STORIE | Pantheon: la più grande cupola romana, modello per le più imponenti costruzioni del mondo
Pubblicato: Sabato, 10 Aprile 2021 - Giulia Bertotto
ROMA (attualità) - Venne fatto costruire da Marco Vipsanio Agrippa che lo dedicò a Marte a Venere e a tutte le divinità
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Il Pantheon, letteralmente “tempio tutti gli dei” è in un certo senso il santuario della spiritualità universale in quanto dedicato a tutte le unità passate presenti e future. La grandiosità della sua ambizione si riflette nella maestria e nella magnificenza della sua struttura e delle sue proporzioni.
L'enciclopedia Treccani lo definisce come “il monumento antico che più di ogni altro si mantiene la sua integrità, può dirsi più importante e significativo dell'architettura Romana per la vastità della mole, per il carattere dello schema planimetrico, che unisce edificio rotondo col pronao tipo greco, per la sapienza costruttiva con cui e stata elevata la cupola che è anche la maggiore delle cupole romane”.
Venne fatto costruire da Marco Vipsanio Agrippa che lo dedicò a Marte a Venere e a tutte le divinità. Affido la realizzazione all'architetto e ingegnere Lucio Cocceio Aucto. Risale al 112-124 d C. Quando viene fatto ricostruire dall'imperatore Adriano dopo che gli insegnanti dell'80 del 110 lo avevano danneggiato. La sua cupola è ancora oggi una delle più grandi di tutto il mondo. Il pronao, cioè lo spazio davanti alla cella preceduto dalle colonne, è mastodontico, con le sue 16 colonne di granito grigio e rosa. Anche la sua porta è un primato: è in bronzo ed è la più antica di quelle ancora utilizzate a Roma. L'aspirazione infinita di questa struttura è rappresentata però dalla cupola che pesa più di 5000 tonnellate modello di tutte le future Chiese cristiane e di molte delle moschee musulmane. Tale mole non è tenuta solo dalla resistenza dei materiali ma soprattutto dall'equilibrio di forze che regolano le spinte interne del complesso. Insomma non solo possanza, ma soprattutto intelligenza e genio umano.
La sua ambizione eterna è testimoniata dalla sommità della cupola del Pantheon, che venne lasciata aperta per due ragioni, una tecnica e una per così dire “metafisica” e religiosa: il buco serviva ad alleggerire il peso dell'enorme struttura ma rappresentava anche l'occhio divino degli dei intenti a vegliare sugli esseri umani.
Foto tratta dal sito www.ristorantegrano.it
