Piazzoni tenta scalata al Senato col Terzo Polo: “Genzano casa mia ma presenti in tutti 82 Comuni collegio”

Pubblicato: Martedì, 23 Agosto 2022 - Redazione politica

GENZANO (politica) - L'ex deputata è candidata a Palazzo Madama sul collegio uninominale della provincia sud di Roma e anche nel listino proporzionale Lazio 2, quello delle province del Lazio

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Ileana Piazzoni, deputata Pd nella XVII legislatura, coordinatrice provinciale di Italia Viva, è candidata con il Terzo Polo di Calenda e Renzi al Senato sul collegio uninominale della provincia sud di Roma e anche nel listino proporzionale Lazio 2, quello delle province del Lazio.

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Piazzoni questa volta ci riprova al Senato. È un collegio molto ampio e difficile. Come pensa di affrontare la campagna elettorale?

“Nell’unico modo in cui si deve affrontare una campagna elettorale: con la volontà di vincere. Questo è un collegio storicamente difficile per il centrosinistra, ma proprio per questo solo la proposta del Terzo Polo può ribaltare i pronostici. Non trovo giusto che le persone siano considerate incapaci di valutare le proposte nel merito e che si dia per scontato che votino secondo abitudine. Siamo ancora dentro eventi straordinari, come la pandemia e una guerra su suolo europeo. E tutti hanno visto la differenza tra governi guidati da politici schiavi della comunicazione e dei social, senza un vero indirizzo politico, e quello guidato da Mario Draghi, che ha delineato per la prima volta dopo tanto tempo un chiaro orizzonte progettuale per il nostro paese. Ecco noi vogliamo provare a impedire che l’Italia riprecipiti nella condizione di governi scaturiti da un consenso preso sulla base di promesse irrealizzabili, con ministeri affidati a persone prive di qualsiasi esperienza.  Chiediamo il voto sulla base di proposte serie, proponendo persone capaci nei loro settori di competenza, per poter dare all’Italia un governo europeista e in grado di utilizzare i fondi del PNRR per modernizzare il paese e dare nuove prospettive agli italiani, soprattutto ai giovani”. 

Ma la divisione con il centrosinistra non crede che porterà vantaggio al centrodestra?

“Il tema è diverso: esistevano le condizioni per una proposta unitaria? Gli elettori non vanno presi in giro e non credo esista qualcosa di più squallido di una coalizione che non riesce nemmeno a presentare un programma comune, anzi dichiara come se nulla fosse che in realtà non è d’accordo su niente. Non è mai successo: anche ai tempi dell’Unione ci si sforzò di produrre un programma di governo. Ora noi stiamo andando alle elezioni perché qualcuno ha deciso di interrompere l’esperienza del governo Draghi, la personalità più autorevole che l’Italia potesse esprimere e che stava portando a casa tutti i risultati attesi dal grande investimento fatto dall’Unione Europea con i fondi da cui è scaturito il PNRR. Come ci si può presentare agli elettori chiedendo il sostegno per una proposta che comprende chi considera sciagurata l’interruzione di quel governo e chi invece ne è stato l’artefice? Infatti il Pd ha scelto di non allearsi con il M5S, salvo però poi allearsi con una forza minore portatrice delle stesse idee del M5S. È qualcosa che non credo comprenderò mai, insieme allo sciocco veto messo dal Pd su di noi. Di certo, sono ben felice di poter offrire ai cittadini del mio territorio un’alternativa a una destra capace solo di sfasciare i conti pubblici e trascinare il paese indietro nel tempo, ma alternativa anche ad una proposta imbarazzante come quella messa in campo dal Pd. Ovviamente del M5S non parlo, dò per scontato che un movimento che ha fatto l’esatto contrario di tutto quello che aveva promesso, non abbia alcuna credibilità”.

Ma quindi qual è la vostra idea per il futuro governo?

“La nostra idea è che più voti prenderà la lista Calenda, più sarà difficile che il centrodestra abbia la maggioranza, soprattutto al Senato. Questo consentirà di ricreare le condizioni per proseguire l’esperienza del governo Draghi. Un’esperienza di governo che ha visto l’Italia per la prima volta uscire dalle pure dispute ideologiche e affrontare le questioni nel merito, con pragmatismo. Solo così si può riuscire a ottenere risultati. Con governi solidi guidati e composte da persone serie e capaci. Mi spiace per chi pensa ancora che ci possano essere ricette magiche, ma i risultati arrivano solo con il duro lavoro, la tenacia e la credibilità internazionale”.

Lei si è occupata in parlamento di contrasto alla povertà. Caratterizzerà la sua campagna elettorale su questo tema?

“Il tema del contrasto alla povertà e del welfare in generale sono la mia competenza e la mia storia, e inevitabilmente saranno al centro delle mie proposte. Ma mi candido per rappresentare tutte le tematiche che caratterizzano il programma della lista Calenda, a cominciare dai temi economici e da quelli ambientali, con particolare attenzione alla questione energetica. Perché sa, il rischio che ci si ritrovi a breve a una situazione ingestibile per la carenza di gas è elevato. Chi oggi si oppone ai rigassificatori (che sono a sinistra ma anche a destra) forse non ha chiara la situazione. Solo noi diciamo parole chiare su questo”.

Lei vive a Genzano, ma il collegio è molto ampio. Crede di riuscire a rappresentare tutto il territorio?

“Mi candido per rappresentare ognuno dei comuni appartenenti al collegio. Genzano è la mia casa e certamente riserverò ad essa molta attenzione, ma da coordinatrice provinciale di Italia Viva sono abituata a essere presente in tutte le parti del nostro territorio. Insieme a tanti amministratori capaci e appassionati che in questi anni ho avuto la fortuna di conoscere, sarò presente in ognuno degli 82 Comuni di cui si compone il collegio senatoriale. Perché è giusto dare possibilità di confronto a tutti i cittadini. Credo, inoltre, che così come non si possono cambiare le cose in un settore se non si ha nessuna competenza nello stesso, allo stesso modo non ci si può candidare a rappresentare un territorio senza conoscerlo. Non è una cosa che si fa in un mese, ma con il lavoro di anni, che io insieme a una magnifica squadra abbiamo fatto. Per questo la sfida non mi spaventa”.

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