Ciampino | "Due giorni di puzza e miasmi, ma quanto ci vuole a spegnere l'incendio? Chi paga?"
Pubblicato: Domenica, 30 Luglio 2023 - redazione attualità
CIAMPINO (attualità) - La lettera di un cittadino infuriato. "Mezzi e risorse sono adeguate per affrontare emergenze come queste, ormai cicliche?"
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Riceviamo a pubblichiamo da un cittadino dei Castelli romani.
"Caro direttore,
da due giorni decine di migliaia di persone (ma non i romani, perché altrimenti, forse, le cose andrebbero diversamente) respirano la merda che questi signori ci stanno facendo respirare dopo l'incendio da un impiantino di trattamento rifiuti del quale adesso tutti scoprono l'esistenza.
Due giorni di miasmi, di puzza, di occhi arrossati, di gola irritata. Cosa ci stanno facendo respirare?
Si può sapere cosa sta bruciando?
E ancor più: quanto diavolo ci vuole a spegnere il rogo di una discarichetta (perché di questo parliamo)? Vedo le foto che pubblicate: vedo tanti bravi pompieri che usano soprattutto acqua, volontari della protezione civile con lancette che vanno bene per spegnere le sigarette. Ma siamo sicuri di essere attrezzati per emergenze come queste?
Siamo sicuri che mezzi e risorse sono all'altezza per affrontare situazioni come queste che ormai si ripetono ciclicamente?
Sta di fatto che nessuno ci ha spiegato bene cosa sia successo, nessuno ci ha detto perché da due giorni siamo costretti a sperare che il vento tiri dall'altra parte, altrimenti dobbiamo chiudere le finestre e crepare di caldo in casa.
Ma perché?
Caro direttore, ho il timore che anche stavolta vada a finire come al solito: ovvero che la colpa alla fine della giostra non sarà di nessuno. Che noi abbiamo respirato merda per giorni, che abbiamo speso decine di migliaia di euro di soldi pubblici per le operazioni di soccorso, e che, insomma, va bene così.
Io sinceramente non ci sto e spero che le autorità sappiamo andare fino in fondo per farla pagare a chi per giorni ha costretto decine di migliaia di persone a respirare questo schifo, creando un danno enorme all'ambiente.
Un cittadino castellano molto, molto incazzato".
