Basta morti all'incrocio tra via Tuscolana e via Anile: è il momento di correre ai ripari
Pubblicato: Martedì, 18 Maggio 2021 - redazione attualitàROMA (attualità) - Sabato pomeriggio a perdere la vita è stato il 55enne Alberto Nardi: ma purtroppo altri tragici incidenti si erano già verificati in passato
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Un incrocio maledetto. Un incrocio nel quale hanno già perso la vita diverse persone e che, purtroppo, è stato luogo di altri gravi incidenti.
Un incrocio nel quale, per cause ancora in corso di accertamento, sabato pomeriggio ha perso la vita il 55enne Alberto Nardi. Procedeva in direzione di Roma quando, proprio in prossimità del semaforo, ha perso il controllo della sua auto schiantantosi sul guard-rail e restando ucciso.
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L'incrocio tra via Tuscolana e via Antonino Anile, regolato da un semaforo che da quel momento ha consentito la svolta anche per chi proviene da Roma, è un incrocio maledetto. Ai piedi di Frascati.
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Un incrocio che serve una zona residenziale dove nel corso degli ultimi 2 decenni sono state realizzate molte abitazioni e ma che, di fatto, ha quello come unico sbocco. Un cul-de-sac che ha costretto, anni fa, alla realizzazione di un attraversamento che da quel momento è diventato uno dei più pericolosi di Roma e provincia.
Le auto in quel tratto di via Tuscolana corrono veloci: anche troppo. Ma l'installazione del semaforo non ha comportato alcun altro adeguamento della sede stradale se non la semplice apertura del varco nel paracarro centrale: adesso è il momento di cambiare, perché la conta degli incidenti deve arrestarsi. Assolutamente.
Se la soluzione può essere quella di realizzare una rotatoria ben venga. Se ve ne sono altre, ben vengano altrettanto. Bisogna comunque porre fine a questa assurda ed inaccettabile scia di morte, al netto delle responsabilità individuali.
Quello, e lo diciamo da sempre, è un incrocio mal progettato e mal pensato.
Adesso, però, basta.