Intervista alla scrittrice Marzia Mancini, autrice di "Su la mascherina, giù la maschera"

Pubblicato: Venerdì, 16 Aprile 2021 - redazione attualità

mancini marzia libro4 frascati ilmamilioFRASCATI (cultura) - La giovane castellana ha pubblicato nei mesi scorsi il libro

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Tra le giovani promesse della letteratura dei Castelli romani, la giornalista e scrittrice Marzia Mancini ha fatto nei mesi scorsi il suo esordio con il libro "Su la mascherina, giù la maschera", Edizioni Controluce.

LEGGI Marzia Mancini debutta in libreria con "Su la mascherina, giù la maschera"

Ciao Marzia, quando è stato il momento in cui hai deciso di scrivere il tuo primo libro?

E’ un sogno che ho tenuto nel cassetto per molti anni, c’era sempre poco tempo ed una malsana abitudine a procrastinare. Sembra sempre che ci siano delle priorità prima che possiamo permetterci di fare qualcosa che ci appaghi veramente, dovremmo tutti chiederci almeno una volta al mese, sto davvero facendo quello che è importante per me? Tutto sta nel decidere, non esiste troppo difficile o non sono all’altezza, quando decidi di salire su di un aereo non puoi più tornare indietro ma puoi solo arrivare alla meta. Nel mio caso, l’aereo su cui ho scelto di salire, è stato un Boeing Covid-19. Proprio su quello dovevo salire?! Sembrerebbe di sì, quando eravamo tutti in quarantena il tempo non mancava più, tutto si era fermato ed in quel silenzio sono finalmente riuscita ad ascoltarmi e a cogliere quella voce dentro di me che mentre stavo pregando mi ha detto Scrivi quello che sta accadendo, a quel punto non ho proprio potuto fare finta di non sentire.

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Su la mascherina, giù la maschera, fa capire che parli della pandemia ma anche di altro…

Proprio così. Si tratta di un diario che comincia il 10 marzo 2020, primo giorno di quarantena e che finisce il 4 maggio con l’inizio della Fase 2 di Conte. Ripercorro le tappe più importanti di quanto accadeva in Italia legandole a quello che è accaduto dentro di me, nel passato e durante. Nel momento in cui sono stata costretta ad indossare la mascherina e a chiudermi in casa, paradossalmente ho trovato il coraggio di ‘uscire fuori’ e di calare quella maschera opprimente che ci costringiamo ad indossare per paura di essere noi stessi ed essere rifiutati dagli altri. In un momento di solitudine surreale come quella della quarantena parlo della mia paura di sentirmi sola, della tragica separazione dei miei genitori e di quanto dolore mi abbia procurato quello che ho vissuto come l’abbandono di mio padre tanto da non riuscire più a mangiare. Ma non è tutto, ci sono delle testimonianze inedite da Bergamo, da chi fa assistenza agli ex carcerati ed ai più poveri, il mio faro è puntato sugli aspetti più umani, più fragili e più veri delle persone. Come non menzionare poi la mia convivenza con Tommaso iniziata dopo 16 anni proprio durante la clausura?!

E’ un viaggio, un potpourri di riflessioni profonde e di emozioni di ogni genere in cui prendo per la mano il lettore e lo porto con me per mostrargli che non è solo...

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E’ stato difficile mettersi a nudo?

Inutile dirlo, si molto! Sinceramente prima della quarantena non avrei mai trovato la forza di farlo ma credo che poi quella forza l’ho trovata in Dio e così ho affidato tutte le mie paure a Lui. Questo libro è stato come un parto, l’ho cresciuto dentro di me e ho sofferto e gioito nel lasciarlo al ‘mondo’. Qualche volta mi sono detta ma chi me lo ha fatto fare?! Ma poi ho sempre trovato una risposta: la sofferenza ha un senso solo quando la trasformiamo in bellezza e con questo libro credo di esserci riuscita un po’, ho raccolto i pezzi della mia anima e quelli dell’umanità colpita dal virus, li ho messi insieme ed ho provato a farne qualcosa di unico! Anche le situazioni peggiori possono essere trasformate in bellezza.
Proprio per questo non è l’ennesimo libro sul Covid ma c’è molto di più.

