Genzano | Approvata mozione in ricordo delle donne vittime delle 'marocchinate' durante la seconda guerra mondiale

Pubblicato: Giovedì, 13 Maggio 2021 - redazione attualità

Genzano, rinviato il consiglio comunale. Dipendente ufficio tecnico  positivo al COVIDGENZANO (attualità) - Su proposta del consigliere Papalia, integrata da consigliera Bevilacqua

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Approvata ieri in consiglio comunale mozione in ricordo delle vittime genzanesi delle 'marocchinate' del consigliere opposizione Fabio Papalia, integrata ed emendata dalla consigliera comunale di maggioranza Marta Bevilacqua.parcoUlivi pubb3 ilmamilioseLasai ilmamilio

La mozione afferma:

• "La Guerra, quale ne sia la causa, è la forma più aberrante di attività umana e che, come la storia ci insegna, e il diritto riconosce solo a partire dal XIX secolo, le prime vittime di ogni guerra sono le popolazioni civili inermi, vale a dire donne, bambini e anziani;

• In ogni guerra, di cui si abbia documento storico o letterario, nel bottino o razzia è ricompreso il corpo della donna o dell’inerme;

• Per troppi secoli lo stupro è stato considerato delitto contro il pudore e non contro la persona, rendendo il corpo della donna oggetto e impedendo, di fatto, la denuncia da parte della vittima, spesso colpevolizzata o allontanata dalla propria famiglia;

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• il termine "'Marocchinate", o Goumiers nell'accezione francese, viene usato per indicare lo stupro di massa attuato dai Goumiers francesi ai danni di molte persone, di ambo i sessi e di tutte le età, successivamente alla battaglia di Monte Cassino;

Il 18 giugno 1944 nella zona di Velletri vennero uccisi Benedetti Demetrio di anni 56, Benedetti Giovanni di anni 20, Micarelli Eugenia di anni 27, mentre Benedetti Elena di anni 16 fu vittima di violenza da parte di due soldati marocchini e ritenuta morta fu abbandonata sul posto. Tutte le vittime erano residenti a Genzano;

• A tal proposito nel 2016 nel Parco Sforza Cesarini è stata posta una targa commemorativa per ricordare il sacrifico di Eugenia Micarelli che con coraggio ed eroismo salvò la vita di una ragazza di 16 anni;

• il fenomeno avrebbe avuto inizio già dal luglio del '43 in Sicilia, dove la popolazione locale si scontrò ripetutamente con i Goumiers, propagandosi poi in tutta la penisola, e si sarebbe arrestato solo nell'ottobre del 1944, allorquando tali truppe furono trasferite in Provenza;

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• i Goumiers erano truppe coloniali irregolari francesi appartenenti ai Goums Marocains, un reparto dalle dimensioni approssimativamente assimilabili a quelli di una normale divisione ma inquadrate in forma meno rigida, che costituiva il CEF (Corps Expedittionnaire Francais) insieme ad altre 4 divisioni: la Seconda Divisione Marocchina di Fanteria, la Terza Divisione Algerina di Fanteria, la Quarta Divisione di Montagna Marocchina e la Prima Divisione della Francia Libera. I Goums erano sotto il comando del Generale francese Augustin Guillaume.

• il 14 maggio 1944 i Goumiers, attraversando i monti Aurunci, aggirarono le linee difensive tedesche situate nell'adiacente valle del Liri, consentendo al 13" Corpo Britannico di sfondare la linea Gustav e di avanzare fino alla successiva linea di difesa predisposta dalle truppe germaniche. In seguito a questa battaglia il Generale Alphonse Juin avrebbe concesso ai suoi soldati 50 ore di "libertà", durante le quali si verificarono sistematici saccheggi dei paesi e le violenze sulla popolazione denominati appunto "Marocchinate";

