Genzano | Continuano i lavori su via del Perino, la strada chiusa da circa 15 anni che porta al Lago

Pubblicato: Mercoledì, 09 Agosto 2023 - redazione attualità
 
  • Genzano (attualità) -  Sui social si è parlato molto del perchè di questi tagli di alberi 
     
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    Molti cittadini, residenti e alcuni consiglieri comunali di opposizione  hanno notato un taglio degli alberi sul costone del Lago in via del Perino, la strada che dal centro storico a sud della cittadina porta al lago, chiusa per frane e smottamenti da circa 15 anni.
     
     
    Sui social si è parlato molto del perchè di questi tagli di alberi nella zona dove sono iniziati i lavori di consolidamento. Lavori affidati e iniziati grazie a dei fondi del PNRR , elargiti anche da Città Metropolitana, a disposizione dell'amministrazione comunale, per circa 4 milioni di euro.
     
    Il sindaco Carlo Zoccolotti, alcuni mesi fa, poco prima di iniziare i lavori, curati da una ditta specializzata di Assisi (Perugia) che ha vinto regolare appalto, aveva spiegato in un post sulla pagina istituzionale del Comune, ancora visibile ai cittadini, tutto il particolare e delicato intervento ambientalistico e di consolidamento del costone.
     
    La zona era in condizioni disastrose, con frane smottamenti, alberi caduti, percorso vietato al transito di mezzi e pedoni. Tra l'altro si erano verificati anche alcuni incidenti gravi, in quanto nonostante il divieto di accesso a pedoni, mezzi, ciclisti, in molti comunque entravano lo stesso sia dalla parte di Genzano a scendere che dalla parte del lago di Nemi a salire. Un ciclista aveva sbattuto violentemente la testa contro un grosso ramo di traverso lungo la strada boschiva, finendo in ospedale con elisoccorso in codice rosso. Alcune auto i cui conducenti si erano avventurati all'interno della strada dalla parte del lago, erano rimaste bloccate nelle profonde buche con smottamenti. Dove sono dovuti intervenire le forze dell'ordine, polizia locale, vigili del fuoco e protezione civile per tirarle fuori con mezzi speciali e ore di lavoro.
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    " Il lavoro di consolidamento della zona, rimasta chiusa e nel più totale degrado da circa 15 e più anni andava fatto e grazie ai fondi PNRR e altri di Città Metropolitana, siamo riusciti ad iniziarli, dichiara il sindaco di Genzano Carlo Zoccolotti. E nel corso dei prossimi mesi, aggiorneremo la cittadinanza con lo stato dei lavori e come procedono, in totale trasparenza. Questi lavori attesi da moltissimi anni, sono stati possibili, grazie ai fondi stanziati dallo Stato e vari Enti con finanziamenti di circa 4 milioni di euro in più trance. Alla fine dei lavori, (affidati ad una ditta specializzata di esperti rocciatori, che ha vinto la gara di appalto, con tutti i requisiti di legge) avremo quindi una strada pedonale di alto pregio ambientale e paesaggistico. Utile per raggiungere il lago, con aree attrezzate lungo il percorso turistico ambientale.
     
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    Ma soprattutto avremo finalmente la messa in sicurezza del costone, con reti di protezione molto resistenti e la regimentazione delle acque piovane, con impianti che saranno appositamente studiati e realizzati a questo scopo dagli esperti in materia che se ne stanno occupando. Un lavoro molto delicato e che richiede molta attenzione, visto che in quella zona non ci sono solo alberi e fitta vegetazione, ma nella parte soprastante anche case, attività commerciali e diversi edifici, che non possono correre il rischio di venire giù per frane e smottamenti. Per quanto riguarda il taglio degli alberi in quel punto del costone, che mi è stato chiesto, conclude il primo cittadino genzanese; posso dire che sono lavori eseguiti da ingegneri, tecnici, molto esperti di consolidamento di costoni e zone rocciose, ma anche fatto nel pieno rispetto dell'ambiente e del suo habitat naturale. Dispiace anche a me veder tagliare alcuni alberi, tra l'altro Genzano è inserita in progetti di alto pregio ambientale con la piantumazione negli ultimi due anni di centinaia di alberi sul territorio. Ma il taglio che sta avvenendo in questi giorni, posso rassicurare tutti i cittadini e i consiglieri comunali che hanno chiesto spiegazioni : sono tagli che sono stati preventivati e decisi dalla ditta che sta operando sul posto, dopo attento esame e con tutte le autorizzazioni del caso. In quanto servirà lo spazio necessario per posizionare le reti di protezione del costone per proteggere la parete rocciosa da frane e smottamenti, come se sono verificate in passato molte volte. Nessun taglio indiscriminato, solo quello necessario alla buona riuscita dei lavori di messa in sicurezza del costone e che permetterà di portare a termine i lavori. Lavori che ci tengo a sottolineare, che sono di grande impegno e molto delicati, in un'area che non era mai stata interessata prima a nessun tipo di lavoro e messa in sicurezza negli scorsi 20 anni e più (forse) da quando sono iniziate le prime frane ". 

