Controlli dei Carabinieri del Nas Roma nella Capitale, Latina e Viterbo e relative province. Operate numerose sanzioni e alcune chiusure locali.

Pubblicato: Giovedì, 20 Luglio 2023 - redazione cronaca
 
    • ROMA (cronaca) - Le ispezioni sono state condotte, in particolare, nel corso degli eventi “Tevere Expo” dal NAS di Roma, “Umbria Jazz” dal NAS di Perugia, “Tuscia Film Festival” dal NAS di Viterbo, “Viper Summer Festival” dal NAS di Livorno 

      ilmamilio.it

      I militari dei 12 NAS dell’Italia centrale, nel corso di un servizio coordinato disposto dal Gruppo Carabinieri per la Tutela della Salute di Roma, hanno effettuato controlli agli esercizi pubblici di somministrazione di alimenti e bevande nelle località turistiche, nelle aree della movida e laddove sono in atto alcuni dei principali eventi di aggregazione, al fine di garantire la tutela della salute dei consumatori.

      Le ispezioni sono state condotte, in particolare, nel corso degli eventi “Tevere Expo” dal NAS di Roma, “Umbria Jazz” dal NAS di Perugia, “Tuscia Film Festival” dal NAS di Viterbo, “Viper Summer Festival” dal NAS di Livorno e, per quanto riguardo la movida sui litorali della Versilia sempre da parte dei Carabinieri del NAS livornese, della riviera romagnola dal NAS di Bologna, quella adriatica dai NAS di Ancona e Pescara, le località balneari a maggiore attrazione turistica per i NAS sardi, Terracina e l’isola di Ponza dal NAS di Latina, gli eventi sul Lungarno dal NAS di Firenze e nel centro storico di Parma dal locale NAS.

      I controlli hanno interessato complessivamente 160 strutture e aziende (sono stati oggetto di verifica anche discoteche e stabilimenti balneari), accertando violazioni presso 81 di esse (pari al 50% degli obiettivi ispezionati), dei quali 6 oggetto di provvedimenti di sospensione dell’attività a causa di gravi irregolarità igienico-sanitarie e strutturali che ne hanno impedito la prosecuzione del servizio. 101 in tutto le violazioni contestate, tra penali e amministrative, per un ammontare di 117 mila euro, che hanno riguardato numerosi inadempimenti emersi nel corso delle ispezioni effettuate.

      Circa la metà delle violazioni accertate sono risultate riconducibili a carenze igienico-sanitarie e strutturali di ambienti adibiti alla preparazione e alla somministrazione dei pasti, spesso improvvisati o ampliati abusivamente rispetto alle previsioni o collocati in spazi ristretti e inadeguati.

      Nelle situazioni più gravi sono stati trovati alimenti, di varia origine, detenuti in cattivo stato di conservazione, in alcuni casi proposti fraudolentemente come freschi, mentre in altri mancava l’indicazione circa la tracciabilità del prodotto o la presenza di allergeni e, per tali motivi, i NAS hanno proceduto al sequestro di 1.350 kg di alimenti irregolari.

      I 4 provvedimenti di chiusura delle attività hanno riguardato in 3 casi ambienti destinati alla lavorazione e gestione degli alimenti e dei pasti, mentre in una situazione è stata sospeso l’utilizzo di una piscina abusivamente attivata, quale pertinenza del villaggio turistico.

      Tra gli aspetti più rilevanti si segnalano:

      NAS Latina
       
      Nel territorio pontino (isole comprese) sono state controllate, con il supporto dell’Arma territoriale e l’ausilio del Nucleo Elicotteri di Pratica di Mare e di una motovedetta, circa una cinquantina di attività di somministrazione di bevande e alimenti, la metà delle quali risultati non conformi. 20 le persone segnalate alle competenti autorità amministrative, 25 le sanzioni amministrative comminate, per un importo di 25.000 euro e oltre 820 kg di prodotti ittici sottoposti a sequestro. In particolare nella provincia di Latina zone di mare molto note e frequentate dai turisti :  è stato segnalato alla locale Autorità Giudiziaria il titolare di un ristorante per tentata frode nell’esercizio del commercio, per aver somministrato alimenti congelati sebbene nel menù fossero indicati come freschi, sottoponendo a sequestro 40 kg di prodotti Lo stesso veniva anche sanzionato per inottemperanza delle procedure H.A.C.C.P.; un venditore ambulante è stato oggetto di 2 violazioni amministrative, per aver adibito a deposito di bevande un furgone-frigo, parcheggiato lungo la pubblica via, risultato privo di assicurazione oltre a non essere idoneo sotto il profilo igienico-sanitario.; la gran parte delle sanzioni amministrative contestate hanno poi riguardato i diffusi carenti requisiti igienico sanitari, inadeguatezze strutturali e gestionali e l’omessa rintracciabilità degli alimenti conservati; per un altro ristorante, la cui cucina ed il deposito alimenti erano interessati da gravi mancanze igienico sanitarie e strutturali, alla presenza dei sanitari dell’ASL è stata disposta la chiusura.
       
      NAS Roma
       
      Lungo il Tevere a Roma, sono state controllate una dozzina di esercizi ambulanti di somministrazione di alimenti e bevande presenti alla manifestazione “Tevere Expo”, 4 delle quali sono state riscontrate con gravi carenze igienico sanitarie e strutturali, a un’altra è stata rilevata la mancata comunicazione di inizio attività, la mancata attuazione del piano di autocontrollo HACCP nei cui confronti si è proceduto anche al sequestro amministrativo di circa 15 kg di prodotti carnei privi dei dati relativi alla loro tracciabilità. Complessivamente 6 le sanzioni amministrative contestate (per un importo di euro 7.100) a 5 venditori ambulanti, tutti oggetto di prescrizioni e segnalazione alla competente ASL.
       
      Nas Viterbo
       
      Sul lago di Bolsena veniva controllato un ristorante della zona, anch’esso caratterizzato da gravi e diffuse carenze igienico-sanitarie che hanno interessato il locale deposito alimenti e bevande che – oltre a essere privo di autorizzazione/SCIA – veniva sottoposto a sequestro penale per la presenza di circa 150 kg di alimenti (di vario genere, del valore di 15.000 euro circa) conservati in cattivo stato di conservazione e risultati carenti dei dati sulla rintracciabilità. Al titolare, che ometteva anche di applicare le procedure di autocontrollo e di indicare le informazioni sugli alimenti che possono provocare allergie / intolleranze, venivano altresì contestate sanzioni amministrative per 5.500 euro