Frascati oggi celebra i suoi patroni, San Filippo e San Giacomo. Ma a proteggerla sono da secoli in 4...

Pubblicato: Mercoledì, 03 Maggio 2023 - redazione attualità

sanPietro frascati 5 ilmamilioFRASCATI (attualità) - La città tuscolana mantiente la sua devozione anche per San Rocco e San Sebastiano: tutti i Santi sono presenti sulla facciata della Cattedrale di San Pietro

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Oggi, 3 maggio, Frascati celebra i suoi Patroni, San Filippo e San Giacomo minore apostoli.

Una festa molto attesa non solo in ambito religioso, per il giusto riconoscimento ai due Santi ma anche dai ragazzi che hanno un giorno di vacanza in più.Judo Frascati 3 ilmamilio

Ciò detto, è notorio che Frascati scelse Filippo (celebrato come patrono anche a Monterotondo e Nemi, ma pure a Cortina d'Ampezzo, Campitello di Fassa e, tra gli altri Predazzo) e San Giacomo come propri protettori già nei secoli scorsi. Curiosa è la circostanza per cui solo nel 1955 Papa Pio XII decise di spostare al 3 maggio la ricorrenza di San Giacomo per concedere a "San Giuseppe Lavoratore" i festeggiamenti religiosi del 1 maggio. Nella piccola Nemi, ad esempio, san Giacomo minore (da non confondersi col San Giacomo maggiore anche lui aposto, patrono di Spagna) proprio il 1 maggio.

Sic transit gloria mundi.

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Ma Frascati, come noto e come popolarmente forse anche più sentito, celebra con attenzione anche i suoi due compatroni: san Rocco e San Sebastiano. In particolare a San Rocco di Montpellier, vissuto nel XIV secolo, Frascati deve la sua devozione per averlo con successo invocato durante le pestilenze del '600.

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Un curioso particolare: San Rocco, per la sua tradizionale protezione contro le pestilenze, è stato invocato anche nel 2020 in occasione della pandemia di covid.

All'altro compatrono di Frascati, San Sebastiano (che era un soldato romano martirizzato per la sua fede cristiano) - celebrato il 20 gennaio - ha dedicato il proprio ospedale civico.

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I 4 Santi trovano tutti spazio nelle nicchie più basse della facciata della Cattedrale di San Pietro. Il maggiore dei templi cattolici tuscolani, edificato per dare una nuova e più capiente casa ai fedeli ai quali ormai la vetusta Santa Maria in Vivario (appunto, San Rocco per i frascatani), venne pensato alla fine del '500: i lavori per la realizzazione si avviarono nel 1599, furono parzialmente finanziati anche da una tassa sul... vino e si conclusero nella prima parte con la consacrazione della chiesa nel 1636.

Ma mancava ancora una facciata: per progettarla e realizzarla venne incaricato Girolamo Fontana, lo stesso della fontana monumentale della stessa piazza San Pietro. L'opera venne completata nel 1700, come ricorda anche l'iscrizione nella fascia di marmo a metà facciata. Nelle nicchie basse, come detto, da sinistra compaiono San Sebastiano (sempre ben riconoscibile dal corpo trafitto dalle frecce, segno del suo martirio), San Giacomo minore, San Filippo e San Rocco.

I lavori, dunque, si avviarono sotto il pontificato di Clemente VIII (Ippolito Aldobrandini), si ripresero per la facciata sotto Innocenzo XII (Antonio Pignatelli) e si completarono sotto Clemente XI (Giovanni Francesco Albani): i nomi di questi due Papi vengono ricordati nell'iscrizione sulla fascia di marmo.

La Cattedrale, pur intitolata a San Pietro, nelle due nicchie in alto presenta due statue: quella di sinistra rappresenta per l'appunto il primo degli apostoli, quella di destra invece rappesenta San Paolo. Una dedica probabilmente dovuta alla vicina Roma.

Come noto la Cattedrale venne pesantemente danneggiata dai bombardamenti dell'8 settembre 1943 e dei mesi successivi - salve solo la facciata e alcune delle cappelle laterali - e dunque riconsacrata, dopo i lavori, nel 1949.