Tornei Texas Hold’em: come vincere agli Eventi Multi-tavolo

Pubblicato: Sabato, 24 Giugno 2023 - redazione attualità

ragazzi gioco carte ilmamilioROMA (attualità) - Qualche consiglio utile per fare la propria bella figura

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Il Poker Texas Hold’em attira ogni anno migliaia di nuovi appassionati. Esploso in un’ondata di successo tra gli anni Novanta e Duemila, ad oggi è annoverata tra le versioni più apprezzate, sia dai giocatori più esperti che dagli esordienti. Grazie alla semplicità delle sue regole e alla sua dinamicità, è possibile trovare online le migliori piattaforme dove cimentarsi nel Texas Hold’em, per sperimentare strategie sempre diverse e accedere a numerosi tornei – nazionali e internazionali – che attirano annualmente giocatori da tutto il mondo. In Italia esiste un operatore che si è instaurato nel mondo dell’online da ormai due decenni e che ha reso l’esperienza di gioco unica per i suoi operatori. Le loro proposte spaziano dal gioco classico alle versioni più complicate, mantenendo una struttura di gioco facile da intuire e semplice da imparare. I loro tornei internazionali, permettono a giocatori di tutto il mondo di confrontarsi e sfidarsi, anche nel loro famoso torneo di Texas Hold’em.

Tornei Texas Hold’em: le fasi

In genere nel Texas Hold’em il tavolo da gioco si compone da un minimo di 2 a un massimo di 22 giocatori, ma nei tornei il full table si compone da 10 giocatori. Una volta iscritto al torneo, e prima dell’inizio, ogni tavolo viene assegnato ai giocatori per sorteggio. Una volta completata tale fase, si dà inizio alla competizione.

Il dealer distribuisce le carte procedendo in senso orario alla distribuzione delle due hole cards, a partire dal piccolo buio.

Successivamente, ha inizio il primo turno di puntate: il dealer passa la parola al primo giocatore dopo il grande buio, e poi a tutti gli altri in sequenza, le cui azioni possono essere call, raise o fold.

Alla fine del primo turno, si passa al flop, dove il dealer scarta la prima carta del mazzo e ne mette tre scoperte sul tavolo. Ha inizio poi il secondo turno di puntate a cui segue il turn, quando il dealer scarta nuovamente la prima carta del mazzo e ne scopre un’altra, posizionandola sul tavolo.

Ha così inizio il terzo turno di puntate, alla cui fine vi è il river, in cui il dealer scarta di nuovo la prima carta del mazzo e ne piazza un’altra sul tavolo, dando il via al quarto turno di puntate.

Alla fine di quest’ultimo, inizia la fase dello showdown, in cui il dealer dà il via di scoprire le carte in mano dei giocatori per confrontare i punti, assegnando così il vincitore del tavolo.

Tali fasi vengono ripetute per ogni tavolo, finché non si arriverà alla giocata finale e agli ultimi avversari da battere, ovvero i vincitori degli altri tavoli. È quest’ultima sfida, spesso al cardiopalma, che decreta il vincitore del torneo e di tutti coloro che si aggiudicheranno i premi messi in palio.

Come vincere ai tornei? Qualche consiglio utile

Vincere a un torneo non è semplice: bisogna infatti considerare la difficoltà di doversi confrontare con tanti giocatori dalle strategie diverse, alcune basilari, altre molto più tecniche, elaborate e…imprevedibili.

Vincere a un torneo è un po’ come scalare una montagna: man mano che si avanza verso la vetta, le difficoltà possono aumentare così come anche gli imprevisti da calcolare e gli ostacoli da dover superare.

Il poker è annoverato tra i giochi/sport di strategia più meritocratici che ci siano, dove solamente la fortuna non basta, ma è necessario elaborare una tattica ad hoc per ogni tipo di avversario con cui si ha a che fare.

La versione del Texas Hold’em non fa eccezioni e se ci si vuole cimentare in una sana competizione e tentare di portare a casa una cospicua somma, partecipare a un torneo è senz’altro un’ottima idea. Ecco quindi qualche consiglio utile per aumentare le proprie probabilità di vittoria:

  1. Non rimanere attaccato al tuo stack iniziale

Non perdere di vista l’idea che si sta comunque giocando con le fiches, non con soldi reali e che di fatto i tornei multi-tavolo non sono una maratona. Non di rado capita infatti di ritrovarsi a giocare per ore senza ottenere grossi guadagni (in fiches) e arrivare al tavolo finale con una somma poco maggiore del grande buio. In questi casi non bisogna disperare, ma restare concentrati sulla propria strategia perché ciò che conta (e che si trasformerà in soldi veri) sarà solo il montepremi finale.

Mantenere separate l’idea dello stack iniziale da quella del loro rispettivo ammontare in soldi veri è fondamentale per poter giocare “liberi” dalla pressione economica che certe somme possono esercitare sul giocatore, compromettendo la prestazione e la lucidità nelle azioni. Per questo motivo è importante concentrarsi su queste ultime e sulle decisioni da prendere durante il torneo, e non sulla protezione del proprio stack iniziale, che inevitabilmente andrà sacrificato.

