Rocca di Papa, Emanuela Trinca vuota il sacco. "Questo Pd così com'è non va. Noi dissidenti? Ecco perché"

Pubblicato: Giovedì, 25 Gennaio 2018 - redazione politica

trinca emanuelaROCCA DI PAPA (politica) - L'ex vice segretaria spiega cosa è accaduto nei giorni scorsi mettendo ancora una volta nel mirino il segretario Massimo Litta

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Emanuela Trinca, componente del Consiglio direttivo del Pd di Rocca di Papa, ex vicesegretaria e nei giorni scorsi "dissidente" dopo la firma di un documento redatto insieme a Ezio Panzironi e Maria Chiara Cecilia (LEGGI Rocca di Papa, il Pd si spacca: dissidenti Trinca, Cecilia e Panzironi. Bocciata la linea di Litta pro Crestini e della Sciamplicotti. ilmamilio.it aveva ragione) si confida alle colonne de ilmamilio.it.

Che aria tira nel Pd di Rocca di Papa?

La situazione, nonostante il documento politico prodotto e sottoposto a tutti i membri del direttivo e successivamente al comunicato, in cui abbiamo ufficializzato la nostra posizione politica, è ancora di pieno immobilismo. Nulla quindi è cambiato, rispetto ai mesi scorsi. Attualmente, per il segretario la priorità assoluta sono le imminenti elezioni Regionali e Politiche che, con la scarsa fiducia e la poca credibilità che il circolo ha sul territorio, rendono ardua e difficile anche la campagna elettore.

Un documento, quello firmato da voi membri "dissidenti" del Pd, che ha fatto rumore...

Il documento politico è stato prodotto e sottoposto al direttivo e al segretario, dopo un susseguirsi di incessanti e ripetute richieste di chiarimento, delucidazione e trasparenza, su quale fosse la sua posizione politica, in merito all’avvicinamento del Sindaco Emanuele Crestini al Pd, cosa a cui sono fortemente contraria e che spero si possa valutare nelle sedi opportune, senza bypassare alcun passaggio. Le nostre richieste di chiarimento, sono state avanzate anche in riferimento alla strategia del silenzio che, il segretario, ha attuato nei confronti della capogruppo e consigliera Silvia Marika Sciamplicotti, sulla mancata opposizione del Pd in Consiglio comunale, il silenzio su decisioni politiche prese da lei, sul quale non c’è stato alcun confronto, come l’appoggio alla mozione di sfiducia del presidente del consiglio comunale, al vociferare anche del suo avvicinamento al Sindaco, sia sulla questione sollevata dalla stampa, con il conferimento della carica di assessora all’urbanistica di una vecchia conoscenza della capogruppo, con la quale, la stessa, ha avuto rapporti professionali importanti, (si guardi al libro scritto da loro a 4 mani), sia sulla questione che riguarda la variazione del regolamento del centro anziani. Su tutto ciò, attualmente, non è stata proferita parola alcuna.

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E cosa è accaduto dopo?

Dopo l’aver sollevato tali questioni che, per quanto mi riguarda, hanno una grande importanza, sulla quale invece ha mostrato un interesse marginale, il segretario, ha indetto un riunione di direttivo che ha visto come ordine del giorno, “Comunicazioni del segretario, Organizzazione della campagna elettorale e varie ed eventuali”. Speravamo, in quell’occasione, in una discussione concreta e abbiamo anche sperato, ancora una volta, di avere delle risposte chiare sull’oggetto del documento. Questo purtroppo non è accaduto. Il segretario, si è limitato semplicemente, a sottoporci un documento di poche righe, scritto senza alcuna volontà di confronto, in cui si rimandava all’importanza dell’appuntamento elettorale e dove chiedeva impegno nella campagna imminente. Questo documento ci è stato sottoposto, in risposta al nostro, che aveva una natura di tutt’altro genere. Per mia personale onestà, devo dire che, l’unico punto sul quale il segretario si è trovato d’accordo con noi, è stato quello riguardante l’autofinanziamento delle spese per il mantenimento della sede per tutto il periodo elettorale ma non ha proferito parola, in merito a tutte le altre questioni sollevate che, a mio avviso, sono di primaria importanza.

