Articolo 1 Mdp sbatte la porta e lascia "Monte Compatri Bene comune": "Impossibile restare col Pd"
Pubblicato: Venerdì, 01 Dicembre 2017 - redazione politica
MONTE COMPATRI (politica) - Lo strappo dopo la sconfitta elettorale: "Nessuna collegialità nelle scelte"
ilmamilio.it - comunicato stampa
L’Articolo Uno Mdp Monte Compatri esce dalla lista “Monte Compatri bene comune”.“E’ mancata la collegialità delle scelte ma occorre un nuovo progetto politico amministrativo”.
Articolo Uno Mdp Monte Compatri ha deciso di terminare la sua esperienza con la lista “Monte Compatri bene comune” con la quale si era presentato nelle ultime elezioni amministrative insieme con altri partiti di centro sinistra e movimenti civici. I motivi di questa decisione sono diversi; sono passati cinque mesi dalle ultime elezioni Amministrative e ancora non si è riusciti a costruire un coordinamento tra i componenti; coordinamento che era uno dei punti fondamentali della lista, propagandato, in campagna elettorale, come uno degli aspetti più qualificanti del programma.
Durante questi cinque mesi, i consiglieri comunali hanno proposto e presa posizione su alcuni passaggi in consiglio comunale, senza porsi il minimo dubbio che, prima di intraprendere qualsiasi iniziativa, era necessario dibattere e condividere le decisioni con tutti i gruppi. Sono stati fatti affiggere manifesti in nome della lista non concordati insieme. Si parla molto di collaborazione, comune strategia politica e dell’informazione, pari dignità, di superare le incomprensioni, di collegialità, ma finora le decisioni sono state prese da una sola parte, da un solo partito: il Pd.
Contestiamo al capogruppo della lista MBC Fausto Bassani il fatto di non avere proposto colleggiamente un’analisi del voto seria, utile per individuare se ci sono state delle motivazioni politiche o di altro genere che hanno portato alla sconfitta elettorale. Invece, più volte, si è solo borbottato, mentre noi di Mdp ritenevamo questo un passaggio importante e utilissimo per comprendere cosa era accaduto e dove si era sbagliato. Senza attribuire la colpa alla sfortuna come qualcuno ha detto o che è stato fatto il massimo per battere la destra. La lista era nata perché doveva rappresentare una pluralità di proposte e contenuti che venivano da diverse aree sia politiche sia civiche.
I consiglieri di minoranza eletti avrebbero dovuto tenere in considerazione questo aspetto; sono stati eletti da un voto unanime, non da un solo partito. Riteniamo quindi terminata questa esperienza, convinti che ora occorra un nuovo progetto politico amministrativo per Monte Compatri, per capire le ragioni dell’astensionismo, i motivi del disagio sociale economico culturale del paese, per riprendere il contatto diretto con i bisogni della gente, con le diverse realtà sociali, culturali, economiche monticiane, se si vuole contrastare efficacemente, sulla piazza, l’infelice gestione della politica amministrativa di questo paese".