Né chiacchiere né piscine, Frascati ha bisogno di parcheggi e decoro

FRASCATI (attualità) - I fondi del PNRR stanno servendo per attività non primarie per il rilancio della città

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Avessero trovato un progetto, magari su carta di pizza, per la costruzione di una torre Eiffel a Frascati, in uno dei cassetti del Comune al momento di presentare qualcosa da fare con i fondi del PNRR, probabilmente avremmo rischiato anche questo.

Invece, a quanto pare, ce la caveremo con degli alloggi comuali ristrutturati e moltiplicati ma anche con delle piscine nuove di zecca. Poco conta se poi rispetto al 1983 quando un terremoto mise definitivamente le vasche di viale Fausto Cecconi, il mondo è ben cambiato ed di piscine e centri sportivi nella zona ne sono sorti a decine. Anzi: in fatto di piscine c'è anche chi - proprio per il proliferare di impianti - ha deciso di chiuderla (Free Time Club) e sopra farne altro.

Il punto è che Frascati di tanto aveva bisogno, alloggi comunali compresi, ma non di una piscina e che anzi e soprattutto la città tuscolana, un ex gioiello, ha bisogno di due cose: decoro e parcheggi.

Dunque, la sensazione è che invece di sperticarsi nel cercare di portare a dama la complicata trama degli appartamenti di via Ferri-via Principe Amedeo (che vediamo quanti nuovi alloggi porterà) e soprattutto nel provare a portare a compimento un progetto che dormiva da anni in un cassetto, si doveva pensare alle vere urgenze della città.

Quando si fa, insomma, il nuovo parcheggio della stazione? Quando si procede al raddoppio dei posti di quello di via Sciadonna?

Città che ambisce ad essere sempre più un "salotto buono" (poi dipende dai punti di vista) tutt shopping, locali e localini, Frascati ha bisogno di parcheggi. Non di lavori infiniti e rabberciati, né di chiacchiere.

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