Il filo conduttore del tuo manoscritto è appunto la fede in Dio e racconti anche di una suora che ti ha cambiata profondamente…

S', come ho detto nasce tutto da una preghiera, la fede è un dono a cui essere grati, fin da piccola l’ho sentita innata dentro di me, tanto che un giorno ho allestito la mia camera dei giochi in una chiesa! I miei erano dei genitori credenti ma non così praticanti, per dire che non ho avuto qualcuno che mi ha indottrinata a tal punto, è sempre stato tutto spontaneo in me.

In seguito nel diventare adulta, il dolore a volte mi ha chiusa in me stessa impedendomi di pregare, poi per lavoro ho dovuto intervistare suor Anna delle Monache Minime di Grottaferrata e mi ha aperto un mondo. Da quel colloquio è nata un’amicizia profonda e con i suoi insegnamenti che scrivo nel libro, la mia fede è tornata ad essere viva ed ha squarciato il buio delle tenebre. Mi ha anche fatto conoscere il Rinnovamento nello Spirito Santo, un gruppo di preghiera diffuso in tutto il mondo e riconosciuto dalla Chiesa Cattolica che per me è diventato come una seconda famiglia. Ai Castelli romani ci sono varie sedi tra le quali Rocca di Papa e Velletri. A me ha cambiato la vita e la fede, vorrei che fosse possibile anche per tante altre persone che sono alla ricerca di un senso. Purtroppo siamo abituati ad una fede astratta, sterile, al contrario capirete che Gesù è presenza viva, che non è penitenza, ipocrisia o piattume ma è gioia pura e Lui ci ha messi al mondo perché siamo importanti e perché vuole che siamo felici, ovvero noi stessi, è Lui che ci ha fatti e voluti così!sportage pronta consegna mamilio aprile

Nel libro si parla molto di diversità, che significato ha per te?

Qui la diversità è intesa come sentirsi diversi, io mi sono sempre sentita diversa per i miei disturbi d’ansia e attacchi di panico che hanno limitato, ed anche se in forma minore, continuano a limitare o meglio dire, ad accompagnare la mia vita. Per questa ragione spesso mi sono sentita giudicata, emarginata, rifiutata e non capita. Delle volte è stato un incubo nascondere le mie fragilità e fare slalom tra le aspettative altrui. Non dico che ora il giudizio mi scivoli addosso ma sto imparando ad accettarmi e mostrarsi per quello che si è veramente è il primo passo verso la libertà. Quello che ho capito è che le nostre fragilità possono diventare la nostra forza ma bisogna abbandonare la paura ed il vittimismo. Siamo in un mondo in cui si dà molto risalto all’apparenza, basti aprire Instagram ma è tutto un bluff, non esiste la perfezione, siamo pieni di fragilità, perché sprecare tanta energia per fingere il contrario?viscusi

Cosa vorresti ottenere dalla pubblicazione di Su la mascherina, giù la maschera?

Lo sto già ottenendo. Come un dono inaspettato è l’affetto ed il riconoscimento dimostrato dai miei lettori. Non avendo mai scritto un libro prima d’ora, non mi sarei davvero aspettata così tanta empatia e calore. E’ una gioia indescrivibile, ha abbattuto le mie paure, mi ha ripagata di tutti i sacrifici e mi sta spronando a proseguire su questa strada.

Chi ti ha sostenuta di più in questa avventura?

Il professor Aldo Onorati che mi ha fatto dono della sua meravigliosa prefazione e ha sempre creduto in me ed in questo progetto, è stato come un padre letterario.
In seguito il mio compagno Tommaso che giorno per giorno leggeva la mia prima bozza spronandomi ad andare avanti e mia madre Antonella senza la quale nulla sarebbe stato possibile.tennis colline ilmamilio

Nelle tue interviste, chiedi spesso ai tuoi personaggi Cos’è la vita?, ora questa domanda voglio farla a te!

Se compresa, la vita è amore puro con le sue gioie ed i suoi dolori, qualche volta avviene spontaneamente altre volte bisogna fare scuola e rimboccarsi le maniche.
Giorni fa mi è capitato di leggere una frase di Anna Frank che mi ha colpito molto: «Io non penso a tutte le miserie, ma a tutta la bellezza che ancora rimane».

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Il libro è ora disponibile nelle librerie: Mondadori di Albano Laziale e Velletri; Cavour di Frascati, Adeia di Grottaferrata, Venpred di Marino, The Book di Genzano ed a Roma presso il Punto Einaudi Merulana.

Acquistabile anche online al link: https://www.controluce.it/notizie/prodotto/su-la-mascherina-giu-la-maschera/