  1. Giocare puntando al massimo

Soprattutto nei tornei multi-tavolo l’obiettivo principale è arrivare ai primi posti, dato che è solamente arrivando tra i migliori che si può puntare su ingenti vincite. Se infatti da una parte non ci si deve concentrare troppo sul proprio stack iniziale, dall’altra è bene evitare di piazzarsi tra le ultime posizioni, poiché altrimenti sarà impossibile mettere da parte uno stack sostanzioso per poter affrontare partite lunghe.

Collezionare le fiches degli avversari arrivando sempre tra i primi permetterà di esser pronto anche quando la fortuna non sembra girare a proprio vantaggio. Capiterà spesso infatti che i punti più semplici e sui quali le probabilità di vincita sono maggiori non entreranno: in questi casi è sempre bene avere un gruzzolo come “riserva” per le emergenze quando ci si ritroverà inevitabilmente a foldare, perdendo le proprie puntate.

  1. Sfruttare le debolezze degli avversari

Nei tornei con molti giocatori capiterà spesso di affrontare avversari meno esperti e più deboli che non sanno bene come reagire nel caso di improvvise puntate o cambi di strategia. Sono i classici giocatori che si divertono con il poker durante qualche serata o scampagnata tra amici durante le feste. In casi come questi bisogna farsi furbi e valutare di rubare i bui dopo aver individuato i giocatori più conservativi oppure pensare a dei bluff con i giocatori che sembrano essere più insicuri.

Va da sé che però, soprattutto nel caso di bluff, non si deve esagerare e sfruttare nei limiti queste situazioni di vantaggio. Infatti, ogni giocatore è diverso e si può sempre incontrare qualcuno in grado di percepire la propria strategia. Alcuni dei pokeristi più esperti sanno sfruttare bene le debolezze dell’avversario a loro volta, quindi è bene fare attenzione a non cadere nei loro tranelli.

  1. Difendere i bui

Può succedere spesso di ritrovarsi nelle posizioni di grande e piccolo buio, e in questi casi bisogna sempre cercare di arrivare almeno al flop. Partendo da questa posizione infatti ci si ritroverà in vantaggio dato che si ha già in gioco una parte delle proprie fiches.

Considerare di difendere i bui anche quando si è a corto di fiches e lo stack copre meno di 15 puntate è un altro consiglio da seguire. Sembra controintuitivo ma in questi casi le fiches possono anche aumentare in modo considerevole: non bisogna temere di andare “all in” con un AK oppure AQ dato che spesso i rivali non vedranno il proprio rialzo, sapendo che una giocata simile prevede che si abbia un punteggio alto.

  1. Cambiare strategia quando si è prossimi alla “bubble”

Nel momento in cui si arriverà alla zona bolla (“bubble”), cioè quando il prossimo giocatore che verrà eliminato non prenderà alcun premio, bisognerà modificare la propria strategia. Se si è ancora in gioco infatti, questo è un momento importante e propizio da non perdere.

Strategicamente parlando è una fase che si contraddistingue da tutte le altre perché le decisioni prese in questo momento influiranno sulla restante parte del gioco, tenendo bene in mente che i premi sono vicini più che mai.

Le strategie durante il momento della bubble sono diverse: c’è chi si chiude a riccio e non gioca più, chi al contrario invece decide di giocarsi tutto, altri che si buttano solo in quel momento… insomma la “bubble” è un vero e proprio spartiacque tra chi ha portafoglio e chi non ce l’ha.

È importante in questo caso giocarsela bene in caso di bubble e per questo gli scenari di azioni sono tre:

  • Individuare i giocatori dai non giocatori: intercettare chi sono i giocatori che man mano diminuiscono la frequenza delle aperture e quelli che invece le azzerano. Così facendo, si individueranno i cosiddetti non giocatori, e li si attaccherà con frequenti aperture sui loro blind e in caso, mettere pressione al flop in caso di baby board. L’indicatore migliore per scovare questa categoria di giocatore è il Buy In.
  • Essere consapevoli delle dimensioni dello stack e del rischio: osservando gli avversari si riuscirà man mano a capire la capacità del loro stack e in base a questa informazione valutare se entrare in una mano o no.
  • Evitare il gioco passivo: questa tipologia di gioco non è mai raccomandabile, soprattutto nel caso della bubble, dove ogni fiche diventa fondamentare per non commettere errori.

Conclusione

Insomma, il competitivo e meraviglioso panorama dei tornei Texas Hold’em multi-tavolo è un mondo tutto da scoprire, dove le lezioni da imparare sono finiscono mai e ad ogni giocata non resta che escogitare una nuova strategia. Lasciarsi aiutare anche dagli avversari e leggere i migliori libri sul poker in circolazione sono ottime idee per elaborare la prossima tattica: è giocando contro gli avversari che si metteranno in pratica le nozioni apprese, apprendendone sempre meglio regole, dinamiche e psicologia del poker. Studio e passione sono le chiavi che portano al successo ma è con la pratica che si raggiungerà la perfezione.