Ciampino | Ballico nella bolla, te li legge Machiavelli i numeri. E ti racconta la storia del 1994

Pubblicato: Domenica, 13 Marzo 2022 - redazione politica

machia bolla ballicoCIAMPINO (politica) - L'ex sindaca ha sostenuto di avere la vittoria in tasca guardando i dati nazionali...

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Qualche giorno fa la simpatica ex sindaca di Ciampino, Daniela Ballico, ha illustrato ad i suoi "elettori" (o meglio: quelli che pensa ancora siano i suoi lettori) gli "incontrovertibili dati" che le consegnerebbero una vittoria bulgara alle prossime elezioni Amministrative. Dati, nazionali, che vedono il centrodestra (o meglio la somma dei partiti di centrodestra) avanti agli altri.

3 le considerazioni.

La prima, che dovrebbe essere scontata per chi mastica politica da manuale Cencelli, è che un conto è il dato nazionale un conto la realtà locale. Lo sanno pure i pesci rossi nella fontana.

La seconda, palese pure ad bimbo attaccato alla tetta della mamma, è che l'ex sindaca - come spesso le è accaduto nel corso della sua breve consiliatura (roba da record per Ciampino negli anni dell'elezioni diretta), si trova all'interno della sua "bolla".

Cosa significa? Che si muove, comunica, trasmette e riceve concetti circondata da quelli che sono i suoi "amici", politici o meno. E comunque all'interno della sua sfera di persone vicine ed a lei favorevoli. Un errore, quello di parlare dall'interno di una bolla, che molti politici compiono ma che ad un certo punto, quando la bolla scoppia, costringe a fare i conti con la dura realtà.

E la realtà provata è che l'ex sindaca è caduta dopo appena due anni di incerto e zoppicante governo al culmine di una crisi politica ed amministrativa che l'ha vista incapace di approvare il Bilancio, rimpastare più volte la sua Giunta, mischiare la sua maggioranza con ingressi ed uscite manco fossimo ai tornelli di una stazione, ed alla fine rimanere senza più numeri.

Questa è la realtà.

Un'altra considerazione, la terza, cara Ballico, Machiavelli vuole farla e qualche numero anche lui vuole dartelo. E si ricollega alla prima, dimostrandola.

Era il 1994. Il 27 e 28 marzo gli italiani, che avevano da poco visto Berlusconi "scendere in campo", votano per le elezioni politiche. Il risultato è netto, anche a Ciampino dove il centrodestra ottiene il 46,76% a fronte del 39,28% dei progressisti. Al collegio uninominale il candidato delle destre, Maurizio Gasparri, ottiene il 50,38%: dietro di lui Laura Rozza Giuntella col 40,53% ed il candidato centrista Trabalza col 9,09%. Silvio Berlusconi diventa per la prima volta presidente del Consiglio.

A distanza di qualche giorno si tengono le elezioni Amministrative.

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Il centrodestra, compattissimo e forte del risultato delle Politiche, punta tutto sullo stimato avvocato Antonino Selmi, un nome piuttosto conosciuto ed apprezzato a Ciampino. Listone unico con 30 candidati consigliere comunale per Forza Italia e Alleanza Nazionale: al primo turno (affluenza all'85,80%, altissima rispetto ai dati più recenti) Selmi ottiene il 42,50% dei voti, il listone è al 32%.

Il centrosinistra aveva invece puntato su un giovane Antonio Rugghia che secondo i distratti analisti del tempo sarebbe stato una vittima sacrificale. Uno che insomma, a 38 anni, era stato mandato lì a "farsi le ossa".

Ma ecco al ballottaggio l'esito che non ti aspetti: Rugghia batte Selmi con un secco 53,24% dando il via a 25 anni di governi del centrosinistra a Ciampino, ininterrotti nonostante al Governo nazionale più volte siano saliti Berlusconi ed il centrodestra.

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Ex sindaca Ballico, cosa dimostra la storia?

Che la bolla è una cosa, la mistificazione un'altra e che i numeri vanno letti "cum grano salis" e non solo per farsi applaudire dagli amici.

E la storia dice anche che Ballico è caduta dopo soli due anni di governo. E' vero, il fine giustifica i mezzi e move la politica. Ma a tutto c'è un limite.

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