Quel maledetto 10 giugno: l'assassinio Matteotti, il povero Alfredino e l'esplosione di Rocca di Papa

Pubblicato: Sabato, 10 Giugno 2023 - Marco Caroni

10giugno ilmamilioFRASCATI (attualità) - Tre eventi che hanno segnato l'Italia ed il territorio dei Castelli romani: la coincidenza di un giorno che è impossibile dimenticare

ilmamilio.it - contenuto esclusivo

E' una data maledetta quella del 10 giugno che, soprattutto ai Castelli romani, resta un giorno di dolore e di lutto.

Una data che però a livello nazionale è ricordata anche per uno dei delitti che, nell'ormai lontanissimo 1924, 99 anni fa segnò uno primi momenti terribili del rimontante regime fascista: il rapimento e l'omicidio di Giacomo Matteotti, deputato socialista, ucciso proprio per la sua dichiarata a palese ostilità al nero avanzante.

Le ricerche del corpo dell'onorevole si sarebbero concluse casualmente solo nelle prime ore del 16 agosto: il cadavere, in avanzato stato di decomposizione, fu rinvenuto nei boschi intorno a Riano, a nord della Capitale. Fu il primo grande delitto politico del regime fascista.

acf pubblicita ilmamili

Ma il 10 giugno resta nelle memorie di chi oggi ha almeno 50 anni per la tragedia di Vermicino. Su Alfredo Rampi, Alfredino, si è scritto tanto ma la commozione resta ancora viva e presente nonostante da quel maledetto pomeriggio nelle campagne tra Frascati e la periferia romana siano passati ormai 42 anni.

Quel 10 giugno la famiglia Rampi, il papà Ferdinando, la mamma Franca Bizzarri (entrambi ancora in vita), la nonna paterna Veja e i figli Alfredo e Riccardo (6 e 2 anni), si trovava nella casa di campagna di famiglia, a nella zona della Selvotta, sotto Frascati. Nel pomeriggio di quel giorno,  Ferdinando Rampi, due suoi amici e il figlio Alfredino erano a passeggio nella campagna circostante: il bambino verso le 19,20 chiede al padre di poter tornare verso casa da solo. Quando alle 20 Ferdinando rientrando e scoprendo che il piccolo non era mai tornato, fu allora che iniziò l'incubo.

Judo Frascati 3 ilmamilio

La straziante vicenda di Alfredino, nota a tutti - rimasta sulla pelle degli over 50 come un tatuaggio di dolore - , sarebbe poi passata alla storia nazionale non solo (quasi non bastasse...) per l'enorme sofferenza che aveva generato ma anche per essere stata la prima tragedia trasmessa in diretta. Alfredino, caduto nel pozzo artesiano aperto nei giorni precedenti in un terreno di via Sant'Ireneo, sarebbe morto il 13 giugno 1981: dalle prime ore del mattino dalle viscere della terra (il piccolo era scivolato via via fino a circa 55 metri dalla superficie) non si sentì più segno di vita. Il corpo senza vita di Alfredino, conservato con l'azoto liquido, sarebbe stato recuperato solo l'11 luglio.

A Frascati, fatto salvo il piccolo monumento che si trova nel parcheggio della chiesa parrocchiale di Vermicino, non c'è nulla che ricordi Alfredo Rampi e la sua tristissima storia. Riteniamo che questa sia una vergogna.

LEGGI Alfredo che quarant'anni fa volò dal pozzo dritto al cielo

Il 10 giugno 2019 anche Rocca di Papa conosceva la sua tragedia. Erano le 11,30 quando, a seguito di una fuga di gas provocata provabilmente dalla perforazione di una tubazione lungo corso Costituente durante alcuni lavori, una devastante esplosione sventrava il Municipio di Rocca di Papa.

LEGGI Esplosione al Municipio di Rocca di Papa: danni ingenti, ci sono feriti. Evacuata l'intera zona - FOTO

Un boato terribile, provocato - a quanto sarebbe stato poi rilevato - dall'accumulo di gas nella fossa dell'ascensore dell'edificio: l'esplosione devastò il palazzo comunale coinvolgendo anche la scuola comunale adiacente. I feriti furono oltre 15, tra i quali anche alcuni bambini. 

Il palazzo comunale continuò a bruciare per ore, in piazza della Repubblica si raccolsero le squadre dei soccorritori che lavorarono per oltre due giorni per mettere in sicurezza la zona.

Il 16 giugno moriva uno dei due feriti più gravi, Vincenzo Eleuteri (67 anni), cittadino delegato ai Servizi cimiteriali. Il 20 giugno moriva anche il sindaco.

Una ferita, profondissima, dalla quale Rocca di Papa non si è davvero ancora mai ripresa.

settimane sportive colline