Profili d’Arte di Castel Gandolfo. L’arte a servizio della comunità
Pubblicato: Domenica, 04 Luglio 2021 - Giulia Bertotto
CASTEL GANDOLFO (attualità) - Un'artista raffinata, che può vantare la conoscenza teorica e la sapienza manuale di una tecnica pittorica molto antica e affascinante: quella del mosaico
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Intervistiamo oggi Patrizia Piccioni, fondatrice dell'Associazione Profili d'Arte di Castel Gandolfo. Un'artista raffinata, che può vantare la conoscenza teorica e la sapienza manuale di una tecnica pittorica molto antica e affascinante: quella del mosaico. Impara l'arte e non metterla da parte, dunque, piuttosto mettila al servizio della cittadinanza, creando una fruttuosa cooperazione con altri poli artistici sul territorio.
Dottoressa Piccioni, che cos'è Profili d'Arte?
“Profili d'Arte è l'associazione di cui sono fondatrice, ha circa due anni di attività, fa parte con gli Artisti e Artigiani di Castel Gandolfo di una realtà più ampia all'interno del borgo, che abbiamo creato per unire le nostre competenze e capacità. Artisti e Artigiani di Castel Gandolfo è una sinergia di artisti privati, ma siamo in collaborazione anche con ristoratori e commercianti e in generale con le attività e i locali.
L'obiettivo è rilanciare il paese perché dopo l'elezione del nuovo Papa non c'è stato lo stesso flusso di pellegrini e turisti che ci era solito. Stiamo in qualche modo cercando di affermarci al di là della presenza della figura del Santo Padre con le nostre forze e abilità. Ci stiamo muovendo insieme anche per ottenere vantaggi dal Comune, come ad esempio chiusura di una strada se occorre, dare maggiore importanza all'arte e alla vitalità culturale del nostro paese. Tra di esse spicca sicuramente Musa Mosaici una realtà ventennale che ha svolto mostre e manifestazioni anche all'estero con i suoi mosaici. Nonché la promotrice della nostra unione a cui siamo grati”.
Qual è la pittura e i soggetti figurativi che predilige?
“Io personalmente vengo dall'arte pittorica sacra, la mia è formazione è classica, ma mi muovo anche verso l'arte laica. Con me c'è la mia socia Claudia Di Mario, scultrice di talento, laureata in lettere come me, che opera all'interno della mia bottega. La nostra è un'affinità davvero molto preziosa.
La creatività di Claudia ha una sorta di percorso inverso e complementare al mio, ossia dall'arte laica dispiega anche verso l'arte sacra. Attualmente siamo in esposizione a Corso della Repubblica come Profili d'Arte.
Uso solitamente tempera all'uovo con pigmenti naturali, foglia d'oro, una tecnica molto antica, che si usava nel 1200 e probabilmente anche prima. Come iconografa realizzo anche icone mariane, scene dall'Antico e dal Nuovo Testamento. I miei maestri sono Botticelli, Beato Angelico, Cavallini. Pur nella mia modestia, ma con passione, cerco di imparare da loro.
E' un mercato di nicchia ma è la mia strada, è ciò che amo fare, cercando sempre di tenere anche un occhio aperto verso il moderno. Amo anche l'insegnamento dell'iconografia ai bambini fino a 12 anni. Mi trovo molto bene con i piccoli, la loro creatività, la loro inventiva, è fantastica”.
Claudia: “Le mie sculture e mattonelle nascono da un pezzo di argilla impastato, steso, modellato, intagliato, colorato e inciso singolarmente a mano. I pezzi sono assolutamente unici e contengono quindi i pensieri che mi hanno sorvolata e un frammento unico della mia immaginazione. Amo i dualismi cioè l'idea che nel mio lavoro possano coincidere l'idea e l'immaginazione con la concretezza della materia. Mentre i miei soggetti sono donne, fate, ninfe, sirene, fauni, animali, figure mitologiche”.
Quali progetti avete per il futuro?
“Nei nostri progetti c'è in cantiere anche quello insegnare ai ragazzi, inserirci soprattutto nel progetto STEAM delle scuole (Scienze, Tecnologia, Ingegneria, Arti e Matematica), per la promozione del protagonismo degli studenti, dell'apprendimento attivo attraverso l'arte nelle discipline scientifiche. Questo è particolarmente importante e direi urgente proprio dopo questi mesi in cui ragazzi hanno avuto modo di relazionarsi solo attraverso dispositivi virtuali e hanno sofferto la mancanza di contatto. La plasticità della scultura e i colori della pittura possono ricondurli ad un certo tipo di sensazioni fisiche immediate.
Da settembre questo è il progetto, una sorta di inviate dell'Arte nei luoghi dell'istruzione e spero non solo. Profili d'Arte ha collaborato già due anni fa ad un tour artistico corale partito da Ariccia per poi toccare Albano, Castel Gandolfo, Marino portando al pubblico diverse installazioni. Speriamo che superata la pandemia potremo tornare ad unire i nostri linguaggi portandoli alle persone e al pubblico.