    Nelle foto le immagini pubblicate da alcuni cittadini sulle pagine social di prima e dopo il taglio degli alberi sul costone di via del Perino e l'area recintata interessata ai lavori. 

    Di seguito il comunicato del Comune:

    LAVORI DI MESSA IN SICUREZZA PER RISCHIO DA CROLLO VIA DEL PERINO. PROSEGUONO I LAVORI.
     
    Avviati agli inizi di giugno proseguono i lavori in Via del Perino, il primo grande intervento contro il dissesto idrogeologico realizzato a Genzano. Il progetto di ripristino della strada comunale persegue l’obbiettivo di stabilizzare il versante così da evitare i crolli che ad oggi sono diffusi in tutta l'area d'intervento. La presenza di crolli è tale che la strada è ormai da molti anni interdetta al traffico sia veicolare (che non sarà ripristinato) che pedonale impedendone perciò la fruibilità. Prevenire il rischio di cedimenti per un futuro lontano è inoltre fondamentale per tutelare i cittadini e le proprietà che insistono in tutta l'area, come dimostrano i recenti accadimenti sul versante di via Diana.
    Nella fase preliminare della progettazione è stata premura dell’Amministrazione rivolgersi a uno specialista agronomo per uno studio forestale accurato, con l’obiettivo di accertare lo stato delle essenze arboree lungo il tratto interessato prima procedere con gli interventi sull’area boschiva.
    La relazione dello specialista agronomo ha rilevato che “numerosi esemplari presentano cancri e marciumi alla base del tronco e disseccamenti della parte superiore, mentre alla base del cancro si verifica spesso l'emissione di un numero elevato di rami epicormici (nuovi getti da gemme dormienti).” Inoltre, “da un punto di vista fitosanitario le problematiche maggiori si riscontrano quasi esclusivamente sul castagno, è visibile infatti, la presenza rilevante di cancri corticali e marciumi radicali”. 
    Molte delle piante presenti sono pericolanti in quanto “è presente scalzamento del piede, a valle del pendio, a cui sono sottoposte un gran numero di piante. Questo fenomeno è dovuto alla eccessiva pendenza che, in concomitanza con piogge di elevate intensità, provoca il dilavamento del terreno sottostante e la fuoruscita delle radici degli alberi che non svolgono più la funzione di ancoraggio al suolo”.
     
    Il tecnico ha infine dichiarato che “molte piante risultano morte” e tali considerazioni sono state possibili grazie ad un rilievo di dettaglio che “ha consentito di individuare tutte le piante che risultano instabili ed in pericolo di crollo, individuando le ragioni per le quali il taglio si rende necessario”.
     
    Il versante in apparenza rigoglioso presentava in realtà piante in sofferenza o morte, le cui radici non attecchivano correttamente al suolo non garantendo l’aiuto necessario alla stabilità dello stesso e provocando probabili ulteriori fratture nel terreno, favorendo l’infiltrazione incontrollata delle acque meteoriche e provocando improvvisi distaccamenti.
     
    L’area soggetta al necessario intervento di disboscamento vedrà, col passare del tempo, una volta posizionate le reti di contenimento, la ricrescita spontanea della flora, in quanto è prevista un’opera di posa di un geocomposito studiato appositamente per essere in breve tempo inglobato dal sistema naturale e che sarà visibile solo nei primi periodi, per poi essere ricoperto dal naturale sviluppo erboreo. 
     
    Ricordiamo che quello in atto è il primo stralcio di un progetto complessivamente da circa 4mln di euro.  L'ultima fase sarà dedicata in particolare alla ricostituzione del tracciato pedonale e alla creazione di aree per la sosta e l'esercizio sportivo immerse nel verde.
     
    In merito il Sindaco: "Confidiamo nella buona riuscita di tutti i lavori per riconsegnare via del Perino ai genzanesi nel più breve tempo possibile per viverla di nuovo in piena sicurezza e accessibilità. Il contrasto al dissesto idrogeologico geologico è una delle grandi sfide dell'Italia, abbiamo il compito di tutelare la sicurezza pubblica presente e futura e il nostro territorio in un periodo di crescente esposizione ad eventi atmosferici estremi causati dalla crisi climatica in atto".