Leucemia, per la prima in Italia volta bimbo curato con le cellule 'riprogrammate'

Pubblicato: Giovedì, 01 Febbraio 2018 - Fab. Gi.

ROMA (Attualità) - La cura del Bambino Gesù. Il paziente ha 4 anni e sta bene, sparite cellule tumorali dal midollo

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Una bella notizie che secondo gli esperti ha aperto la strada per nuovi risultati positivi nel campo delle malattie genetiche. Manipolare le cellule del sistema immunitario per renderle capaci di riconoscere e attaccare il tumore: ci sono riusciti i medici dell'Ospedale Bambino Gesù di Roma con un bimbo di 4 anni affetto da leucemia linfoblastica acuta, su cui le terapie convenzionali non avevano prodotto risultati ottimali. E' il primo paziente italiano curato con tale metodo. Il piccolo sta bene ed è stato dimesso: nel midollo non sono più presenti cellule leucemiche.

Lo studio dell'Ospedale pediatrico di Roma (Opbg) è stato promosso da AIRC, Ministero della Salute e Regione Lazio. Secondo quanto riportato dall’Ansa e da Franco Locatelli, direttore del dipartimento di Onco-Ematologia Pediatrica, Terapia Cellulare e Genica dell'Ospedale, si tratta di un "approccio innovativo alla cura delle neoplasie" e per Bruno Dallapiccola, direttore scientifico dell'Opbg, la tecnica è "una pietra miliare nel campo della medicina personalizzata". La tecnica rientra nell'ambito della cosiddetta terapia genica, una delle più innovative nella ricerca contro il cancro.

 

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I medici e i ricercatori del Bambino Gesù hanno prelevato i linfociti T del paziente - le cellule fondamentali della risposta immunitaria - e li hanno modificati geneticamente attraverso un recettore chimerico sintetizzato in laboratorio. Il Chimeric Antigenic Receptor, questo il suo nome, potenzia i linfociti e li rende in grado di riconoscere e attaccare le cellule tumorali presenti nel sangue e nel midollo, fino ad eliminarle completamente. Il bambino di 4 anni italiano sottoposto per la prima volta al trattamento sperimentale di terapia genica era affetto da una malattia che rappresenta il tipo più frequente di tumore dell'età pediatrica in Italia.

Dal Bambino Gesù dicono che è ancora troppo presto per avere la certezza della guarigione, tuttavia ma il paziente non ha più cellule leucemiche e tutto ciò è quindi motivo di fiducia. Altri pazienti sono stati ora candidati a questo trattamento sperimentale. Se ne conosceranno i risultati.

Le terapie cellulari con cellule geneticamente modificate possono portare ad una medicina personalizzata che possa rispondere – secondo gli esperti - a rispondere con le sue tecniche alle caratteristiche biologiche specifiche dei singoli pazienti e di correggere i difetti molecolari alla base di alcune malattie. La strategia è ovviamente in una fase ancora preliminare e di cautela, ma è un’alternativa a vantaggio di quei pazienti che non hanno avuto risultati con i trattamenti convenzionali. Una nuova speranza, insomma. Di vita e di crescita scientifica.

(nella foto: immagine generica tratta dal web)

 Pai