o da Stettino immortalavano i cantieri navali del Baltico gremiti di centinaia, migliaia di tute blu che pregavano in ginocchio nel momento della messa celebrata all'interno delle fabbriche. Istantanee che fecero impallidire i burocrati delCremlino, gli atlantisti a cui dopo tutto l'equilibrio mondiale così come stabilizzato non dispiaceva, i comunisti dell'Est e sopratutto quelli dell'Ovest, che si dovettero barcamenare per giustificare la reazione di quegli operai a cui non piaceva affatto l'applicazione delle teorie marxiste in un luogo di lavoro che, scherzi del destino, portava il nome niente meno del capo della rivoluzione d'Ottobre del 1917.

Il modello politico e strategico di Solidarnosc farà poi scuola nelle nazioni limitrofe. Nel frattempo giunsero il dicembre del 1981, il golpe del segretario del Partito Operaio Unificato Polacco Wojciech Jaruzelski, l’istituzione della legge marziale, l’arresto per undici mesi  dello stesso Walesa e di molti appartenenti alla rivolta. In seguito a questi fatti, il Vaticano partecipò con un ingente flusso di capitali al finanziamento le attività di Solidarnosc.

Tuttavia quel razzo luminoso sparato nel cielo, un segnale che rinvigorì il risvegliò dell'Europa prigioniera tra due blocchi e diede inizio a una stagione del pianeta del tutto diversa.