• le cifre riguardanti la totalità degli stupri e degli omicidi commessi risultano ad oggi difficilmente identificabili con precisione; i dati del Ministero degli Interni, poi trasmessi alla Commissione Alleata di Controllo, parlarono di circa 2000-3000 stupri di donne, molte delle quali contagiate da malattie veneree, e di circa 800 uomini sodomizzati, la maggior parte dei quali successivamente assassinati tramite impalatura, nonché della distruzione di 811 case, poi incendiate;

• il Sindaco di Esperia (FR) affermò che nella sua città 700 donne, su un totale di 2.500 abitanti, furono stuprate e, alcune di esse, in seguito a tali violenze, trovarono la morte;

Visti

- la nostra Costituzione, che all’articolo 11 recita “ L'Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo.”;

- gli Atti Parlamentari della Camera dei deputati del 7 aprile 1952, in cui l’Onorevole, già madre costituente, Rossi Maria Maddalena e altri fecero riferimento a ben 60.000 vittime colpite da aprile a giugno del ’44 dallo stupro di massa ad opera dei reparti magrebini;

- Il Primo Protocollo Aggiuntivo alla Quarta Convenzione di Ginevra che, finalmente, nel 1977 riconosce il diritto alla tutela delle donne oggetto di stupro a prescindere da nazionalità e status.

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Con l'avanzare degli alleati eventi del tipo descritto si verificarono in tutta la penisola e hanno interessato, purtroppo, anche cittadini di Genzano.

Nel Lazio diversi comuni furono investiti dalla foga dei Goumiers, dove numerose ragazze e bambine furono ripetutamente violentate, talvolta anche alla presenza dei genitori (merita attenzione la testimonianza raccolta dal professor Bruno D'Epiro in cui si racconta che il parroco di Esperia cercò invano di salvare tre donne dalla violenza dei soldati: il sacerdote fu legato e sodomizzato anch'esso per tutta la notte e morì in seguito alle violenze.)

Si narra, inoltre, sempre secondo alcune testimonianze, che a Pico (FR), i soldati americani, giunti mentre i Goumiers stavano compiendo le loro atrocità, furono bloccati inspiegabilmente dai loro ufficiali; anche nel Lazio settentrionale e nella toscana meridionale i Goumiers stuprarono e talvolta assassinarono donne e giovani, compresi numerosi membri della Resistenza italiana.

IMPEGNA l’Amministrazione Comunale

• Ad inviare la presente mozione alla Presidenza del Consiglio dei Ministri, nonché al Ministero degli Esteri e al Ministero dei Beni Culturali, affinché venga dato adeguato supporto a tutte le iniziative tese a ravvivare la memoria delle vittime delle Marocchinate;

• ad inviare la presente mozione al Presidente della Camera e del Senato, oltre che al Presidente del Consiglio dei Ministri, ai Presidenti delle Commissioni parlamentari competenti di Camera e Senato e ai Presidenti dei gruppi parlamentari di maggioranza e opposizione evidenziando la necessità di trovare soluzioni politiche condivise che permettano di riconoscere una degna memoria per le vittime delle Marocchinate;

A farsi promotore affinché si provveda a:

- organizzare una giornata di studio sui temi dello stupro di guerra e della violenza sul corpo degli inermi, per diffondere la consapevolezza, tra la popolazione tutta, ma soprattutto presso le giovani generazioni, dell’interrelazione tra guerra e stupor come strumento di sottomissione e vessazione;

• una energica azione di riscoperta e divulgazione, in particolare presso le giovani generazioni, dei valori della democrazia, della libertà e della vera ricerca storica;

• intraprendere appropriate iniziative affinché la vicenda delle vittime delle Marocchinate trovi adeguato risalto mediatico e necessario riscontro storico-culturale nelle iniziative promosse dall’Amministrazione comunale;

• intitolare una Via in ricordo delle vittime delle “Marocchinate” ricordando il dramma che ha riguardato in questo caso proprio nostri concittadini;

• di riconoscere e istituire, come già fatto da altri Comuni in tutta Italia, il 18 Maggio come “Giornata nazionale per le vittime delle "marocchinate”.

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