Ddl Zan, in migliaia a Roma per chiedere l'approvazione: "Il Senato faccia in fretta"

Pubblicato: Domenica, 16 Maggio 2021 - redazione attualità
ROMA (attualità) - Ieri pomeriggio a piazza del Popolo 120 associazioni e gente da tutta Italia
 
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 “La legge Zan va approvata senza toccare una virgola”. È quanto hanno chiesto a gran voce le migliaia di persone provenienti da tutta Italia che si sono date appuntamento a piazza del Popolo a Roma ieri pomeriggio per chiedere una “accelerazione” sul provvedimento al momento in attesa di essere calendarizzato in commissione al Senato.  parcoUlivi pubb3 ilmamilioseLasai ilmamilio

Persone di tutte le età, più di 120 associazioni, striscioni, bandiere arcobaleno e, ovviamente, musica e colori. È il colpo d’occhio di una piazza gremita. Ad aprire la manifestazione l’elenco delle vittime di omotransfobia, letto da due drag queen dal palco. Quindi, l’intervento di Vladimir Luxuria, madrina della manifestazione, secondo cui il nostro Paese in Europa si trova agli ultimi posti per le Politiche attive per i diritti delle persone lgbt, appena sopra Paesi come Russia e Turchia.

Tanti anche gli esponenti politici che hanno portato il proprio sostegno, dai dem Monica Cirinnà, Marianna Madia, Tobia Zevi, al leader di Sinistra italiana, Nicola Fratoianni, fino all’ospite d’onore della manifestazione, colui che dà il nome al provvedimento, Alessandro Zan: “Questa piazza sta dicendo in modo gioioso che non è più possibile fare passi indietro – ha detto quest’ultimo – stiamo parlando di dignità delle persone. Il Senato deve fare in fretta, siamo al terzo tentativo in Parlamento e non è possibile fallire di nuovo. Faccio un appello ai membri del Senato affinché venga approvata questa legge contro i crimini d’odio.

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L’Italia è maglia nera in Europa per quel che riguarda la discriminazione e la violenza”. A chi sostiene che si tratta di un testo scritto male, “ricordo che il centro studi del Senato dice che la legge approvata alla Camera non ha criticità. Il tentativo di Lega e Fdi di allungare il brodo è inaccettabile, si tratta di una minoranza che impedisce alla maggioranza di approvare il provvedimento”. A portare il proprio contributo anche Gianpierre, il ragazzo aggredito in una stazione della metropolitana a Roma mentre si stava baciando con il compagno: “In questa piazza c’è tanta determinazione – ha detto – basta passi indietro per colpa di una destra sempre più fascista, vogliamo questa legge non perché noi siamo deboli ma perché loro sono violenti e vigliacchi” (Dire).

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