Ciampino, il futuro del Fuso fa discutere. Dic: “Regalo ai privati”

Pubblicato: Venerdì, 09 Aprile 2021 - Redazione politica

CIAMPINO (politica) - Ad entrare in tackle è Alessandro Porchetta, consigliere comunale di Diritti in Comune

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Fa discutere l’annuncio della giunta Ballico in merito al progetto di project financing per l'Impianto Sportivo di via Cagliari. Ad entrare in tackle è Alessandro Porchetta, consigliere comunale di Diritti in Comune, che sul campo comunale Fumo spiega: “Approvano un progetto che prevede, nei fatti, la realizzazione di un circolo sportivo completamente privato in un polo impiantistico sportivo esistente, da sempre patrimonio pubblico sotto il controllo del Comune.

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Un enorme regalo al privato di turno - lo definisce Porchetta -, in quanto lo strumento scelto ("Finanza di Progetto") prevede che i finanziamenti iniziali vengano ripianati attraverso il costo dei servizi forniti. Rischio zero per il privato e sottrazione di spazi pubblici alla città”. Secondo l’esponente di opposizione, a “pagarne le conseguenze saranno tutte quelle piccole e variegate realtà associative sportive e non che da sempre utilizzano il comunale per garantire una offerta sportiva, a prezzi modici, ai nostri ragazzi del territorio”. Poi la critica politica: “È facile amministrare così: non si cercano - e dunque non si trovano - le risorse per riqualificare gli impianti pubblici, anzi si stralciano le previste opere di manutenzione straordinaria dalla programmazione del piano triennale delle opere pubbliche. A questo punto non si può che dare in concessione privata (per quanti anni?), in forma di monopolio, quel patrimonio in cambio di briciole, contrapponendo a questa scelta la retorica del "preferite così come è ora?".

Porchetta infine evidenzia che “molti degli interventi previsti poi sono veramente discutibili: serve la realizzazione di un parcheggio in una delle poche aree della città che non ha questo tipo di esigenza?

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Certo che così diventa facile fare anche l'imprenditore: basta scaricare i finanziamenti iniziali sulla collettività per realizzare non quello di cui la città ha bisogno, ovvero un semplice campo sportivo ben tenuto e fruibile per diverse attività sportive, ma quello che frutta economicamente un ritorno immediato (piscina, campi di padel, palestra per yoga, e un immancabile bel ristorantino con bar)”, continua polemico Porchetta. Il quale auspica che le realtà sportive del territorio “si uniscano alla nostra voce per ribadire che non è questa la strada che porta in paradiso”.

 

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