CASTELLI ROMANI (attualità) - Non poche le difficoltà riscontrate

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Da oggi (alcuni anche da ieri)  i medici di famiglia dei Castelli Romani hanno iniziato a fare i vaccini ad alcune tipologie di loro assistiti, seppur tra mille difficoltà. I problemi incontrati sono dovuti - da quanto dichiarano molti di loro - ai moduli 'cervellotici' da riempire nelle varie piattaforme online accreditate per richiedere le dosi e indicare le varie tipologie di assistiti, per età, patologie e altri fattori clinici personali.

Inoltre le dosi arrivate questa settimana sono pochissime, in linea di massima dalla farmacia aziendale della Asl Roma 6, sono state consegnate ai medici di base due flaconi di vaccino Astra Zeneca, che per oggi, sono serviti a vaccinare solo 22 soggetti (sani e nati tra il 1956 e il 59).

Ogni flacone contiene infatti dosi di vaccino anticovid per un multiplo di massimo 11 siringhe piccole con il contenuto necessario da somministrare per la prima dose. A distanza di alcune settimane, si deve poi somministrare la seconda dose per completare il vaccino anti coronavirus 19. Intanto non si placa l'amarezza per la mancata apertura della tensostruttura di Ariccia, messa a disposizione dal comune di Ariccia, con la collaborazione della parrocchia centrale, protezione civile e croce rossa, che ad oggi non ha mai ricevuto le autorizzazioni e il consenso finale della Asl Roma 6 che manca per aprirla e renderla operativa.

Così da stamattina i 10 medici di base che hanno il loro studio privato all'interno del piano terra dell'ex ospedale Spolverini di Ariccia, e molti altri dei comuni vicini, hanno comunque iniziato, attrezzandosi da soli, con alcuni loro collaboratori sanitari a somministrare le prime 22 dosi di vaccino ai loro assistiti "sani" e di età tra 65 anni in giù .

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Nei 21 comuni tra i Castelli e il Litorale la popolazione da vaccinare è di circa 550 mila abitanti, di varie età e con varie patologie, gravi e meno gravi, ed hanno aderito a vaccinare i propri assistiti circa il 60% dei medici presenti sul territorio. Ma tutti loto, vogliono chiaramente essere messi in condizioni di farlo in maniera sicura, snella e veloce, visto l'incalzare della pandemia da covid19 che non si ferma e continua la sua folla corsa.

"Apriamo più centri grandi di vaccinazione, messi a disposizione dai comuni e anche dalla Asl Roma 6, che ne ha tanti di spazi, anche qui allo Spolverini, e facciamo arrivare dosi massicce di vaccini, non due flaconi a settimana, per poter fare una vaccinazione di massa seria, sicura e veloce ", hanno concluso i medici presenti stamattina all'incontro nella sala accoglienza dei loro studi ad Ariccia, dove sono stati presenti anche medici di base di Genzano e altri comuni vicini.