Però le elezioni Regionali e Politiche ci sono per tutti...

Esatto: questo importantissimo appuntamento elettorale impegna gran parte del nostro agire politico sul territorio e l’importanza dell’appuntamento elettorale è fuori discussione, come dimostrato dalla creazione del Comitato di RdP per Zingaretti Presidente, al quale il segretario non ha mai partecipato, né contribuito alla sua organizzazione e né contribuito economicamente alle spese per la sua implementazione! Questo la dice lunga...

Pai

Torniamo allora al documento ed al direttivo di qualche giorno fa. Come sono andate davvero le cose?

Nel direttivo del 19 gennaio, la discussione sul documento, viene relegata alle “Varie ed Eventuali” e ha visto la mia persona oggetto di discussione. I termini con il quale sono stata tirata in causa, in prima persona, sono stati dettati dal segretario, sulla base della differente e ormai ufficializzata, linea politica e che, quindi, si trovava costretto a “revocare” la carica conferitami di vice segreteria. In breve: nel mese di dicembre, dopo molti direttivi andati deserti, per mancanza del numero legale, siamo riusciti a definire le cariche componenti la segreteria di circolo; dopo aver avuto numerose richieste da parte del segretario, che mi “proponeva” come Vice Segretaria, ho accettato ponendo però “l’accettazione con riserva” e la carica è stata confermata dal voto unanime del direttivo. La riserva apposta alla mia accettazione è stata da me motivata, in sede di direttivo e anche fuori dallo stesso, con i dubbi e le incertezze che la linea politica del segretario, mi davano di modo di avere. Ora, da regolamento, le cariche che vengono “Proposte” dal segretario, debbono essere votate dal direttivo, come anche la revoca delle stesse. Parlo di revoca perché questo è accaduto: il segretario ha deciso, vista la mia linea politica contraria, senza effettuare una votazione democratica, di “Revocare” la carica da lui proposta e dal direttivo confermata con voto, che ripeto, fu unanime. La “revoca” della carica, è stata da me accettata, nonostante l’irregolarità della valutazione, lo riconosco, per estrema onestà intellettuale e politica, nei confronti di tutti; ma questo, però, non significa che io non né abbia diritto, in quanto, tali cariche, vengono conferite per avere una rappresentanza di tutte le anime all’interno di una formazione politica. Questo, e ci tengo a sottolinearlo, è lo spirito democratico dimostrato dal segretario del circolo del Pd di RdP.

La sensazione è che ci sia un seguito...

Esatto: successivamente alla breve e poco partecipata discussione del documento, da parte della maggioranza dei membri del direttivo, abbiamo preteso di seguire nella sua votazione. La votazione del nostro documento, ha visto il voto contrario della maggioranza dei membri e ha visto, tra questi, il voto contrario della Vice Segretaria Linda Boccanera, espressione a suo tempo della minoranza e che, con il suo voto contrario, ha palesato il suo passaggio nella maggioranza, concordando con il documento congressuale proposto dall’avversario politico e, cosa non di poca importanza, rinnegando quanto da lei dichiarato, sempre in sede congressuale, e tradendo un parterre di iscritti che le hanno dato fiducia. Questo, oltre ad avvalorare quanto da me dichiarato, in merito al mio diritto di rappresentare la minoranza in direttivo, fornisce una spiegazione sulla sua completa assenza di azione politica e sulla sua imbarazzante strategia del silenzio, attuata in questi mesi.

Insomma: così è chiarita la posizione di voi considerati dissidenti. Qual è la richiesta?

Tutto quello che abbiamo dichiarato, sia sul documento che sul successivo comunicato stampa, non vuole essere, in alcun modo, preludio di una richiesta di dimissioni del segretario Massimo Litta. Io credo, che Massimo Litta, debba prendersi la “Responsabilità conferita democraticamente da parte degli iscritti”. Una presa di responsabilità che, però, tarda ad arrivare! Noi, come già ribadito nel documento e ne comunicato, cercheremo in tutti i modi di fare da garanti di democrazia e ci impegneremo perché questa Responsabilità politica, conferita al segretario, sia quanto prima agita, in nome della credibilità del partito democratico di Rocca di Papa.