Albano Laziale: gli antichi fontanili alle Mole tornano a vivere e a donare acqua
Pubblicato: Domenica, 17 Dicembre 2017 - redazione attualità
ALBANO LAZIALE (attualità) - Due delle tre vasche risalenti al '700 sono state recuperate dopo un anno di lavori. Un'opera di grande pregio ed importanza
ilmamilio.it
Un anno di lavori per riconsegnare ai cittadini gli antichi fontanili in località Le Mole, ad Albano Laziale, al confine con Castel Gandolfo.
Un intervento lungo, non facile, per recuperare, anche funzionalmente, due delle vascone che, risalenti al 1700, per secoli hanno offerto ai residenti la possibilità di attingere all'acqua ma anche alle massaie ed alle donne di lavare i panni.
Il recupero dei fontanili, particolarmente notevoli nelle dimensioni, è stato reso necessario a causa del profondo degrado in cui l'intera area era sprofondata, avvolta dalla sporcizia e dall'abbandono.
A provvedere all'intervento è stato il Comune di Albano Laziale, assessorato ai Lavori pubblici che grazie all'opera dell'archeologa Barbara Cardinali che, anche in virtù del vincolo paesaggistico presente sul posto, insieme all'architetto Benedetti di Albano Laziale e ad un gruppo di speleologi di Roma hanno curato il recupero.
I lavori, come detto, sono durati più di un anno ed hanno portato al recupero urbano dell'intera area: dei tre fontanili, quello messo peggio è stato interratto e riconvertito in aiuola alberata. Al posto del degrado degli anni scorsi, all'ombra della torre de Le Mole oggi c'è un nuovo parco con tanto di alberi e panchine.
Non solo: proprio grazie al lavoro degli speleologi è stato possibile intercettare una vena di acqua che da oggi alimenta i due fontanili restaurati. Questa mattina per l'inagurazione del sito, sono intervenuti i sindaci di Albano Laziale Nicola Marini e di Castel Gandolfo Milvia Monachesi: presenti anche altri rappresentanti dell'Amministrazione albanense, insieme ad associazioni, comitati e cittadini della frazione cittadina.
Gli antichi fontanili de Le Mole era alimentati dall'emissario del lago di Castel Gandolfo che, risalente secondo gli studi degli archeologi, risale al 400 avanti Cristo e che fino a quanto il livello del bacino lacustre castellano lo consentiva era in grado di portare acqua anche a queste strutture.
